PISTOIA. “Il 2017 è la grande occasione per tutto il nostro settore di rilanciarsi e essere finalmente accolto per l’importante e fondamentale contributo che è in grado di dare a tutta l’economia toscana”. Lo afferma Francesco Mati, presidente del Distretto Vivaistico Pistoiese e vicepresidente di Confagricoltura Pistoia all’indomani dell’inaugurazione dell’anno di Pistoia Capitale della cultura 2017.
Il Distretto sta organizzando una serie di iniziative legate alla ‘Cultura del verde’ per raccontare al meglio cosa avviene dietro la produzione delle piante. In questo ambito numerosi sono gli eventi inseriti all’interno del calendario ufficiale del Comune di Pistoia per tutto il 2017.
“Il vivaismo è fortemente legato alla città da secoli – spiega Mati – come ben espresso dall’Arazzo Millefiori esposto nell’ex Palazzo dei Vescovi e fra le principali attrazioni del 2017. Un’opera, realizzata in Fiandra, a Enghien, intorno al 1530, interamente restaurata che rappresenta le tipologie di piante coltivate nel nostro territorio così come la stessa esposizione, nella sede della Cassa di Risparmio, degli affreschi di Galileo Chini che celebrano la bellezza e l’armonia del vivaismo”.
Il 2017 vedrà il ritorno della nuova edizione della manifestazione di livello internazionale “Vestire il Paesaggio”, tre giorni di eventi e incontri dedicati al ‘verde’ con esperti del settore in arrivo da tutto il mondo.
Ideata dalla Provincia di Pistoia con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e la Camera di Commercio, è l’appuntamento più atteso dagli addetti ai lavori per dialogare e confrontarsi sul presente e il futuro del vivaismo.
“Una grande occasione – spiega Mati – eccezionalmente organizzata quest’anno, che servirà per incontrare e raccontare l’intera filiera di professionisti che ruotano attorno al mondo del verde ‘pubblico’ e ‘privato’, del paesaggio e dell’ambiente”.
“Inoltre – aggiunge il presidente del Distretto – sono in studio una serie di appuntamenti che hanno come obiettivo quello di far conoscere ogni sfaccettatura della nostra attività, cosa c’è dietro una pianta e dietro il lavoro di produzione. Organizzeremo visite guidate e escursioni a piedi e in bicicletta all’interno dei luoghi di coltivazione per mettere a tacere una volta per tutte quegli improbabili e falsi luoghi comuni che periodicamente si ripropongono su inquinamento e impermeabilità del suolo causati dall’attività vivaistica”.
Sul territorio pistoiese si contano 1.500 aziende impegnate nel settore, con 6 mila addetti e un indotto di ulteriori 6 mila unità. 500 milioni di fatturato e una Plv – produzione lorda vendibile – che vale un terzo del totale dell’economia toscana.
“Il 2017 – conclude Mati – potrebbe essere l’anno in cui finalmente l’opinione pubblica potrà comprendere il ruolo strategico ricoperto dal vivaismo e da tutta la filiera che ci gravita intorno. Soprattuto per quello che riguarda la salute pubblica: in un periodo in cui sono impressionanti i dati sulla mortalità dovuta a malattie cardio-circolatorie provocate dall’inquinamento, troviamo nelle nostre piante una alleato fondamentale per contrastare questo problema ed è anche per questo motivo che è arrivato il momento – il 2017 sarà un’opportunità irripetibile – di dare finalmente a questo settore il valore e l’importanza che merita”.
[confagricoltura pistoia]