PIEVE. I pentastellati si sono imbavagliati dopo aver letto un comunicato nel quale denunciavano la scarsa democrazia che vige nell’attuale amministrazione comunale di Pieve a Nievole e dei continui ostacoli e impedimenti che vengono posti dalla maggioranza all’attività consiliare delle forze di minoranza. Forze di minoranza che rappresentano, volenti o nolenti, quasi il 50% degli elettori pievarini.
Gli esempi portati dai Consiglieri pentastellati sono molti, come la mancanza di assegnazione di un locale comunale dove svolgere la propria attività, come previsto da Regolamento e Statuto comunale. Riunioni organizzate da Sindaco e Assessori con i residenti di specifiche vie o quartieri cittadini all’insaputa delle forze di minoranza. Anche nell’attività consiliare viene denunciata la mancata formazione delle Commissioni consiliari Urbanistica e di Bilancio, dove le minoranze possono partecipare alla discussione dei provvedimenti. Preoccupante anche un recente episodio avvenuto in Consiglio comunale dove il Presidente voleva impedire l’intervento del Consigliere pentastellato inerente ad una mozione.
Mai il Sindaco o un Assessore hanno convocato un Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle per un incontro, per illustrare i loro programmi, per cercare una collaborazione su qualche provvedimento, anche solo per chiedere un’opinione su una determinata questione. Al contrario più volte gli attivisti pentastellati hanno chiesto e ottenuto incontri col Sindaco presso il proprio ufficio per parlare di questioni, chiedere chiarimenti e esprimere opinioni, per altro senza mai ottenere sostanziali riscontri. Quindi la chiusura è evidentemente unilaterale.
Non ultima la recente questione della partecipazione del Sindaco Diolaiuti alla stesura, insieme ad altri Sindaci della Valdinievole, del regolamento dell’Unione dei Comuni, un qualcosa che determinerà un cambio strutturale dell’amministrazione comunale. Riunioni alla quale il Sindaco ha partecipato senza un qualsivoglia mandato del Consiglio comunale, all’insaputa dei consiglieri di minoranza e, soprattutto, dei cittadini pievarini e nelle quali non è dato sapere cosa è stato deciso e come.
Senza considerare la totale chiusura verso i cittadini; esemplare la scarsa considerazione da parte del Sindaco Diolaiuti verso il Comitato formato da cittadini inerente il raddoppio della ferrovia, che ha presentato una petizione riguardante il sottopasso “Minnetti”. Petizione forte di oltre 530 firme di cittadini e che è stato degnato solo di una replica stringata a stretto giro di posta, che risponde solo parzialmente ai quesiti ed eccezioni poste.
Pertanto durante il Consiglio comunale i Consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno deciso di rimanere in aula e adempiere il mandato assegnato dai cittadini di Pieve a Nievole votando i punti dell’ordine del giorno ma non facendo interventi a riguardo, apponendo alla bocca un bavaglio simboleggiante ciò che evidentemente il Sindaco e la maggioranza vorrebbero, minoranze mute.
Infine vorremmo sottolineare che durante il Consiglio comunale da parte del Sindaco e del Presidente Terranova non c’è stato un benché minimo accenno alla scomparsa di Gianroberto Casaleggio, cofondatore del Movimento 5 Stelle, forza politica presente in Consiglio comunale; oltre alla carenza di democrazia Sindaco e Giunta peccano anche di assenza di stile.
Movimento 5 Stelle in Valdinievole