PISTOIA. Riguardo al bando blues che ha visto come vincitrice l’offerta presentata dal raggruppamento temporaneo di imprese composto dal Circolo Culturale Blues In di Giovanni Tafuro (capogruppo) e da Live Nation srl, società milanese rappresentata da Roberto Antonio Maria De Luca (vedi) riceviamo:
“La vecchia giunta comunale oltre a debiti e casini vari ha lasciato in eredità al nuovo che avanza un bando del blues tutto da mettere in moto. Un nodo da sciogliere ed elaborare, stimolante per il nuovo corso.
Tutto pensavano i cittadini pistoiesi tranne che il nuovo guardasse al vecchio.
Primo bando ha avuto l’apparenza della prima convocazione di un assemblea condominiale: in sintesi due righe e nessun contributo economico. Come si dice a Pistoia senza lilleri non si lallera, quindi ha partecipato solo un soggetto … pronto a rompere le uova nel paniere ma, per l’appunto, escluso subito con un taglio fuori degno del basket e senza la minima disponibilità di interlocuzione da parte del sindaco, figuriamoci da parte di dirigenti con stipendi d’oro che negano anche a un saluto cordiale.
Nella farsa del primo bando c’è stato spazio anche per un siparietto nelle sale dell’assessorato, con sconosciuti e disinteressate persone che spiavano conversazioni private, denunciate regolarmente con tanto di testimoni tra le uniche parti interessate al bando senza soldi.
Persone che non si presentavano ma conosciute perché partner del blues da anni quindi super interessate.
Scene da agente 007 e figure fatte da persone di più di 50 anni accompagnate pure da giornalisti, anche se poi quei giornali fanno venire fuori altre storie curiose e non vogliono sentire altre versioni dei fatti da testimoni veri: figli di un Italia malata e faziosa.
Boicottata l’unica proposta per il primo bando, in quanto poteva mandare all’aria il piano, è stata metaforicamente convocata la riunione condominiale in seconda chiamata, quella valida, quella dei 195 mila euro identici all’anno scorso, così nessuno poteva dire niente. Tutto secondo piani.
A questo giro partecipano in tre, tra cui i vecchi gestori del blues che vincono meritatamente senza storia. Ma non perché accompagnati da una grossa società di concerti dove tra l’altro avevano sempre preso i cantanti e nota all’attento pubblico musicale per lo scandalo bagarini dei ticket (vedi Vasco Rossi ecc).
Ma poiché, quando si parla di blues come esplicitamente diceva il bando, l’esperienza più grossa in Italia sicuramente la vantano loro, quindi a che pro fare un bando farsa, se non per perdere tempo, soldi e rischiare di fare tardi per l’organizzazione stessa, anche se i nomi che circolano erano già stati bloccati in tempi non sospetti o sospetti?
Diciamo i soliti sospetti … così facendo contenti tutti.
Tanto la nuova giunta quanto l’opposizione Pd, preoccupate solo dal rischio che il blues non lo organizzassero più i soliti.
E i giornali di parte che criticano spesso non dicono niente.
Sulla commissione che non contava niente meglio non soffermarsi perché la prima volta erano 3 dipendenti del comune senza competenze specifiche, ma tra cui il capo del personale con relativa possibilità di condizionamento… La seconda da dipendenti comunali e da un giunta universitaria.
Grandi esperti direi, ma poi per decidere cosa?”
[lettera firmata]