PISTOIA. Lunedì 19 maggio è stato approvato il bilancio preventivo 2014 del Comune di Pistoia, nonostante il parere contrario del M5S. Le motivazioni che ci hanno indotto a pronunciarci in tal senso sono di carattere tecnico e politico.
Tra queste:
- 1) mancanza di una corretta pianificazione in tema di opere pubbliche. In molti casi, infatti, sono inesistenti le tempistiche di controllo e conclusione lavori;
- 2) realizzazione di progetti non necessari e non urgenti, ma con alta visibilità, a discapito di altri, prioritari ma meno visibili;
- 3) scelte “strategiche” non oculate, ma finalizzate a “far cassa”, che potrebbero aprire la strada a drammatici scenari di dissesti finanziari;
- 4) i Consiglieri comunali hanno scarsa o nessuna conoscenza circa alcuni progetti inseriti nel piano;
- 5) insufficiente ricorso alla partecipazione dei cittadini. La Pubblica amministrazione dovrebbe trarre ispirazione dalle istanze della collettività, della quale è rappresentante, ma ciò sta avvenendo in modo estremamente parziale. Il rischio è quello di trovarsi sempre più spesso nella situazione di dover ascoltare agguerriti cittadini costituiti in comitati. Lamentiamo la sordità della maggioranza alle proposte da noi presentate: una trentina – tra emendamenti, subemendamenti e raccomandazioni al documento unico di programmazione (Dup) ed al piano triennale delle opere pubbliche – , volte a rafforzare la partecipazione dei cittadini, a porre momenti di monitoraggio circa le attività intraprese, ad evitare spese per opere non necessarie e consumo di territorio. Tranne un paio di emendamenti, il resto è stato lettera morta. Questa maggioranza è stata votata da circa 1/3 degli aventi diritto, mentre la restante parte ha votato per le minoranze o non ha espresso alcun voto. L’amministrazione di una città deve rappresentare tutti, quindi le proposte delle minoranze avrebbero diritto a maggior considerazione. Tra gli emendamenti non accolti ricordiamo:
a) sul progetto di censimento delle aree a verde, produrre relazioni in itinere e costituire l’archivio entro data certa (fine 2015);
b) sul piano di recupero delle mura urbane, presentare relazioni e attivare percorsi partecipativi;
c) circa lo studio per la pista ciclabile Bonelle/centro, approntare un percorso partecipativo entro il 2014;
d) eliminare la previsione del prolungamento di via Salvo D’Acquisto o, in subordine, approntare un percorso partecipativo entro il 2014;
e) completare immediatamente e rendere fruibile la pista ciclabile di accesso al nuovo Presidio Ospedaliero;
- 6) rimandare di un paio d’anni l’intervento previsto per l’anno in corso di riqualificazione e pedonalizzazione di Piazza dello Spirito Santo;
- 7) rinviare a tempi migliori il rifacimento della pavimentazione in lastricato in via S. Pietro, via Palestro e via Vannucci; 8) rinviare la demolizione della litografia;
- 9) rinviare di almeno un anno la realizzazione dei parcheggi scambiatori a sud della stazione, prevista per il 2014; 10) anticipare dal 2015 al 2014 gli interventi di bonifica da amianto al tetto della tribuna principale dello Stadio Marcello Melani;
- 11) anticipare dal 2015 al 2014 la costruzione del sottopasso ciclo-pedonale in via Ciliegiole;
- 12) anticipare dal 2016 al 2014 gli interventi di bonifica area Campo Nomadi.
Esprimiamo forti dubbi circa il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che prevede la vendita di importanti cespiti, quali: le Leopoldine, Villa Benti, l’ex sede circoscrizionale di via Desideri, i Villini Desii. In linea generale, siamo contrari alle alienazioni del patrimonio e questo piano incide pesantemente sul patrimonio dell’Ente e della collettività, presentandosi inoltre incerto circa entità, modi e tempi di realizzo: alcuni beni sono stati addirittura inseriti nel prospetto senza alcuna stima.
Perplessità sul progetto di un nuovo punto vendita Esselunga previsto nei pressi di via Ciliegiole. Si spera che sarà approntato un percorso di partecipazione e che il progetto non approdi in consiglio comunale solo per l’approvazione finale.
In tema di interventi sulla sicurezza idrogeologica – cassa di espansione dei laghi Primavera, ristrutturazione del bacino di Gello, risagomatura e pulizia del fosso Brusigliano, cassa d’espansione Bosco in città, cassa di laminazione del torrente Bure – siamo dubbiosi circa l’utilità di queste opere, molto onerose, non condivise adeguatamente con la cittadinanza e delle quali non sono state fornite informazioni sufficienti neppure ai Consiglieri comunali.
Ancora eccessivo il ricorso ad incarichi esterni. In particolare, si spendono 40.000 Euro per supporto tecnico per gara Rete Gas Atem.
Iniqua la Tasi. Ingiustificata l’esclusione delle abitazioni catastalmente classificate A4 ed A5: il catasto non è aggiornato e la classificazione non rispecchia l’effettivo valore del bene da tassare.
Due parole sugli Orti urbani: dopo anni di lavoro sul regolamento e dopo la previsione di ettari di terreno sparsi in tutto il Comune, la collettività si dovrà accontentare di 33 piccoli orti a Montesecco (più 2 con caratteristiche di accessibilità ai disabili), presumibilmente fruibili solo a partire da ottobre.
Infine, un’ultima informazione: siamo usciti dall’aula al momento della discussione su un debito fuori bilancio inerente lavori di allargamento di curve in via Nuova di Baggio. A seguito di errori progettuali, infatti, è stata necessaria una variante al progetto originario che, insieme alle spese per un decreto ingiuntivo di pagamento ed agli interessi, ha comportato un aggravio di oltre 8.500 Euro per le casse comunali. Critichiamo la scelta di discutere ed approvare il debito al termine di una giornata di consiglio, in orario notturno, quando la lucidità e i tempi per analizzare fatti e responsabilità sono ormai limitati.
[*] – M5S, ospite
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