piana & inceneritore. SE NON SI MUORE DI PIÙ È SOLO PER UNA QUESTIONE DI PRIVACY

Carla Breschi
Carla Breschi

MONTALE-PIANA. Faccio questa comunicazione in qualità di medico fiduciario dei comitati di Montale-Agliana per la chiusura dell’inceneritore.

In tale veste ho seguito l’elaborazione dei dati relativi all’indagine epidemiologica eseguita dalla Asl pistoiese sulla incidenza di malattie neoplastiche nelle zone di ricaduta delle emissioni dell’inceneritore.

Tale elaborazione è stata eseguita dall’Ispo, nella figura della dott.ssa E. Chellini. In particolare sono state considerate due patologie “sentinella” che in letteratura medica risultano in rapporto più stretto con la tossicità da incenerimento, e cioè i linfomi NH ed i sarcomi.

I dati relativi ai comuni di Montale, Agliana, Montemurlo, sono stati confrontati con i dati relativi ai comuni di Quarrata e Serravalle Pistoiese (presi come riferimento).

Al momento l’indagine epidemiologica non ha fatto rilevare incremento della mortalità globale e dei ricoveri globali per neoplasie nei territori in esame rispetto ai territori di confronto; relativamente alle patologie più specifiche (linfomi NH e sarcomi) si osservava un aumento della incidenza di sarcomi a Montemurlo ma soltanto negli anni 1995-1999.

L’indagine necessita però di completamento con lo studio dei modelli di diffusione delle emissioni negli anni presi in esame e la georeferenziazione dei pazienti (cioè andare a vedere dove i pazienti abitavano in quel periodo) per capire se le malattie in oggetto siano insorte nelle aree a più alta ricaduta delle emissioni dell’inceneritore: quindi, prima di ogni ulteriore considerazione dobbiamo attendere il termine dello studio che la Regione Toscana, nella figura dell’assessore Federica Fratoni, ha dichiarato di voler portare a termine.

Tale studio soffre però del fatto che l’area (fuorché Montemurlo) non è coperta da un registro tumori, fermo da anni per problemi di privacy, quindi non è adeguatamente rilevabile la reale incidenza delle neoplasie in esame.

Il registro tumori nelle zone in questione verrà d’ora in poi seguito dall’Ispo con ulteriore sforzo, sforzo che spero venga adeguatamente sostenuto dalla Regione Toscana.

Data l’importanza dell’argomento sarebbe auspicabile anche l’effettuazione di un ulteriore studio, questa volta sugli esiti delle gravidanze nei comuni in oggetto relativi agli ultimi 10 anni.

Tale studio potrebbe mettere in evidenza gli eventuali impatti a breve termine delle emissioni attuali, come suggerito peraltro anche nel rapporto dell’Ispo.

[*] – Ospite

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