pistoia domani. TOMASI BACCHETTA PUBLIACQUA

Alessandro Tomasi
Alessandro Tomasi

PISTOIA. Publiacqua nel rispondere alle mie domande omette qualche risposta. Allora ripetiamo le domande.

A chi aveva diritto alla restituzione, e ha fatto domanda nei tempi previsti, sono stati resi tutti i soldi? A me risulta di no.

Che fine hanno fatto quei milioni di euro indebitamente incassati per un servizio non effettuato, ma che i cittadini non hanno fatto in tempo a richiedere? La legge in merito alla restituzione recita: “In attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 335 del 2008, i gestori del servizio idrico integrato provvedono anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di cinque anni, a decorrere dal 1° ottobre 2009, alla restituzione della quota di tariffa non dovuta riferita”.

Devono rendere. Punto e basta. Poi l’Ait e le nostre aziende si sono inventate che si dava corso alla restituzione solo in caso di richiesta dell’utenza. Perché non avete mandato subito a tutti una lettera? Perchè non li avete messi subito in bolletta? Non avete usato certo lo stesso comportamento rispetto a quando dovete avere.

È vero che la legge recita: “Gli oneri relativi alle attività di progettazione e di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione, nonché quelli relativi ai connessi investimenti, come espressamente individuati e programmati dai piani d’ambito, costituiscono una componente vincolata della tariffa del servizio idrico integrato che concorre alla determinazione del corrispettivo dovuto dall’utente”.

Ma leggiamola tutta e bene: “Detta componente è pertanto dovuta al gestore dall’utenza, nei casi in cui manchino gli impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi, a decorrere dall’avvio delle procedure di affidamento delle prestazioni di progettazione o di completamento delle opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione, purché alle stesse si proceda nel rispetto dei tempi programmati”.

Per l’acqua in Toscana non ci sono garanzie
Per l’acqua in Toscana non ci sono garanzie

Mostrate allora i progetti e quando sono stati fatti! Sono del 2009 e perciò vi sentite in diritto di far compartecipare al pagamento della progettazione gli utenti, tutti, da quella data? Quale è il crono programma? È stato rispettato? Mi sembra anche chiaro che se non vengano realizzati entro il 2021, e la legge dice anche rispettando il cronoprogramma, i soldi devono essere restituiti!

La legge ci dice anche che nell’ambito delle informazioni fornite all’utenza devono rientrare quelle inerenti al consuntivo delle spese già sostenute ed al preventivo delle spese che il gestore deve ancora sostenere nonché i tempi di realizzazione previsti.

Il Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche provvede al controllo e al monitoraggio periodico del corretto adempimento degli obblighi informativi da parte del gestore.

Ogni utente ha il diritto di sapere per cosa paga. Quanto e per quanto dovrà pagare e sopratutto la data in cui l’opera sarà realizzata. Questo tipo di informazione, che è solo di buon senso, è stata fatta agli utenti. Non credo proprio…

La verità è che lavorate in una condizione di monopolio , dove la politica, la cosa pubblica e quella privata si mischiano dando vita ad un servizio sempre peggiore, costoso e lontano dai cittadini.
Ripeto: nel mondo reale questo rapporto azienda-cliente sarebbe novella e si finirebbe davanti a un giudice sapendo di perdere.

[tomasi – gruppo pistoia domani]

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