MONTALE. Eccola la verità: l’indagine epidemiologica è costruita sull’acqua. Adesso qualcuno deve dare delle spiegazioni, e urgenti.
Piombano con la potenza di un fulmine, alla vigilia della nuova riunione del tavolo istituzionale sull’indagine epidemiologica al quale il Gruppo Sinistra Unita per Montale aveva inviato formale rinuncia di partecipazione con un’apposita lettera già pubblicata, le dichiarazioni della dottoressa Chellini dell’Ispo che certifica che i dati dell’indagine epidemiologica sono inservibili ed inefficaci a rendere conto della nocività dell’inceneritore.
Le sue parole mettono finalmente a nudo le bugie dei sindaci della Piana e in particolare del sindaco di Montale e del Pd locale, che avevano dichiarato che l’impianto sarebbe stato chiuso se l’indagine avesse dato esiti preoccupanti.
Era a conoscenza, il sindaco, che l’indagine non poteva dare esiti preoccupanti perché i dati sono per lo più inservibili? Ne era a conoscenza l’assessore Fratoni, che nelle sue dichiarazioni si era fondata proprio su queste? Ci vuole spiegare, adesso, il sindaco, che intende fare e come intende giustificarsi davanti agli occhi dei cittadini?
Rivendichiamo oggi più che mai, nel giorno in cui viene definitivamente messa una pietra tombale su questa indagine epidemiologica, la presa di posizione che prendemmo mesi fa, comunicando l’abbandono del tavolo istituzionale, che si stava configurando solo come uno strumento per allungare i tempi di un indagine ormai fallita: tavolo, lo ricordiamo, dal quale furono esclusi i cittadini come uditori, rendendo il tutto illegittimo e ai limiti del sospetto e della trasparenza.
Nel ringraziare il lavoro e l’impegno dell’Ispo e in particolare della dottoressa Chellini, “Sinistra Unita per Montale” chiede immediate spiegazioni da parte degli enti preposti, e in particolare dal sindaco di Montale. Spiegazioni che non sono dovute a noi ma alla cittadinanza.
Sinistra Unita per Montale
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