pistoia-consiglio. SCUOLE, PISCINE, ACQUA E MIGRANTI: PIÙ O MENO UN MACELLO

maggioranze
Cos’è la maggioranza?

PISTOIA. Per gli appassionati del genere, il consiglio comunale di ieri pomeriggio è stato molto interessante. Più che in un’assemblea che decide sembrava di essere nella sua buvette, dove si parla un po’ di tutto – e di molte cose c’era e c’è da parlare.

Le tante comunicazioni che hanno impegnato la seduta del 26 settembre hanno riguardato per prima la macrotematica scuola nelle sue molteplici componenti: sicurezza antisismica, interventi necessari di edilizia scolastica, i trasporti pubblici e in particolare le difficoltà incontrate dagli studenti che frequentano le scuole cittadine e utilizzano il Copit.

È proprio tanto difficile tenere a mente che all’inizio dell’anno scolastico gli orari di entrata e di uscita sono un po’ diversi e non ci si deve basare sugli orari definitivi? E perché non ripristinare il bigliettaio a garanzia di tutti?

Si è parlato anche dei lavori pubblici da eseguire, o maleseguiti, talché su alcune strade cittadine alla prima pioggia l’asfalto è saltato: e qui l’argomento si è sposato bene con la mancanza di coordinamento delle varie società di servizi che intervengono sullo stesso tratto di strada a distanza di pochi mesi l’una dall’altra senza una calendarizzazione in grado di ridurre il disagio e ottimizzare la spesa. Così per Publiacqua, Publienergia o Enel…

All’apparire di Publiacqua sulla scena, le reazioni sono state immediate e ulteriori rispetto ai rilievi per le performance scadenti nella gestione del servizio (manutenzioni, guasti e conseguenti perdite, mancanza di coordinamento negli interventi) perché l’acqua ce la fa pagare carissima (neanche venisse da Lourdes) e nonostante il referendum avesse detto“sì” alla ripubblicizzazione… Non tutti i “sì” sono affermativi alla stessa maniera…

Capecchi su fbQui Alessio Bartolomei ha tuonato inviperito: Publiacqua solo alle pecore comuniste di Pistoia fa pagare più di 4 euro al metro cubo l’acqua, che continua a aumentare nonostante ci sia deflazione; tutto costa meno, dagli abiti alle case: solo l’acqua di Publiacqua a noi pistoiesi deve essere fatta pagare tanto cara per poi foraggiare Acea e i romani…Bartolomei su Puliacqua

Anche il consigliere Patanè interviene dicendo che le opere di Publiacqua servono solo a chi le realizza e non alla comunità.

Eppure le tariffe per noi aumentano e nessuno fa niente. Forse sarebbe il caso di far interessare la magistratura degli innumerevoli inadempimenti di Publiacqua, diciamo noi.

Ecco la comunicazione di Luca Rossi M5S, sulla piscina Fedi, di proprietà del Comune, una delle due comunali insieme a quella del Boario: “All’inizio di settembre i Vigili del Fuoco fanno un comunicato di diffida nei confronti del gestore: la piscina non riaprirà finché l’impianto non sarà messo in sicurezza.

“C’è stato un bando provinciale per 2 milioni d’investimenti. Bando deserto, impossibilità di avere una piscina comunale oltre a quella della Raffaello. I Nuotatori Pistoiesi, nell’evidenziare il disagio di non poter utilizzare la Fedi scrivono: ci rivolgiamo al Sindaco perché renda utilizzabile la piscina Fedi.

“Il 19 settembre una nota del Sindaco dice che è pronto il progetto per il nuovo centro sportivo, impianto coperto per vasca olimpionica più impianto all’aperto, all’Annona. Quindi: la Fedi chiusa, la Raffaello conseguentemente super-affollata e un progetto faraonico tutto da realizzare”.

“Una piscina che è stata chiusa, non verrà riaperta – continua Rossi del M5S –. Ora si sta spacchettando la gestione ma è tardi; quanto al nuovo progetto non c’è nessuna previsione di utilizzo sociale, per esempio per la disabilità, questo nuovo mega complesso non lo prevede, a quanto si può leggere nel comunicato stampa, non c’è traccia di un impiego sociale… Questo è esattamente l’opposto rispetto a quanto votato in commissione”.

consigliere Alessandro Sabella
Il Consigliere Alessandro Sabella

Il consigliere Sabella (Fi), richiama all’ordine il Pd: dopo che è stata chiusa la Fedi, il gestore nella persona del presidente della Virtus Buonconvento, Valeri,  ha detto “ho tirato un sospiro di sollievo perché è da giugno che le condizioni sono precarie”, ma lo doveva dire subito, se c’era la volontà politica sarebbe stata scongiurata la chiusura: Sindaco faccia la richiesta per avere in gestione quell’impianto. Se la Provincia non ha i soldi che si fa? Si chiude tutto? Si chiuderanno le piscine e le scuole se a doversene occupare è l’ente Provincia che non esiste più e nessuno è delegato a sostituirlo? Che i politici del Pd lo dicano a chiare note.

L’assessore Tuci interviene, invero mestamente, cercando di assicurare la disponibilità del Comune a favorire l’uso degli impianti.

Un altro argomento forte, meglio dire fortissimo, è quello della sanità. Il consigliere Lattari comunica all’aula la dolorosa trafila toccata in sorte a una sua paziente afflitta da una grave patologia, che è stata rimpallata tra i vari uffici per avere quanto le è, come minimo, dovuto (se si vuol parlare di sanità pubblica) e Margherita Semplici rincara la dose: la sanità toscana è una tragedia, non è più in grado di fornire le cure e i servizi previsti se non a condizioni inaccettabili e con costi assurdi che ricadono sulla comunità tutta.

Ricordate per caso l’episodio del deambulatore (vedi) che se acquistato su Amazon si può arrivare a spendere 30 euro e tramite l’Asl ci sono costi per qualche centinaio? Anche Annamaria Celesti interviene nello stesso senso dichiarando di sentirsi inadeguata, come medico, in un contesto sociale in cui si rappresentano istituzioni non in grado di svolgere le funzioni per le quali sono state create.

i profughi non lavorano
E il Sindaco Pd parla chiaro

Tra gli ultimi interventi giunge quello della consigliera di maggioranza, Carla Breschi, che cambia registro: esce dalla gestione del quotidiano per fare un omaggio alle donne, quelle che hanno il coraggio delle loro azioni, che si assumono le responsabilità e parlano chiaro.

La Breschi ringrazia pubblicamente Patrizia Calza, la sindaca Pd di Gragnano Trebbiense in provincia di Piacenza, che ha detto che gli stranieri che ospitiamo devono lavorare, se non lavorano sono un brutto esempio per i nostri giovani.

La Sindaco aveva chiesto a un gruppo di pakistani ospitati dal Comune di svolgere alcuni lavori di pubblica utilità: beninteso era previsto un compenso anche se modesto, ma dopo una iniziale adesione i pakistani si sono defilati.

Ci uniamo nel congratularci con la Sindaco di Gragnano, e pensiamo sinceramente che, chi lo dice, lo dice, purché lo dica: molti altri sarebbero tenuti a fare altrettanto a tutela del decoro e per rispetto delle comunità che amministrano. Ma non lo fanno.

[Paola Fortunati]

San[t]ità. Vedi anche: https://www.linealibera.it/renzismo-alla-riscossa-santita-umiliati-i-diritti-dei-lavoratori-e-calpestata-la-democrazia/

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