PISTOIA DOMANI: «E QUEI 106 AFFIDAMENTI IRREGOLARI PER 1 MILIONE E 208MILA EURO DI LAVORI?»

Palazzo di Giano
Palazzo di Giano

PISTOIA. Mentre Pistoia riceve l’Oscar per la trasparenza del proprio bilancio (vedi), riceviamo e pubblichiamo una segnalazione agghiacciante del gruppo di opposizione “Pistoia Domani”.

Leggete attentamente il contenuto. Lo abbiamo fatto anche noi, ma ci siamo anche chiesti come sia stato possibile che 106 casi di affidamento viziati siano sfuggiti completamente di mano a chi aveva – comunque – il compito e i mezzi di e per vigilare. E lasciatecelo dire: a tutto concedere, sbagliamo se pensiamo a una sostanziale incapacità di controllo e vigilanza da parte di chi di dovere all’interno dell’amministrazione e della direzione politica del Comune?

Ma ecco i testi:

Invio in allegato un’interpellanza del gruppo consiliare Pistoia Domani in merito alle risultanze di un’ispezione interna che si è svolta nei mesi scorsi sul Servizio Verde, Assetto ambientale e Sport, e che ha portato a risultati estremamente allarmanti.
Risulta accertato (e messo nero su bianco in una specifica relazione tecnica) che, in poco più di tre e anni e mezzo (dal gennaio 2010 all’agosto 2013) l’allora Dirigente del Servizio ha affidato gli interventi di propria competenza con procedure irregolari in almeno 106 casi: affidamenti diretti viziati da molteplici irregolarità sotto più profili, per un importo totale di 1.208.348,4 Euro.

Numeri imponenti che ci fanno ipotizzare un danno consistente alle casse comunali: quanto sarebbe stato risparmiato se, invece di affidamenti diretti illegittimi, si fossero scelte procedure ad evidenza pubblica regolari?

Con l’interpellanza depositata intendiamo chiarire urgentemente questi dati e molto altro, in particolare cosa il Sindaco abbia fatto e intenda fare di fronte a rilievi così gravi, di cui sono state già investite peraltro la Procura Regionale della Corte dei Conti e la Procura della Repubblica.

Margherita Semplici, Capogruppo Pistoia Domani

* * *

Al Sindaco
E, p. c., All’Assessore al Verde, Ambiente, Sport
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Segretario Generale

INTERPELLANZA URGENTE

Margherita Semplici
Margherita Semplici

Oggetto: Risultanze dell’ispezione presso il Servizio Verde, Assetto ambientale e Sport relativa al periodo gennaio 2010-agosto 2013.

Premesso che, in data 28 maggio 2014, è stato depositato un rapporto sull’ispezione presso il Servizio Verde, Assetto ambientale e Sport, che è stato immediatamente inviato, a cura del Segretario Generale, alla Procura Regionale della Corte dei Conti Toscana e al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia;

Osservato che l’indagine amministrativa cui si riferisce tale rapporto è riferita agli anni 2010, 2011, 2012 e 2013, solo fino alla fine del mese di agosto, con limiti temporali definiti dalla titolarità della posizione dirigenziale in capo al medesimo soggetto;

Rilevato che nel corso dell’ispezione si è provveduto ad esaminare puntualmente le determinazioni dirigenziali di affidamento di interventi afferenti ai seguenti capitoli di spesa:

  • – Capitolo 54201, impianti sportivi;
  • – Capitolo 71130, manutenzione ordinaria del verde pubblico;
  • – Capitolo 71201, riqualificazione e manutenzione parchi e giardini;
  • – Capitolo 73201, assetto idrogeologico, interventi urgenti, frane, etc. (nota 1)
  • – Capitolo 94132, manutenzione verde pubblico ex Circoscrizioni (nota 2)

Verificato che, nel periodo esaminato, il Dirigente del Servizio ha disposto, per la realizzazione degli interventi di propria competenza, 106 affidamenti diretti, 2 procedure aperte, 21 procedure negoziate con confronto di preventivi (nota 3), facendo ricorso all’affidamento diretto con netta predominanza rispetto alla totalità delle procedure di aggiudicazione operate dal Servizio;

Valutato che, nell’esame delle singole procedure di affidamento relative alle annualità indicate e ai capitoli di spesa citati, sono state riscontrate e segnalate molteplici irregolarità, relative soprattutto alla illegittimità del ricorso alla procedura di affidamento diretto e alle modalità di selezione delle imprese aggiudicatrici, tra cui le seguenti:

  • – carenza di verifiche di economicità e trasparenza nelle modalità di scelta delle imprese aggiudicatrici di appalti con affidamento diretto;
  • – carenza di trasparenza e parità di trattamento nella selezione delle imprese, anche nei casi di ricorso all’elenco ufficiale di imprese predisposto dal Comune;
  • – palese inosservanza del criterio della rotazione tra le imprese aggiudicatrici;
  • – individuazione degli operatori economici caratterizzata da un numero di inviti estremamente ridotto, nonché dal frequente ricorso a insoliti criteri di scelta a discrezione del responsabile unico del procedimento;
  • – inesistenza di elenchi di operatori formalmente predisposti dal Servizio;
  • – presenza di interventi di manutenzione straordinaria, di importo non irrilevante, senza approvazione di un progetto preventivo;
  • – suddivisione in più interventi di progetti unitari di importi prossimi o superiori alla soglia massima prevista per gli affidamenti diretti;
  • – specificamente, nel capitolo 73201 (assetto idrogeologico, interventi urgenti, frane, etc.), presenza di lotti appaltati con affidamento diretto pur appartenendo a progetti generali di importo superiore alla soglia prevista per il ricorso a tale procedura.

Visto che negli affidamenti diretti esaminati si ha quasi esclusivamente assenza di ribassi (solo 14 casi su 106; in questi 14 casi si ha un ribasso con -4.85% e gli altri compresi tra -0,09% e -3.2%), mentre, da quanto si legge nella relazione, nelle altre procedure di affidamento, la verifica degli scarti tra l’offerta vincitrice e le altre offerte valide segnala la rilevanza delle economie di cui è potenzialmente possibile beneficiare al variare degli operatori economici contattati;

Preso atto che, da quanto emerge dalla relazione, esistono dubbi sulla possibilità di attestare la congruità dei prezzi negli affidamenti diretti in assenza di effettivi confronti tra preventivi, dal momento che laddove il confronto con il mercato ha avuto luogo, i prezzi si sono rivelati sempre suscettibili di ribasso, spesso anche di numerosi punti percentuali.

Considerato che l’importo totale delle somme impegnate per gli affidamenti diretti è:

  • – 626.239,13 Euro (39% sul totale degli appalti) nel 2010;
  • – 239.583,22 Euro (29% sul totale degli appalti) nel 2011;
  • – 232.390,83 Euro (90% sul totale degli appalti) nel 2012;
  • – 110.135,22 Euro (34% sul totale degli appalti) nel 2013,

per un totale complessivo di 1.208.348,4 Euro (oltre il 40.5% su un totale di 2.979.501,01 riferito al periodo considerato).

Tutto ciò premesso, si interpella il Sindaco per sapere:

  • 1) per quale motivo e su richiesta di chi si sia dato inizio all’ispezione che ha interessato il Servizio Verde, Assetto ambientale e Sport;
  • 2) se vi siano state segnalazioni da parte di terzi a proposito di taluna delle procedure di cui sopra;
  • 3) come sia possibile che non sia mai stata avvertita, nel corso delle annualità interessate, la presenza di procedure anomale, nonostante la frequenza del ricorso all’affidamento diretto e la rilevanza delle somme impegnate;
  • 4) se non si sia ritenuto necessario e opportuno, alla luce di quanto emerso dall’indagine interna, verificare la regolarità delle procedure di affidamento nell’ambito di tale Servizio anche negli anni precedenti al 2010;
  • 5) se le risultanze dell’indagine amministrativa abbiano determinato una riorganizzazione del Servizio interessato;
  • 6) se le procedure di affidamento successive all’agosto 2013, relative al Servizio, siano attualmente oggetto di forme particolari di controllo;
  • 7) se sia stato stimato, sulla base della pratica corrente in ordine ai ribassi, il danno economico prodotto dalle irregolarità nelle procedure di affidamento del periodo indicato;
  • 8) se non si ritenga che, attraverso tali procedure anomale, sia stato procurato un danno, oltre che economico, anche all’immagine dell’Ente in termini di credibilità nei confronti degli operatori economici e della Città tutta e con quali azioni si intenda procedere a tutela dell’Amministrazione Comunale;
  • 9) se il Dirigente interessato sia ancora in forza presso l’Amministrazione;
  • 10) se l’Amministrazione abbia preso provvedimenti nei confronti del Dirigente responsabile ed, eventualmente, di quali provvedimenti si tratti;
  • 11) se, a fronte dell’inoltro alla Procura Regionale della Corte dei Conti Toscana e al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia, vi siano stati riscontri da parte delle Autorità;
  • 12) se non si ritenga necessario e opportuno, alla luce delle risultanze dell’indagine svolta, imprimere un’accelerazione all’iter di approvazione del Regolamento sui lavori in economia ed inserire in esso limiti particolarmente stringenti per il ricorso alle procedure di affidamento diretto.

Restando in attesa dei dovuti riscontri, porgiamo distinti saluti.

Pistoia, 11 novembre 2014

I Consiglieri Stefano Gallacci, Alessandro Capecchi, Alessandro Tomasi, Margherita Semplici

____________

  • Nota 1 – Solo annualità 2012-2012 perché successivamente il capitolo è passato alla competenza del Servizio Lavori Pubblici.
  • Nota 2 – Limitato all’anno 2013 perché in precedenza tali servizi erano assegnati alle singole Circoscrizioni.
  • Nota 3 – Con elementi di incertezza nel numero complessivo vista la difficoltà di quantificare l’esatto numero di procedure per il capitolo 71130 relativo alla manutenzione ordinaria del verde pubblico

Scarica: Inter. Urg. Indagine Interna Servizio Ambiente

Print Friendly, PDF & Email

2 thoughts on “PISTOIA DOMANI: «E QUEI 106 AFFIDAMENTI IRREGOLARI PER 1 MILIONE E 208MILA EURO DI LAVORI?»

Comments are closed.