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PIEVE A NIEVOLE. Il comitato per il territorio di Pieve a Nievole nei giorni scorsi dopo la costituzione ha suggerito alcune idee circa il miglioramento del progetto di raddoppio della ferrovia.
In un comunicato – che pubblichiamo integralmente – gli aderenti ribadiscono l’importanza del progetto rimarcando comunque le proprie ragioni consegnate al Sindaco di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti, all’ing. Alessandro Rizziello e ai tecnici di Rfi, arch. Flavio Ciolfi e dott.ssa Liana Fanucchi in occasione dell’incontro del 28 ottobre scorso a cui era presente anche il comitato dei commercianti:
[…] L’incontro, già anticipato alla stampa, è stato organizzato per chiarire in dettaglio i tempi e le modalità sul nostro territorio del raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca: per il Comitato un’opera strategica e ampiamente condivisa e necessaria per il nostro territorio e un’opportunità per risolvere i problemi della viabilità da tempo presenti sia a Pieve a Nievole che nei comuni limitrofi.
Per raggiungere le finalità degli aderenti al Comitato, abbiamo cercato di evidenziare le problematiche relative alla realizzazione del sottopasso carrabile e del sottovia pedonale, previsti dal progetto. Gli accadimenti frequenti e recenti che seguono gli eventi atmosferici più o meno estremi, testimoniano e giustificano le tante perplessità esposte dal comitato, in merito ai rischi di allagamento, dovuti anche alla necessaria variazione dell’assetto idrico attuale. Abbiamo inoltre sottolineato che dopo la chiusura dei due passaggi a livello rimarrà un solo varco di collegamento fra il Sud e il Nord della Pieve.

Ci è stato risposto che, qualora il sottopasso non sia praticabile, sono stati previsti tutti i sistemi di allarme che permetteranno una immediata chiusura dello stesso. In quel caso sarà possibile passare dalla Colonna o dalla stazione di Montecatini come del resto succede adesso. Questa situazione non comporta nessun miglioramento per Pieve a Nievole, ma implica un peggioramento che interesserà anche i comuni confinanti.
Riguardo alla scelta che ha motivato la creazione del sottopasso carrabile e della strada proprio attraverso la fabbrica Minnetti ci viene riferito che tale indicazione è presente nel regolamento urbanistico già da anni e che la soluzione rientrava nello studio commissionato a suo tempo alla facoltà di ingegneria dell’Università di Pisa.
A domanda diretta, è emerso, con chiarezza, che la decisione di attraversare un’area industriale dismessa e di notevole costo di esproprio, rispetto al terreno agricolo distante meno di 300 metri e meno rischioso idrogeologicamente è una richiesta esplicita dell’amministrazione e non di Rfi, che allo stato attuale potrebbe anche variare il progetto (ancora in fase di disegno esecutivo) in tal senso, se l’amministrazione lo ritenesse opportuno.
Abbiamo fatto delle domande sulla viabilità accessoria, necessaria per evitare di intasare di traffico il paese di Pieve a Nievole e i vicini comuni di Montecatini Terme e Monsummano Terme, dopo la chiusura dei due passaggi a livello presenti sul nostro territorio e pesantemente percorsi quotidianamente.
La soluzione che ci ha presentato l’amministrazione è una strada alternativa, di cui non esiste alcun progetto, di cui non sono ancora stanziati i fondi e che, comunque, sarebbe realizzata sopra o molto vicina a delle vasche di esondazione, previste nel progetto attuale e necessarie a seguito della deviazione di corsi d’acqua e piccoli torrenti presenti nella zona dove Rfi dovrà creare l’unica sottovia scavando ben 9 metri. Questa soluzione deriva da un accordo siglato lo scorso 21 ottobre con la Regione ed altri comuni della Valdinievole per un progetto di variante regionale che, partendo dal Ponte di Serravalle dovrebbe arrivare fino alla via Francesca sr436 proprio in prossimità di via Roma/via Buonamici.

Questa variante dovrebbe sollevare Pieve da tutto il traffico pesante e a lunga percorrenza. Al di là di capirne le specifiche, difficili ovviamente da reperire in quanto non esiste ancora un progetto, ci chiediamo quali siano le risorse economiche disponibili per la realizzazione di tale opera ed in quale data potrà essere concretamente realizzata.
Siamo in attesa di una risposta, come promesso dai tecnici di Rfi, in merito ai costi pianificati per le opere necessarie di viabilità accessoria (strade, deviazione dei fossi, dei torrenti e realizzazione delle vasche di contenimento per evitare allagamenti nella zona) e del totale degli espropri sul territorio di Pieve a Nievole (valutazione che dovrebbe essere di semplice calcolo, visto che il totale per l’opera da Pistoia a Montecatini è stato già stimato e dato in appalto per poco più di 136mln di euro, come confermato dal tecnico Fanucchi). Il tecnico Ciolfi è stato molto disponibile a dire che non ha alcun problema a fare avere tale informazione al Sindaco che, per trasparenza, potrà comunicarla ai cittadini di Pieve a Nievole.
Le nostre osservazioni, per quanto documentate e pertinenti, come hanno constatato i due tecnici, non sono riuscite a fare breccia nella decisione della nostra amministrazione di obiettare alcunché su un progetto ancora non esecutivo, non avendo ancora iniziato nemmeno l’opera di esproprio dei fabbricati e delle aree rurali interessate.
Il Comitato per maggior chiarezza ha redatto e consegnato a tutti i presenti un documento contenente le osservazioni esposte nell’incontro. Il documento è pubblicato per intero nella pagina Facebook del “Comitato per il territorio di Pieve a Nievole”.
Il Comitato per il territorio di Pieve a Nievole
Tale Comitato si è espresso a favore del raddoppio della linea ferroviaria e non contro. Ha solo fatto presente delle criticità e proposto delle modifiche, giuste o sbagliate che siano.
Qualcuno invece li ha attaccati con la solita arroganza politica di chi non gliene frega niente della comunità ma solo degli interessi utili a garantire poltrone anche per il domani.
La solita politica urlata in stile televendita, perché riflettere è più difficile e soprattutto più pericoloso per chi detiene il potere.
Giacomo Pasqui (da fb)