Il maestro come titolo dètte: «Passa il treno». Lo scolaretto terribile rispose: «E io mi scanso». L’insegnante aggiunse: «E io ti boccio». E la risposta finale fu: «Meglio esser bocciati che finire sotto il treno!». Esame delle immonde anomalie di uno stato che non funziona da nessuna parte: tiranno, sordo e prevaricatore
CHI DA SÉ NON SI TUTELA
SE LO PIGLIA NELLA MELA
QUANDO SCRIVO e dico che il cittadino, per una pubblica amministrazione identica al Marchese del Grillo, non è un cazzo, sono tutti lì a scandalizzarsi perché parlo male, dico parolacce, offendo le orecchie sensibili delle persone ed è, perciò, giusto che tutta la procura di Pistoia si scateni contro di me e mi tenga 104 giorni agli arresti domiciliari perché ho osato scrivere la verità documentale, disturbando il manovratore.
Per essere ascoltati da chi di dovere – procura di Pistoia in prima linea: Tommaso Coletta dichiarava che avrebbe lavorato per il popolo, ma gli effetti non li ho ancora visti, anzi, ho visto l’esatto contrario – o si è dei piccoli Marchesi del Grillo amici di qualcuno o, se insistiamo troppo, finiamo noi agli arresti per disturbo della quiete di chi, dal popolo, “tira quattro paghe per il lesso”, come scriverebbe il Carducci.
Stamattina Raffaele Landi mi prega di prendere in carico il problema del raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca, località Masotti, via Quattro Querci, già trattato da Tvl-Tv Pistoia Libera con il servizio che potete vedere e che lascerà il tempo che ha trovato. Per forare una pietra, occorre una goccia d’acqua che goccioli senza smettere mai: non certo una goccia che cade una sola volta,
Lo faccio (scrivere su Masotti/Quattro Querce) anche se non sono più giornalista professionista iscritto al [dis]Ordine della Toscana: giornalista in anima lo resto ancora come lo sono sempre stato, diversamente dai furon-colleghi pistoiesi, sempre sugli attenti e con il cappello in mano timorosissimi di offendere la sensibilità auricolare di chi, in un modo o in un altro, comanda – e per di più profumatamente pagato da noi.
Devo però rilevare alcuni fattarelli fondamentali per capire il tema ferrovia a Masotti:
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il progetto Rossi-Rfi era inutile in partenza, dato che sulla tratta Pistoia-Viareggio nessuno, o quasi, paga il biglietto. È la tratta, per l’esattezza, dei neri e dei poroghesi che vivono a carico del popolo che lavora e paga le tasse (e se può le evade e fa benissimo)
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probabilmente quel progetto serviva solo a spendere quattrini in abbondanza ad usum crestarum (= tanto per fare creste, in altre parole)
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i masottini sono sempre stati dei fideisti del Pd, pronti ad applaudirlo anche quando si alzava e pisciava addosso alla gente dichiarando che si trattava di una pioggerellina di marzo. Ci hanno creduto talmente tanto, che gli hanno messo all’asta perfino il famoso Circolo Arci del Mochi: un lato veramente oscuro dei compagni del meccanico di via Gora e Barbatole
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la passione partigiana dell’Anpi fa sì che prima di tutto venga la Luigia Caferri con la sua retorica (ma anche con la figlia piazzata in Comune) e poi tutto il resto
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la stessa galleria 2 del Serravalle è un pericolo pubblico reale e imminente. Crolla tutto, tutti lo sanno, ma non interessa a nessuno: tantomeno al signor Tommaso Coletta e suoi procuratori subordinati, che magari preferiscono girarsi i pollici sulle lamentele di un ragioniere e 15 altri personaggi graditi al sistema perché ottimamente integrati e di chiara fede politica (preti, come don Piergiorgio Baronti, compresi)
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conclusione: chi è causa del suo mal pianga se stesso. 70 anni di comunismo focàto hanno portato Serravalle ad avere: la discarica più bella del mondo, il Cassero; i tumori più numerosi che altrove legati, forse, agli scoli della discarica stessa
Correre ai ripari oggi – e specie con una procura che vede tutto fuorché quello che dovrebbe (volete arrestarmi ancora per la libera espressione del pensiero?) – è il classico «chiudere la stalla dopo che i buoi se ne sono andati».
Cari serravallini di Masotti: vi hanno presi tutti per il culo (comunisti del Cassero e, oggi, anche i cosiddetti civici del casino La Pietra-Pira & C.) e continuano a farlo. Come popolo avete solo il dovere di stare zitti e sopportare in silenzio perché ve la siete voluta e cercata.
La stampa vi aiuta? Neanche un po’. Tvl viene e fa un servizio di due minuti e mezzo poi se ne va. Il Bardelli ha da pensare ai suoi affari “celesti” con la Maria Assunta in Cielo che maltratta le persone deboli che si rivolgono alla bontà della Madonna; La Nazione sta coi frati e zappa l’orto; Il Tirreno, anche se non è più quello di prima, è ingessato sul Pd che ne sembra la fotocopia.
La collina di Serravalle frana per il buco 2 di sotto al colle. La Misericordia convince il sindaco Betti a modificare l’area del Carbonizzo di Fognano e, mentre tutto è chiaro come la luce del sole, perché documentale, il sostituto De Gaudio si gingilla da mesi e mesi senza muovere boccia per chiudere una indagine (che va lasciata morire?).
Se fra tutti non foste tanto antifascisti pronti a prendere lezioni dalla Simona Querci che si fotografa col pugno all’aria, mi verrebbe da credere che la vostra non sia pazienza, ma una buona dose di stupidità.
Buona giornata a chi dovrebbe difendere il popolo ma, al contrario, lo schiaccia come un lombrico.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Non venitemi a parlare di continenza: qui si sbaglia la causa per l’effetto e viceversa.
Il vero incontinente è il cosiddetto stato-assente con tutti i suoi amorevoli tentacoli da piovra.
È l’ingiustizia pubblica – pensate a Palamara & C. – che genera, alla fine, il disastro morale collettivo come fioritura di una Costituzione sbeffeggiata perfino da magistrati in prima linea.