PIEVE A NIEVOLE. “In occasione della seduta consiliare di venerdì 20 u.s. all’ultimo punto dell’ordine del giorno a Pieve a Nievole è stata discussa l’approvazione del “Regolamento per la concessione di contributi per l’acquisto ed installazione di sistemi di sicurezza presso abitazioni private”.
L’intenzione dell’amministrazione comunale di dotarsi di un regolamento per la concessione di contributi per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza presso le abitazioni private sarebbe encomiabile” .
Così la consigliere comunale Nadia Lupori del gruppo Centro Destra per Pieve.
“Il condizionale — ha proseguito Lupori — è d’obbligo perché il presupposto che renderebbe quest’iniziativa dell’attivazione di una specifica azione per sostenere gli investimenti dei cittadini in sistemi di sicurezza passiva delle proprie abitazioni davvero lodevole sarebbe stato quello di prevedere annualmente una cifra certa nei bilanci di previsione dell’ente. Per noi trovare tra i vari articoli che compongono il regolamento proposto ai consiglieri comunali la frase “L’amministrazione può iscrivere annualmente in sede di formazione del bilancio preventivo una specifica disponibilità finanziaria da utilizzare per…” significa però che ancora una volta siamo fermi alle buone intenzioni, salvo poi aggiustare il tiro per il 2019 o meglio per l’ultimo trimestre che rimane del 2019 stanziando al riguardo 4 mila 800 virgola 46 euro”.
“Meglio sarebbe stato — ha sottolineato Lupori — far iniziare il bando dal 2020 mettendo a disposizione almeno gli 8.000 € previsti per il 2020 e 2021. Meglio ancora implementando questa cifra, visto che con questo importo si andrà a soddisfare soltanto un esiguo numero di richieste.
L’altra criticità sulla quale abbiamo chiesto spiegazioni è rappresentata dall’art. articolo 9 che recita “I contributi previsti nel presente regolamento non sono cumulabili con quelli previsti da altri regolamenti comunali in vigore aventi ad oggetto le stesse spese”: se già esistono regolamenti simili perché avremmo dovuto approvare questo regolamento? Né il Sindaco né l’assessore competente hanno risposto al nostro quesito, nessuno è stato in grado di darci spiegazioni adeguate e per questo non abbiamo avuto altra scelta che quella di esprimere voto contrario”.
“Anche per il nostro gruppo consiliare è cosa buona e giusta attuare interventi — ha aggiunto Lupori— finalizzati alla tutela della sicurezza, bene pubblico costituzionalmente garantito, che costituisce precondizione necessaria per il perseguimento di altri beni, materiali ed immateriali, individuali e collettivi, sui quali si regge l’ordinata convivenza civile e la coesione sociale.
Noi siamo convinti che la politica debba essere fatta per la gente, con la gente, tra la gente. Non basta solo sapere cosa fare per riuscire a fare. Un’Amministrazione di qualità deve garantire attenzione e risposte adeguate a tutta la cittadinanza, specialmente su tematiche di notevole interesse quali la sicurezza.
Visto che il “Regolamento per la concessione di contributi per l’acquisto ed installazione di sistemi di sicurezza presso abitazioni private” entrerà in vigore il giorno successivo alla scadenza della pubblicazione della relativa deliberazione di approvazione ed evidenziando che “l’assegnazione del contributo avverrà in ordine cronologico rispetto alle domande presentate al protocollo comunale, fino ad esaurimento del fondo stanziato dall’Amministrazione comunale” nell’interesse dei cittadini residenti nel territorio comunale di Pieve a Nievole invitiamo gli interessati ad attivarsi con la massima rapidità possibile presso gli Uffici Comunali”.
Possono beneficiare dei contributi di cui al presente Regolamento soggetti privati, persone fisiche proprietari o titolari di diritti reali (usufrutto ect.) o personali di godimento (locazione ect.) di immobili e fabbricati ad uso residenziale (categorie catastali da A1 ad A8) siti nel Comune di Pieve a Nievole e ivi residenti. Il nucleo familiare del richiedente dovrà avere una dichiarazione Isee in corso di validità ai sensi del D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159 e s.m.i. non superiore a Euro 35.000.
“Sono esclusi gli interventi — ha concluso Lupori — su parti comuni degli edifici in condominio. Sono ammesse a contributo le spese per l’acquisto, installazione ed attivazione di sistemi di sicurezza passiva di nuova produzione finalizzati a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi rientranti in alcune tipologie specificate, ad es. apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione, installazione di porte blindate o rinforzate, installazione di apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline, ecc.
L’ammontare del contributo è determinato nella percentuale del 50 per cento della spesa ammessa a contributo (Iva inclusa) e comunque non oltre l’importo massimo di mille euro. Non saranno prese in considerazione domande di contributo relative a costi complessivi ammissibili di importo inferiore a cinquecento Iva inclusa”.
[nadia lupori]