PISTOIA. Entro settembre inizieranno i lavori per la riqualificazione e pedonalizzazione di piazza dello Spirito Santo che dovrebbero terminare nel maggio del 2017. La speranza è quella che fili tutto liscio per non rimanere l’intero anno della capitale della cultura con un cantiere aperto e con i disagi che questo comporta per i residenti e non solo.
Sfido chiunque a trovare qualcuno che sia contrario alla riqualificazione di questo importante luogo. Chi è che non vede lo stato in cui è ridotta la pavimentazione della piazza?
Il problema infatti non è questo come qualcuno vorrebbe far credere. Si può discutere se sia una priorità o meno. Noi avevamo forti perplessità legate anche ai costi, ma la maggioranza ha deciso di andare avanti.
Sulla scelta di pedonalizzare però credo si debbano delle risposte ai residenti, senza inquadrarli come polemici, perchè andrà ad incidere nell’organizzazione della loro vita. Bisogna sfatare il mito che li vuole tutti come dei devoti dell’automobile o degli sfaticati. Ci sono famiglie con bambini piccoli, anziani, persone che lavorano con il proprio mezzo che non ne possono fare a meno purtroppo.
I residenti che si interrogano su dove verranno ritrovati i posti auto lo fanno a ragion veduta: perchè nessuno ancora ha detto dove verranno ricollocati gli stalli e ritorvati quelli dedicati al Tribunale?
L’impatto non riguarderà solo quella zona ma è presumibile che i residenti che adesso parcheggiano lì si sposteranno verso piazza San Francesco creando problemi in quella zona.
La pedonalizzazione comporterà, come già sta avvenendo, l’apertrura di nuovi locali. L’atteso spostamento della movida dalla Sala ad altri luoghi sembra non avvenire, anzi si assiste ad un aumento dei locali. Da inizio mandato abbiamo chiesto al sindaco di estendere il regolamento del comparto Sala anche anche a piazza Spirito Santo.
Grazie a questo regolamento erano state introdotte delle limitazioni all’apertura di alcuni tipi di esercizi commerciali che non hanno nulla a che vedere con la nostra tradizione. Mentre per la Sala il regolamento fu fatto quando ormai il danno era compiuto. In questo caso siamo ancora in tempo e credo si debba fare una riflessione in tal senso.
Infine una riflessione sul futuro complessivo del nostro centro storico e su quello che vogliamo che diventi. Pedonalizzare senza trovare soluzioni di parcheggio, un servizio di trasporto pubblico che lascia a desiderare, l’estensione delle zone della movida non comportano una abbandono da parte delle famiglie e degli anziani del centro?
Da chi vogliamo sia abitato in futuro? Già adesso girando per le vie si assiste ad una vera e propria mutazione: negozi che chiudono e famiglie che vendono casa.
[alessandro tomasi]