pistoia. ANDREA TARABBIA PRESENTA IL SUO ROMANZO ALLO “SPAZIO”

tarabbia-invitoPISTOIA. Sabato 5 marzo alle 18, alla libreria Lo Spazio di via dell’Ospizio, Andrea Tarabbia presenta il suo ultimo romanzo Il Giardino delle mosche (Ponte alle Grazie, 2015, p. 336, euro 16,80). Insieme all’autore ne discutono Michele Cocchi e Roberto Gerace.

Tra il 1978 e il 1990, mentre in Unione Sovietica il potere si scopriva fragile e una certa visione del mondo si avviava al tramonto, Andrej Čikatilo, marito e padre di famiglia, comunista convinto e lavoratore, mutilava e uccideva nei modi più orrendi almeno cinquantasei persone.

Le sue vittime – bambini e ragazzi di entrambi i sessi, ma anche donne – avevano tutte una caratteristica comune: vivevano ai margini della società o non si sapevano adattare alle sue regole. Erano insomma simboli del fallimento dell’Idea comunista, sintomi dell’imminente crollo del Socialismo reale.

Questo libro, sospeso tra romanzo e biografia, narra la storia di uno dei più feroci assassini del Novecento attraverso la visionaria, a tratti metafisica ricostruzione della confessione che egli rese in seguito all’arresto. E fa di più. Osa raccontare l’orrore e il fallimento in prima persona: Čikatilo, infatti, in questo libro dice «io».

È lui stesso a farci entrare nella propria vita e nella propria testa, a raccontarci le sue pulsioni più segrete, le sue umiliazioni e ossessioni. Il giardino delle mosche è un libro lirico e crudele allo stesso tempo: la storia di un’anima sbagliata, una meditazione sul potere e la sconfitta e, soprattutto, una discesa impietosa fino alle radici del Male.

“Per molto tempo, non so più nemmeno quanto, io ho vissuto in luoghi astratti. Stavo qui, nella mia casa o sul posto di lavoro, eppure non c’ero, disse, ero altrove. Io mi svegliavo – perché senza dubbio la mattina mi svegliavo – e avevo la sensazione di non esserci, come se il sonno mi avesse rubato o continuasse a esistere durante la veglia. Facevo ogni cosa come se al posto mio ci fosse qualcun altro”.

Andrea Tarabbia è nato a Saronno nel 1978. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi La calligrafia come arte della guerra (Transeuropa, 2010), Marialuce (Zona, 2011), Il demone a Beslan (Mondadori, 2011), il racconto La ventinovesima ora (Mondadori, 2013) e il reportage La buona morte. Viaggio nell’eutanasia in Italia (Manni, 2014). Nel 2012 ha curato e tradotto Diavoleide di Michail Bulgakov per Voland. Vive a Bologna con la moglie e il figlio.

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