capitale della cultura. BARTOLI, NODI DA SCIOGLIERE SUBITO

Roberto Bartoli
Roberto Bartoli

PISTOIA. Nel 2017 Pistoia sarà chiamata a mostrare la sua forza culturale non solo all’Italia intera, ma, se saprà cogliere davvero l’occasione, all’intera Europa.

In questa prospettiva occorre, da un lato, valorizzare l’esistente, dall’altro lato, mettere le basi per una grandezza di Pistoia che si proietti nel futuro.

Per quanto riguarda la valorizzazione dell’esistente ci sono due nodi immediati da sciogliere. Il primo riguarda il rapporto tra le due manifestazioni Leggere la Città e Dialoghi sull’Uomo. Da tempo sostengo che non hanno senso due manifestazioni che presentano lo stesso format, oltretutto temporalmente ravvicinate.

Il rischio è che si indeboliscano a vicenda, che risultino ripetitive. Più opportuno concentrare le forze su una sola iniziativa. E non ho dubbi ad affermare che si debba investire sui Dialoghi sull’Uomo, anche perché tra le due iniziative è quella che ha eco davvero nazionale e capacità attrattiva da fuori.

Il secondo nodo riguarda la Giostra dell’Orso. Mi sono sempre opposto all’idea di cancellarla. Oggi, alla luce della nomina di Pistoia a Capitale della cultura per il 2017, ne sono ancora più convinto. Occorre quindi affermare fin da subito e con forza la permanenza di questa iniziativa adottando tutte quelle regole e tutti quegli accorgimenti che consentano di renderla più sicura e ripensando il ruolo dei Rioni all’interno della nostra città.

Per quanto riguarda il futuro, il 2017 potrebbe essere la grande occasione per realizzare una manifestazione internazionale sul verde, della durata di una settimana, che veda coinvolte ed unite tutte le forze della città (enti pubblici, vivaisti, commercianti, imprenditori, categorie), dove Pistoia si veste di verde, dove si organizzano esposizioni e convegni, dove si fanno concorsi di idee, dove si valorizzano alcuni luoghi della città, a cominciare dai giardini pubblici, per continuare coi Bastioni e la Fortezza Santa Barbara (sarebbe venuto il momento di chiederne l’acquisto come avvenuto per la Fortezza da Basso a Firenze), fino alle Ville Sbertoli, dove tutti i vivai si aprono etc. etc., con un’attenzione particolare anche per le periferie e la montagna.

Inoltre, il 2017 potrebbe essere l’occasione per costruire un brand di Pistoia come Città dei bambini. Come ho sempre detto, c’è già tutto, ma è necessaria una cabina di regia che unisca questo tutto: tradizioni (San Bartolomeo, la Befana); lo Zoo; Pinocchio e il possibile nuovo Parco; servizi educativi all’infanzia; la Biblioteca; parchi e giardini (penso al recente Giardino volante); Dynamo Camp, lo sci e le numerose attività che si possono svolgere nella montagna; Teatro dei piccoli e molto altro ancora. E molto ancora si potrebbe fare: migliorare (moltissimo) e attrezzare di più il verde e gli impianti sportivi; sezione dei Dialoghi sull’Uomo dedicata ai bambini etc. etc.

Il 2017 è domani e il nostro obiettivo deve essere quello di mettere le basi per una capacità di Pistoia di proiettare la sua immagine al di là di se stessa, direi nel mondo, rendendola competitiva rispetto alle altre città al fine di attrarre sempre più persone da fuori.

Roberto Bartoli

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