PISTOIA, DOVE L’IGNORANZA VORREBBE UCCIDERE IL NUOTO

Venturi e Gabbrielleschi
Venturi e Gabbrielleschi

PISTOIA. È lo sport che in questi ultimi anni più ha dato, in termini di vittorie fama e gloria, alla Pistoia sportiva: il nuoto, curato con sapienza dalla Nuotatori Pistoiesi, società leader a livello provinciale che tutto fa con risorse minime.

È senz’ombra di dubbio una delle discipline sportive più formative, se non la più formativa in assoluto, per fisico carattere e personalità. E pure nella nostra città è considerata poco, pochissimo, a giudicare dalle strutture che non sono solo carenti, come per altri sport, ma addirittura inesistenti, dai tributi che riceve, che possono valere anche niente ma fanno sempre piacere, dall’impegno altrui nei suoi confronti.

Ma la Nuotatori Pistoiesi, di patron Giancarlo Lotti e del tandem tecnico Massimiliano Lombardi (coach) – Alice Ieri (assistent coach), mese dopo mese sforna talenti, riuscendo pure nell’impresa di fare di Pistoia una città del nuoto. Che non ha un impianto con misure olimpiche, che in generale ha pochi mezzi, che la costringe ad allenarsi nella “pozzangherina portafortuna (almeno quello)” della piscina Boario, ove i lavori di manutenzione, chissà perché chissà come si protraggono anni.

Niccolò Bonacchi
Niccolò Bonacchi

La Nuotatori, attraverso il lavoro di palestra e piscina, ha portato un atleta quale Niccolò Bonacchi a esprimersi al meglio, a vincere 4 titoli italiani assoluti, roba che a Pistoia non si era mai vista.

Ma non c’è solo Bonacchi, che tra l’altro sabato 16 agosto partirà con la Nazionale azzurra alla volta di Berlino, per disputare i Campionati Europei dal 18 al 24; Giulia Gabbrielleschi è reduce da eccellenti Italiani Giovanili, ove ha conquistato due bronzi nei 400m misti e nei 400m stile libero, Alice Nesti, atleta “in trasferta” (da questa stagione si allena a San Marino), da un argento agli Assoluti, Yari Venturi da prestazioni altisonanti agli Italiani Giovanili e tanto altro ancora.

Si dice: nessuno è profeta in patria. Sarebbe il caso di dire: muoiano l’ignoranza e tutti coloro che la coltivano.

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