pieve a nievole. «E CON I RISCHI IDRAULICI COME LA METTIAMO?»

Pieve, area in via Giusti destinata al sottovia carrabile
Pieve a Nievole. Area di via Giusti destinata al sottovia carrabile

PIEVE. Dopo l’ultima ondata di maltempo il comitato per il territorio di Pieve a Nievole interviene per segnalare le problematiche idrauliche delle zone individuate per la realizzazione del sottovia carrabile e del sottopasso pedonale nell’ambito dei lavori di ampliamento della rete ferroviaria.

Ecco cosa scrive:

È arrivato il primo acquazzone e l’acqua, in via Buonamici, ha raggiunto i marciapiedi…

Quando il passaggio a livello sarà sostituito dovremo passare da un sottopasso pedonale largo 2,50 metri, alto 2,50 metri e lungo circa 120 metri, ad angolo retto, che sbucherà nel parcheggio della Nievolina.

Che ne sarà dei pedoni in queste occasioni, in un prossimo futuro?

Pieve, via Buonamici
Pieve a Nievole. Via Buonamici

L’altra zona allagata rappresenta il sito dove l’amministrazione, con Rfi, ha deciso di far passare il sottovia carrabile profondo 8/9 metri con un tunnel lungo 80 metri che sarà l’unico collegamento nord-sud del paese.

Siamo sicuri che la popolazione di Pieve a Nievole sia contenta di questa scelta?

Qualche settimana fa siamo andati all’incontro tenutosi alla festa de l’Unità di Pieve a Nievole Il Sindaco e la Giunta incontrano i Cittadini.

La giunta e il sindaco ci hanno ragguagliato su tutto il lavoro svolto nell’arco dell’anno. Alla fine della serata è stato chiesto al sindaco di parlarci della nuova viabilità e il primo cittadino ha risposto che avrebbe avuto un incontro in Regione.

Intanto nel paese vediamo ruspe a nord e a sud della ferrovia che lavorano alacremente e il nostro sindaco non ci sa dire niente su quanto avviene sul nostro territorio. Perché?

L’incontro con i cittadini a cosa serve se non a parlare del futuro della Pieve?

Area allagata a Pieve
Area allagata a Pieve a Nievole

In uno degli ultimi consigli comunali è stato trattato l’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile e ci ricordiamo bene un’affermazione in esso contenuta che ci ha stupito: “Nella zona centrale di Pieve non si indicano fenomeni rilevanti, non ci sono indizi di rischio idraulico”.

Ci chiediamo di fronte alle immagini raccolte durante l’acquazzone se le considerazioni fatte abbiano riscontro con la realtà che vive la nostra comunità.

Ma non affermavano: “non ci sono indizi di rischio idraulico”?

Questo è il risultato di appena due ore di pioggia nelle zone interessate. L’evento eccezionale è un fenomeno raro, gli allagamenti nel nostro territorio sono invece ricorrenti.

Ricordiamo che il raddoppio della ferrovia è un’opera storica che inciderà pesantemente sulla nostra vita e sul futuro delle nuove generazioni. Pertanto chiediamo che venga fatta con oculatezza.

Comitato per il Territorio di Pieve a Nievole

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