PISTOIA. Venerdì 13 e sabato 14 ottobre si svolgerà il primo convegno internazionale di studi interdisciplinari su Ippolito Desideri dal titolo Valore umano, religioso e scientifico della grande impresa, a Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017, proprio a tre secoli di distanza dal grande viaggio del gesuita pistoiese in Tibet. Ippolito Desideri, infatti, approdò a Lhasa nel 1716, dove si immerse nelle tradizioni di un paese allora totalmente sconosciuto all’Occidente: il suo acume fu tale da permettergli di instaurare una relazione profonda con la cultura tibetana e soprattutto con la religione buddista, tanto che l’attuale Dalai Lama lo definì «un autentico pioniere» del dialogo interreligioso, capace di avvicinare popoli diversi e lontani tra loro.
Nonostante tutti i ritardi e tutte le circostanze avverse, l’opera di Desideri è stata oggetto di rilevante interesse negli ultimi anni, con sessioni dedicate in occasione di importanti convegni. In questo primo convengo internazionale interamente dedicato a Ippolito Desideri, alla biblioteca San Giorgio, si confronteranno i più esimi studiosi italiani e internazionali, tra cui: Enzo Bargiacchi, curatore delle giornate di studio; Andrea Cantile dell’Università degli Studi di Firenze; Thomas Cattoi, della Jesuit School of Theology dell’Università di Santa Clara; Isrun Engelhardt, dell’Università di Monaco di Baviera; Donald Lopez, dell’Università del Michigan; Robert Maryks dell’Institute for Advanced Jesuit Studies del Boston College; Massimiliano Alessandro Polichetti, del Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” di Roma. In sede di convegno, inoltre, sono previsti contributi video e collegamenti video con studiosi, tra cui Michael Sweet dell’Università del Wisconsin-Madison, e Trent Pomplun della Loyola University del Maryland.
Lo straordinario viaggio compiuto da Ippolito Desideri, l’incredibile accuratezza della prosa dei suoi scritti e la sua prodigiosa capacità di penetrare la complessità delle concezioni centrali del buddismo sono solo alcuni degli aspetti messi in luce da esperti di discipline diverse: teologi, linguisti, storici, geografi e antropologi. Si tratta di un’occasione importante per presentare nel modo più completo i conseguimenti degli studi recenti e aprire nuovi orizzonti di ricerca.
Da sabato 14 ottobre sarà inoltre possibile visitare la mostra La rivelazione del Tibet. Ippolito Desideri e l’esplorazione scientifica italiana nelle terre più vicine al cielo, a Palazzo Sozzifanti fino al 10 dicembre.
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