pirandello ad agliana. 4 GENNAIO E GHIGLIOTTINE IN PIAZZA, MA… «PENSACI, GIACOMINO!»

La vera punizione per la giunta del nulla eterodiretta dalla segretaria generale Aveta, sarebbe quella di farla camminare sghemba e traballante fino a fine mandato


Politica & letteratura, mirabili incroci


LA GIUNTA GIÀ CONTATE HA LE SUE ORE:

SEI PERSONAGGI IN CERCA ANCOR D’AUTORE


 

Che la premiata ditta si assuma, a futura memoria, la piena responsabilità di ciò che resta della consiliatura

 

La vita fugge e non s’arresta un’hora scriveva il Petrarca. Così il 4 gennaio, data dell’innalzamento della ghigliottina per il Trio Lescano di Agliana, il vino bolle nei tini in attesa di una svinatura fuori stagione. Ma con una piccola riserva, però.

Fermo restando che Il Tirreno ci racconta tutto – compreso il fatto che qualcuno potrebbe anche ripensarci e non staccare le spine alla giunta moribonda – perfino noi di Linea Libera, che, a detta dei due eterodiretti Benesperi e Ciottoli, avremmo minacciato, violentato, stalkerizzato e diffamato loro e le loro cazzarole col dirgli che avremmo fatto venire il commissario prefettizio; perfino noi di Linea Libera osiamo dire, citando Pirandello, Pensaci, Giacomino! ovviamente riferito a Silvio Buono, che sempre Il Tirreno definisce attendista.

In effetti non sarebbe affatto sbagliato far sì che la giunta del disonore (arrivò per rivoltare 75 anni di malgoverno di sinistra e poi s’è impelagata in atti amministrativamente più o meno sconci di mille generi) muoia di morte naturale alla fine della suo mandato: vittima di se stessa; delle proprie false testimonianze; delle aggressioni al nostro Romiti proprio in Comune; delle invenzioni lanatico-ruminatorie-epigastràliche e soprattutto calunniose del sindaco Benesperi, preso così tanto sul serio non perché i sostituti e i giudici di Pistoia non sapessero che Linea Libera era innocente, ma perché questo giornale che, come ogni profeta ebreo di valore, è indigeribile al potere, andava tacitata. Altro errore di corta visione della giustizia (?) pistoiese.

Sì. La vera punizione per la giunta del nulla eterodiretta dalla segretaria generale Aveta, sarebbe quella di farla camminare sghemba e traballante fino a fine mandato. Una sorta di via crucis in cui il Gesù, dopo aver subito ogni sorta di vergognosa tortura, e nonostante l’aiuto del buon cireneo (il Nerozzi) per il trasporto della croce ma solo per un breve tratto, è costretto a ripigliarsi il suo pesante fardello e a portarlo fino al luogo dell’esecuzione.

Massimo Vannuccini

Come spiega Il Tirreno, qualcuno potrebbe anche ripensarci. E ben farebbe. Non facendosi suggestionare troppo da un Vannuccini che «non concede appello» solo perché se non riesce ad abbattere il cavallo spelacchiato in questo modo, non ce la potrebbe fare in nessun altro, dal momento che non ha né la forza né il nerbo di un David in grado di buttar giù gli avversari con una sassata nel cranio – o altrimenti lo avrebbe già fatto da sé e da un pezzo, vista l’estrema fragile vulnerabilità dei due fratellini d’Italia con il becco ancora giallo come dei passerottini di nido.

Lasciateli spengere per consunzione, date retta, gente! Se lo meritano di fare come i candelotti al camposanto quando non c’è più cera nel contenitore rosso come l’inutile endorsement a sinistra che ha caratterizzato la loro amministrazione, pronta perfino a coprire l’ignobile silenzio del protezionismo sviluppato per 15 anni e fino ad oggi, da tutti nei confronti del mai-comandante Andrea Alessandro Nesti.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


Un successo firmato Patrizio La Pietra & Sonia Pira


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