PIANO SANITARIO 2016-2021: IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA

S.E. il Granduca Enrico Asburgo-Lorena-Pd
S.E. il Granduca Enrico Asburgo-Lorena-Pd

FIRENZE. Non è un errore da giornalisti: si parla proprio del Piano Sanitario e Sociale della Regione Toscana, quello del 2016-2021, approvato dal Consiglio Regionale.

In precedenti articoli Linee Future ha ampiamente commentato il Piano Sanitario Sociale 2012-2015, approvato a inizio novembre dalla Regione. Più volte è stato rimarcato in maniera negativa il modus operandi della Toscana Felix di Rossi che, a colpi di mano e con semplici delibere di Giunta riorganizzava, tagliando servizi vitali per il territorio (vedi Isola d’Elba e Montagna Pistoiese), il servizio sanitario regionale, senza passare attraverso il Consiglio e senza la preventiva approvazione del Piano stesso.

Un piano sanitario approvato a fine 2014 con due anni di ritardo e con uno solo di vita residua. Un piano già superato dalla normativa nazionale con una gestazione complicata, contraddistinta dalle dimissioni dell’allora Assessore alla Sanità Daniela Scaramuccia, migrata nella Leghista Lombardia alla corte di Maroni come esperta della Commissione sviluppo sanità.

Anche le ultime dimissioni del braccio destro dell’attuale Assessore alla sanità, Luigi Marroni, il dott. Rossano Mancusi – attualmente ricopre l’incarico di segretario comunale a Monteriggioni (Si) –, sembra, si mormora in ambienti ben informati, che siano dovute a forti contrasti con la politica attuata dalla Regione Toscana.

Hanno tagliato di tutto e di più
Hanno tagliato di tutto e di più

Un Piano Sanitario che invece di preordinare le linee guida della politica e farne il preventivo quadro, si è tramutato in un condono di quanto già attuato in peggio sul territorio dalle Asl, che con l’appoggio dell’Uncem Toscana, presieduta da Oreste Giurlani Sindaco di Pescia, ha differenziato il diritto universale alla salute in mille rivoli con l’introduzione dei Patti Territoriali, anch’essi un condono di quanto già attuato dalle stesse Asl dopo le accettate e le decapitazioni dei servizi.

La regola altamente democratica del “facciamo come ci pare tanto dopo scriviamo le regole e la gente ci vota lo stesso”, è un imperativo che trova applicazione nella risoluzione n. 278 del 5 novembre, passata con approvazione del Consiglio Regionale della Toscana lo stesso giorno in cui si approvava il Piano Sanitario già morto.

La risoluzione, dopo una serie di considerazioni introduttive per dire sostanzialmente che siamo nella cacca fino al collo, impegna il Granduca di Toscana, S.E. Enrico Rossi, e il suo braccio esecutivo della Giunta e con la benedizione del Consiglio che ha votato a favore, “a presentare, quanto prima (notate il quanto prima, capperi!), una proposta di revisione complessiva dell’organizzazione del servizio sanitario regionale”.

Daniela Scaramuccia
Tagliarono anche Daniela Scaramuccia

E tutto questo dopo aver approvato la legge-quadro della Sanità Toscana in ritardo e mettendoci di tutto e di più.

Con una semplice delibera, la 1235 del 2012, la Regione Toscana attuava le linee guida del piano sanitario 2012-2015 che sarebbe stato approvato solo due anni dopo.

La prossima riorganizzazione sanitaria sarà basata su una semplice risoluzione consiliare, che può essere considerata il nuovo Piano Sanitario 2016-2021 della Regione Toscana.

E avanti popolo!

Scarica: RISOLUZIONE_5_nov_2014_278

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