piazza d’armi. LO SFOGO: «UNA ‘FAVELA’ ORMAI FUORI CONTROLLO»

I funai in piazza d’Armi [collezione Ideale Mosi]
PISTOIA. Sono passato venti minuti fa dal giardino di piazza della Resistenza dove è impossibile non notare l’abbandono e il degrado totale in cui versa il ‘parco’.

Erbacce incontrollate, prati riarsi dal sole e completamente da rasare, ombra ridotta al minimo e nemmeno un retaggio di quello che piazza d’Armi era pochi anni fa. Togliamo almeno quei progetti che ancora fanno bella mostra qua e là con l’indicazione utopistica di come doveva essere il giardino riveduto e corretto.

A questo squallido quadro, deprimente per la vista e non solo, si debbono aggiungere le numerose presenze ormai divenute stanziali di frotte di migranti che si ingigantiscono ogni giorno. Chi si lava i piedi nella fontanella o chi cerca di farsi un bagno alla bell’e meglio, chi orina o defeca dove può e chi ozia in piena tranquillità come e dove più gli aggrada, in attesa dell’orario per la refezione quando si assiste a una vera e propria migrazione in via Fermi verso la mensa comunale.

Pistoia. Piazza d’armi

Non sono un razzista ma pensare che si possa sopportare una situazione del genere destinata a peggiorare, viste le resistenze di quasi tutti i paesi europei ad accoglierli, l’incapacità dell’Europa di imporsi e lo scarso peso che abbiamo nel contesto generale.

Si è costituito un esercito di straccioni, mendicanti, nulla facenti, personaggi del quale non si conosce nulla né dei quali si sa cosa facciano e dove vadano per tutta la giornata. Molti ciclo muniti scorrazzano ovunque senza meta e quel che è peggio senza controllo alcuno.

Non credo, almeno dall’apparenza, che a parecchi di questi interessi molto uscire dall’Italia visto che abbiamo insegnato loro che qui si può stare a tempo indefinito muniti di sussidio di vitto e di alloggio.

Non è necessario essere razzisti per comprendere che la situazione può solamente peggiorare basta guardarsi intorno e vedere quanto le cose vadano degenerando di anno in anno.

Fiore Di Monozzo

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