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PIEVE A NIEVOLE. Non essendoci stata — spiegano Cialdi e Lupori — alcuna possibilità di ottenere il rispetto delle normative e, comunque, l’instaurazione di un dialogo istituzionale improntato al rispetto da parte del Sindaco e dei componenti la Giunta, dei diritti della minoranza consiliare, abbiamo ritenuto opportuno stigmatizzare questa incomprensibile violazione delle norme procedurali e sostanziali che, di fatto, limita, se non addirittura impedisce, l’esercizio delle funzioni degli stessi consiglieri comunali.
I consiglieri comunali, eletti dalla collettività locale, svolgono la propria funzione a tutela della collettività stessa e strumentalmente, al fine di poter adempiere al proprio ufficio deve essere messa a loro disposizione nei tempi congrui per le dovute verifiche la documentazione delle pratiche poste all’ordine del giorno, senza la quale i consiglieri di fatto non possono esercitare il proprio mandato, verificando e controllando il comportamento degli organi istituzionali decisionali del comune.
Dalla funzionalizzazione di tale diritto al concreto esercizio del mandato politico consegue che l’accesso ai documenti debba essere concesso nei tempi più celeri e ragionevoli possibili, in modo tale da consentire il concreto espletamento del mandato.
A cosa è dovuto questa condotta meramente limitativa che fa inequivocabilmente a pugni con la trasparenza e con la democrazia ? Si tratta di un capriccio o di una scelta politica?
Il diritto di accesso dei consiglieri comunali ai documenti non può subire compressioni per pretese esigenze di natura burocratica, perché ne risulterebbe ostacolato l’esercizio del mandato istituzionale (C.d.S. Sez. V, 22-02-2007, n. 929), essendo comunque obbligo degli enti locali, al pari di tutte le pubbliche amministrazioni, di dotarsi di tutti i mezzi (personale, strumentazioni tecniche e materiali vari) necessari all’assolvimento dei loro compiti (C.d.S. Sez. V, 4.5.2004, n. 2716; T.A.R. Veneto, II, n. 770/2005).
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Per questo motivo abbiamo chiesto al Prefetto di intervenire, nella propria veste istituzionale, nei confronti del Sindaco e della Giunta del Comune di Pieve a Nievole al fine di favorire il ripristino di condizioni di correttezza istituzionale e la legittima applicazione delle norme.
Rimaniamo in attesa di urgenti notizie in merito alla questione sollevata tramite l’esposto di cui riportiamo a seguire il testo.
Ill.mo Sig. Prefetto,
In vista della seduta consiliare annunciata in occasione della conferenza dei Capi Gruppo giovedì 12 u.s. alle h 18:44 il Consigliere di Minoranza Lupori Nadia a mezzo PEC aveva richiesto l’invio della delibera di CC dell’approvazione del bilancio preventivo 2018 e relativa relazione del revisore nonché la relazione del revisore al bilancio consolidato e domenica 15 u.s. alle h 15:27 a mezzo PEC aveva richiesto l’invio del materiale propedeutico per la prossima seduta del Consiglio Comunale (convocato per ven. 20 p.v.) ivi compresa la Relazione del Revisore al bilancio consolidato 2018; la mattina di lunedì 16 u.s. il sottoscritto Capogruppo del Gruppo Consiliare di Minoranza Centro Destra per Pieve (Cialdi Leonardo) si era recato personalmente in Comune per chiedere la consegna del materiale propedeutico per la prossima seduta del Consiglio Comunale e nella mattinata di martedì 17 il Consigliere di Minoranza Lupori Nadia ha richiesto telefonicamente all’addetto alla Segreteria l’invio in forma digitale del materiale propedeutico per la prossima seduta del Consiglio Comunale.
Ad entrambi è stato risposto che sarebbe stato provveduto in merito non appena possibile ma ad oggi, i sottoscritti, non hanno avuto ancora la documentazione completa ma solo alcuni documenti inerenti qualche punto all’ordine del giorno mandati in vari momenti della giornata e comunque non tutta la documentazione necessaria e propedeutica per poter essere possibilitati ad espletare con la necessaria consapevolezza il nostro mandato elettorale.
Ai consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del testo unico sugli enti locali, sono riconosciuti ampi poteri: “I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato. Essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge”.
Il diritto di accesso dei consiglieri comunali, pertanto, è strettamente funzionale all’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo degli atti degli organi decisionali dell’ente locale, consentendogli così di valutare, con piena cognizione, la correttezza e l’efficacia dell’operato dell’Amministrazione e di promuovere le iniziative che spettano ai singoli rappresentanti del corpo elettorale locale ( vedi, tra le altre, la sentenza del Consiglio di Stato n. 4525 del 2014). Si configura, quindi, come peculiare espressione del principio democratico dell’autonomia locale e della rappresentanza esponenziale della collettività.
La presente segnalazione viene inviata alla S.V.I. al fine di valutare le violazioni normative e regolamentari rappresentate ed intervenire sull’Amministrazione Comunale di Pieve a Nievole perché la legalità e la trasparenza siano ripristinate e si consenta ai Consiglieri comunali di adempiere al loro ruolo istituzionale.
In attesa di cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
I Consiglieri Comunali Leonardo Cialdi e Nadia Lupori