PIEVE A NIEVOLE. Abbiamo letto le Sue dichiarazioni sulla stampa per quanto riguarda la nuova legge urbanistica regionale, partecipazione come nuovo valore. E ne siamo molto felici.
Il 30 gennaio abbiamo partecipato all’incontro con il Governatore Enrico Rossi a Pieve a Nievole, dove ha ribadito dell’esistenza della Legge Regionale del 3 agosto 2013 e che purtroppo il raddoppio della ferrovia non rientrava in quell’opzione in quanto il Progetto definitivo è del 2010.
Il Governatore, per questo motivo, ha ribadito la necessità di un tavolo di confronto con Lei, Signor Ceccarelli in quanto Assessore alle Infrastrutture.
Pertanto ci siamo adoperati e abbiamo richiesto un appuntamento con Lei, concesso il 24 marzo 2017. Vorremmo sottolineare che già l’anno scorso avevamo chiesto un incontro con Lei, poi avvenuto il 12 maggio 2016.
In tutte e due le occasioni siamo stati ricevuti dal suo staff. Non abbiamo avuto il piacere di parlare con Lei personalmente per esporle i nostri dubbi sulla modalità del raddoppio e sulla viabilità del territorio.
Il rapporto con i cittadini compete al rappresentante politico e quando noi cittadini chiediamo di parlare delle problematiche del territorio, vorremmo essere ricevuti da chi abbiamo eletto, da chi ci rappresenta e da chi ha un potere decisionale, e non da esecutori quale i tecnici, senza nulla togliere alla loro professionalità.
Nell’occasione delle elezioni comunali nel comune di Serravalle Pistoiese è venuto a supportare il sindaco uscente Mungai e ovviamente chiedere consenso per il candidato del Pd, anche se ci ricordiamo dei Cittadini soltanto in occasione delle tornate elettorali ma, nella circostanza, vorremmo ricordare che nella vita c’è un dare e un avere per tutti, anche per la classe politica.
Per entrare nel merito dell’opera, si sarà reso conto che, con il raddoppio a raso progettato da Rfi tutta la viabilità della Valdinievole verrà occlusa, congestionata e che tutto il progetto (ci riferiamo alla tratta di Pieve a Nievole) presenta una serie di lacune.
Ricordiamo che il progetto del 2010 prevedeva per Pieve a Nievole un sottopasso viario che è stato abbandonato per un “fantomatico” cavalca-ferrovia di cui non è stato presentato ancora alcun progetto.
Trattandosi di una nuova opera, non dovrebbe rientrare nella legge regionale di cui sopra?
Le ulteriori opere compensative prospettate sono marginali e del tutto insufficienti per risolvere il gravoso problema della viabilità nel nostro territorio costretto fra l’autostrada, le due strade regionali e la ferrovia, senza dimenticare il nodo del casello.
Le opere compensative ottenute e pubblicizzate dal Sindaco di Pieve sono:
– una rotonda all’incrocio fra via Colonna e Via Milano,
– un parcheggio in via Giusti,
– un secondo cavalcavia ciclopedonale tra via Marconi (dal ponte della Combipel) e via Matteotti (davanti al ristorante ex-Uno Più).
Abbiamo esaminato il documento presentato da Rfi in Regione il 16 febbraio 2017, alla presenza dei Comuni interessati. Per quanto riguarda le opere compensative del Comune di Pieve a Nievole, leggiamo:
“Parcheggio in corrispondenza via Giusti, connesso con l’opera di soppressione dei P/L”, ci sfugge il nesso e la necessità in quanto Pieve a Nievole è sprovvista di stazione ferroviaria e sarà divisa da muri.
La rotatoria sulla SR435 non è presa in considerazione;
il secondo cavalcavia consta in “una passerella pedonale che scavalca la SR 436 e linea ferroviaria” in parole povere si tratta di due montacarichi collegati da una passerella:
Sarebbero queste le opere utili e propedeutiche per la viabilità e il collegamento Nord-Sud del Paese?
Assessore Ceccarelli Le chiediamo:
– È sufficiente un unico varco per tutto il Comune di Pieve a Nievole al posto di 2 P/L (riduzione del 50%) ?
– Dove transiterà il traffico pesante quando ci sarà solo il nuovo cavalca-ferrovia, nel centro del paese di Pieve a Nievole con il traffico in entrata e uscita del casello autostradale di Montecatini T. ? Ma, non doveva essere allontanato dai centri abitati?
– Come pensa di risolvere il problema della viabilità fra Pieve a Nievole e Montecatini Terme?
La viabilità sostitutiva dei passaggi a livello rientra a pieno titolo nei Piani Territoriali di indirizzo Comprensoriale. Essi richiedono pertanto la condivisione e la concertazione fra Regione, Provincia e Comuni dell’area coinvolta. Sono, per Decreto 267 del 2000, di competenza del consiglio comunale.
Sarebbe opportuno pertanto prevedere forme di informazione e partecipazione al fine di garantire il raggiungimento delle migliori soluzioni possibili in conformità con le esigenze di vivibilità urbana e territoriale.
Dietro un progetto ambizioso come il raddoppio della ferrovia ci sono le persone, il territorio, i rischi idrogeologici, la divisione di paesi e città, la viabilità e più in generale si tratta del futuro della nostra Zona e del futuro dei nostri figli.
Egregio Assessore Ceccarelli eravamo venuti da Lei per sottolineare come Cittadini e non solo elettori, per contribuire a risolvere i gravi problemi esistenti, anche con qualche suggerimento dato che all’ultimo incontro c’era l’architetto Cianciosi, autore dello studio per la soprelevata parziale per Pieve a Nievole e Montecatini Terme, ricordando che il Progetto è stato presentato anche all’Ing.Maurizio Gentile Amministratore Delegato di Rfi.
L’investimento finanziario per il raddoppio costa alla Comunità 450 milioni di euro per 43 chilometri da Pistoia a Lucca e non stiamo parlando di una nuova Tav ma di un semplice raddoppio in affiancamento.
L’unico motivo che nostro malgrado ci rende fiduciosi, considerato il silenzio della Regione e Lei ne è un autorevole rappresentante, si riferisce al mandato pro-tempore.
I problemi e le difficoltà si superano solo con il confronto ed il dialogo e se la sopraelevata ha un costo elevato e richiede più tempo riteniamo che un’opera storica fatta ad arte meriti tempo e denaro.
Comitato per il territorio di Pieve a Nievole