PISTOIA. Sul concorso per l’assunzione del Dirigente del Personale “Pistoia Domani” scrive:
Non possiamo esimerci dall’intervenire sullo spiacevolissimo caso del concorso per l’assunzione del nuovo Dirigente del Personale, bandito alla fine di agosto dal Comune di Pistoia, portato alla ribalta dalla Cgil (… e se i compagni della Cgil attaccano il Sindaco e la Giunta con tanta veemenza, gli aspetti critici della vicenda devono essere proprio macroscopici): già dai primi di settembre siamo stati recettori di grandi malumori all’interno della struttura comunale, che ci hanno indotto a predisporre un’interpellanza che, in tempi brevissimi, presenteremo al Sindaco e alla Giunta per chiarire gli aspetti controversi della procedura e per conoscere le ragioni di una scelta così restrittiva nella definizione dei requisiti d’accesso a quel concorso da favorire sospetti di parzialità e di scarsa trasparenza.
Per quale motivo, ad esempio, non è stata attivata una procedura di mobilità di personale tra Enti, prima di procedere al bando per l’assunzione? E perché si richiede ai candidati che abbiano svolto per cinque anni ruoli direttivi nel settore?
In effetti, mal si spiega come un Sindaco che ha fatto della “rotazione” dei Dirigenti il cardine della propria politica sull’organizzazione del Personale, sbandierando, more solito, ai quattro venti che tutti i Dirigenti debbono saper fare tutto, ritenga, invece, ora indispensabile una pregressa esperienza quinquennale.
Ancora una volta, Bertinelli conferma la distanza siderale tra le parole e i fatti del suo mandato amministrativo.
Più volte negli anni e nei mesi scorsi abbiamo puntato l’attenzione sulle procedure di selezione bandite dal Comune di Pistoia o sotto la sua supervisione: il concorso di idee per la riqualificazione di Piazza dello Spirito Santo, il concorso per l’assunzione di un dipendente agli Istituti Raggruppati (poi annullato su nostra sollecitazione), il concorso per la nomina di un consulente per il percorso partecipativo della Casa della Città, per citarne alcune.
Tutte procedure che presentavano aspetti dubbi nei requisiti richiesti, nei criteri di valutazione, nei tempi e nelle modalità di pubblicazione dei bandi.
Errare è umano, si sa, ma perseverare è diabolico, e anche particolarmente sospetto, aggiungiamo, allorquando si tratti di un concorso diretto all’assunzione del Dirigente del Personale, un soggetto dal ruolo delicatissimo ed estremamente importante per la tutela dei dipendenti e per la corretta e trasparente organizzazione degli uffici comunali.
Per questo motivo non possiamo che chiedere un pronunciamento del Segretario Generale su questa procedura selettiva e l’annullamento immediato in via di autotutela della procedura di selezione onde evitare che sul futuro Dirigente vi siano ombre e ambiguità che impediscano un lavoro sereno e proficuo all’interno dell’amministrazione comunale.
Margherita Semplici, Alessandro Tomasi
Alessandro Capecchi, Stefano Gallacci
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