PIEVE A NIEVOLE. Il comitato per il territorio scrive:
Dopo la lettera di Pericle letta dal Presidente del Tribunale Fabrizio Amato agli studenti nel corso del 2016, si è tenuta una grande lezione di democrazia da parte del sindaco Gilda Diolaiuti nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, fra le due, per contenuti, valori e rispetto etico nei confronti dei cittadini elettori, non abbiamo alcun dubbio nel “condividere” la lettura del dott. Amato.
Rigettando… sdegnati e delusi i contenuti delle affermazioni del sindaco.
L’argomento era la petizione per la soprelevata e la richiesta di referendum firmata da 1160 cittadini sia residenti sia imprenditori che hanno attività economiche nel territorio di Pieve a Nievole… “perché Pieve a Nievole non venga definitivamente tagliata in due”.
Il Comitato si è avvalso degli strumenti previsti dallo Statuto Comunale Art. 36, per presentare una petizione e una richiesta di referendum per mettere in evidenza la volontà della cittadinanza di sensibilizzare e sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale tutte le perplessità riguardo le opere che verranno eseguite e gli effetti che produrranno globalmente sul nostro territorio, in particolar modo le opere sostitutive dei passaggi a livello e la nuova viabilità di Pieve a Nievole.
Sindaco dove sono le condizioni ostative per non indire il Referendum? È Suo preciso dovere spiegarlo ai cittadini!
Lo scopo era quello di condividere un percorso per trovare la migliore soluzione per il nostro territorio.
I consiglieri di maggioranza hanno dimostrato di aver sottovalutato l’argomento del raddoppio della ferrovia con i problemi connessi alla viabilità e tantomeno i rischi legati al nostro territorio.
Dai loro interventi traspariva la scarsa conoscenza, impreparazione sulle problematiche e le conseguenze sulla scelta del tipo di raddoppio per il paese e l’incompetenza nell’affrontare le istanze presentate.
Come fa il vice Sindaco Salvatore Parrillo a sostenere che con l’eliminazione dei due passaggi a livello avremo ancora due varchi, quando è previsto solo un cavalca ferrovia?
È solo un errore di matematica, il suo? Se consideriamo il cavalcavia di Montecatini, allora attualmente abbiamo tre varchi e rimarremo con due, uno sul territorio di Pieve e l’altro sul territorio di Montecatini.
È corretto scaricare il problema della viabilità di Pieve a Nievole su Montecatini Terme?
Come può il nostro comune avere una pianificazione così miope del proprio territorio per il futuro?
L’assessore Bettarini ha elogiato la lungimiranza dei passati amministratori di Pieve a Nievole per aver lasciato un’area libera a sud alla ferrovia.
Chiediamo all’Assessore se ha mai guardato attentamente una cartografia di Pieve a Nievole? Se lo avesse fatto avrebbe notato che dal ponte della ferrovia della Colonna fino al primo passaggio a livello di via Buonamici scorrono cinque affluenti, fra fossi e torrenti, che si immettono nella Nievole o nella Nievolina.
Inoltre nell’area sono presenti le naturali vasche di esondazione del torrente Nievole costituite da canneti e acquitrini.
Assessore Bettarini… i nostri avi hanno evitato di costruire lungo la ferrovia per le peculiarità di quelle zone caratterizzate dal rischio di inondazione e non per lasciare spazio alla Sua “visione” del progresso!
Troppo facile per i membri della maggioranza trincerarsi dietro “non siamo tecnici” e chiediamo a tutti loro se hanno mai fatto una ristrutturazione di un bagno o una cucina nella propria casa?
Ecco che diventano idraulici, piastrellisti e architetti ecc come tutti gli italiani. Allora perché non si comportano nello stesso modo per la Casa Comune? La distrazione delle Amministrazioni hanno prodotto i quartieri Zen, Brancaccio di Palermo e non ultimo Scampia.
I consiglieri, per l’opera più importante che riguarda il territorio, non sanno vedere il rischio che una scelta sbagliata oggi sacrifichi per sempre il nostro territorio, ma soprattutto la nostra gente e il futuro dei nostri figli e nipoti.
Cosa resta della politica con la “P” maiuscola? Vediamo solo una serie di burocrati, “yes men” e “yes Women” che non hanno il coraggio di mettere in dubbio le decisioni calate dall’alto … disarmante!
Vorremmo condividere una citazione attribuita ad Alcide De Gasperi:
“Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione”.
Ricordiamo che la centralità di ogni progetto deve essere sempre l’Uomo, non i soldi, né l’ego dei politici.
Inoltre il Sindaco davanti alla platea di firmatari nonché elettori in Consiglio Comunale ha dichiarato “… stasera stiamo parlando del niente!” riguardo la richiesta di sopraelevata e di referendum. E nulla ha voluto dire sul secondo aspetto della mozione, cioè il rischio idraulico connesso alle opere sostitutive dei passaggi a livello che divideranno il Paese in due aree a Nord e a Sud della ferrovia.
Abbiamo, dunque, preso atto della considerazione che la Sig.ra Gilda Diolaiuti ha nei confronti dei cittadini che dovrebbe rappresentare.
Sindaco poco perspicace oppure semplicemente “ingenua”? Lasciamo a voi l’ardua sentenza!
Perché il Sindaco non ha ancora chiesto la Sopraelevata a Rfi, come ha deliberato Montecatini Terme?
Il Comitato e i cittadini l’hanno richiesta con la petizione e a Roma sono stati ricevuti dall’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile, il quale dopo aver assistito alla proiezione dello studio dell’architetto Cianciosi, ha ribadito che la richiesta deve provenire dall’amministrazione comunale … Ovviamente!
Qualora ci fosse un atto ufficiale in tal senso, Sindaco, Lei ha il dovere di portarlo a conoscenza della cittadinanza.
Riguardo al Referendum conoscevamo da tempo quanto indicato nell’art. 8 D. lgs. 267/2000, ma la nostra richiesta voleva essere un invito all’Amministrazione a individuare forme di partecipazione e consultazione della cittadinanza su tutte le modifiche che avverranno nel nostro paese.
Visto che il progetto definitivo è sospeso e che verranno fatte varianti in corso d’opera, sollecitiamo il Sindaco a coinvolgere attivamente i Cittadini di Pieve a Nievole nella scelta delle soluzioni che riguardano l’assetto del territorio e la nuova viabilità.
Un Amministratore con una visione politica lungimirante avrebbe colto l’occasione di questa raccolta di firme considerevole fatta dai cittadini, per ascoltare, gestire le controversie e farle sue, accogliendo l’ipotesi della sopraeleva. Sindaco, se domani Montecatini Terme ottenesse questa soluzione, lei rimarrebbe “con il cerino in mano” per non averla chiesta e non aver aderito al terzo lotto.
È vero che con il nostro voto diamo mandato al Sindaco a rappresentarci.
Il mandato include anche il dovere di:
- Ascoltare
- Tutelare
- Rappresentare i Cittadini e il Territorio di elezione.
Le facciamo notare che la delega data al Sindaco esclude il “potere dell’Amministratore Delegato” in quanto è stata eletta dal Popolo pro-tempore, al fine di operare per il bene della Comunità.
Ai componenti del Comitato non interessa “chi amministra” questo Comune ma “come si amministra”!!!!
Le firme raccolte rappresentano il 15 % degli iscritti alle liste elettorali ed il 22% dei votanti alle “Elezioni Comunali 25 maggio 2014” (Aventi diritto al voto 7679. Votanti 5047).
Concludiamo ricordando la citazione del Sindaco riguardo alle 1.160 (millecentossesanta) firme di cittadini per la sopraelevata “… stasera stiamo parlando del niente!” E’ veramente un’offesa, non solo al buon senso, ma ancora più grave è se detta da un pubblico Amministratore!!!
Meditiamo, gente, meditiamo…
Comitato per il Territorio di Pieve a Nievole