piove, governo renzi! LA “BUONA SCUOLA”, CAOS E RICORSI AL GIUDICE

Buona scuola. Giannini e Renzi, gli autori del disastro
Buona scuola. Giannini e Renzi, gli autori del disastro

ROMA. A fine settembre, nelle scuole c’è il caos più totale! Con il controesodo pianificato dall’emendamento Puglisi (D.L. 42 del 29 marzo 2016) si sono svuotate le cattedre del nord, quelle cattedre che dovevano essere coperte dai docenti che aderirono alla piano straordinario di assunzione.

Evidentemente non c’è stato niente di straordinario, di straordinario c’è stato solo la possibilità per questi docenti che aderirono (volontariamente con la consapevolezza del rischio di lavorare lontano dalla regione di residenza, poiché la domanda era su base nazionale) di ritornare al sud con il ruolo e letteralmente rubare le cattedre (quelle poche rimaste dell’organico di fatto, cattedre da sempre occupate dai precari Gae) ai docenti ancora inseriti in Gae.

Scuola. Come al solito... casino
Scuola. Come al solito… casino

Questo ha causato un maggior inasprimento del precariato al sud, per cui molte persone anche con decenni di esperienza non lavoreranno quest’anno e di conseguenza i posti al nord ancora scoperti andranno a docenti neanche inseriti nelle Gae, con supplenze brevi e temporanee attraverso le Graduatorie d’Istituto se non addirittura con domanda di messa a disposizione.

Alla luce di tutto ciò ci si chiede: dove sta in tutto ciò il criterio di continuità didattica?

Le scuole del centro nord, attualmente, ad anno scolastico avviato, vivono il disagio di avere moltissime cattedre scoperte, e a pensare che la buona scuola era stata concepita per far fronte a questo problema.

Inoltre, come si fa a parlare di scuola a dimensione alunno se la sola logica che emerge e si palesa con la 107 prima e il cambiamento in itinere dell’Emendamento Puglisi poi è quella di aver compiuto una mortificazione alla scuola stessa e aver pianificato la più grande truffa istituzionale del secolo?

Quale rispetto ha avuto il Ministero verso gli alunni per giunta anche disabili se per favorire “i rientri a casa” dei docenti che aderirono alla 107/2016 ha permesso a questi ultimi di andare ad occupare nelle principali isole nazionali Sicilia e Sardegna posti di sostegno anche senza titolo?

Oltre tutto il Tar Lazio dal 6 ottobre al 20 novembre sarà chiamato a discutere le istanze a favore dei precari abilitati Tfa, Pas, Ssis e magistrali, che confluirebbero nelle Gae in caso di vittoria.

Il braccio di ferro tra ricorsisti e Miur è ancora in corso d’opera, ma si preannuncia già l’inserimento di questi precari in Gae, allora ci si chiede: come intende il Miur risolvere la questione? Visto che la Ministra Giannini ha sempre detto che le Gae rimarranno blindate e verranno assorbite nei prossimi due anni?

Ecco cosa pensano della scuola e dei docenti
Ecco cosa pensano della scuola e dei docenti

Perché si è permesso di stravolgere la 107/2015 con un emendamento che ha palesemente aiutato i precari con punteggi inferiori a discapito di quelli storici con punteggi altissimi creando iniquità e profonde fratture nel mondo della scuola?

Cosa hanno fatto le sigle sindacali fin’ora? Ma cosa più importante cosa faranno? Si spera in un cambio di rotta, visto che in tutto questo scenario la cosa che è stata meno tutelata è “il diritto al lavoro”.

Perché non si è partiti nella lotta al precariato dall’assunzione dei precari storici?

Sarebbe stata la strada più coerente, più giusta meno faticosa per tutti, perché ormai in questo caos totale dove tutti sono contro tutti e dove la certezza del diritto, non e’ garantita neanche per pochi mesi, viene a mancare la fiducia, la sicurezza, la serenità, e prolifera invece, lo scetticismo, la diffidenza e la mancanza di quei valori etici ed educativi, deontologicamente impliciti di una categoria di professionisti che hanno la missione di educare e formare le nuove generazioni.

E ora la parola alla magistratura… e che vinca il migliore!

Docenti Gae
Coordinamento Nazionale & Comitato Nazionale Gae

Prof. Sergio Cifelli

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