PISTOIA E LA III GUERRA D’INDIPENDENZA. 150 ANNI

150-anni-dalla-iii-guerra-dindipendenzaPISTOIA. Venerdì 14 ottobre nella sala delle assemblee della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia in via de’ Rossi, si svolgerà una giornata per la promozione dei valori risorgimentali, a cui parteciperanno molti ospiti dalle 10 alle 17:30. Introduce e coordina Carlo Vivoli, presidente dell’Associazione “Storia e città”.

Ricorre quest’anno il 150° anniversario della guerra che combattuta dall’Italia in alleanza con la Prus­sia contro l’Austria rese possibile l’annessione del Veneto e segnò un tornante decisivo nella storia europea preparando l’unificazione della Germania e fu perciò seguita con attenzione dalla diplomazia e dai politici europei.

Ricordata come “la terza guerra di indipendenza”, fu per lo Stato unitario una prima prova di maturità delle sue strutture, economicamente e politicamente diffcile, militarmente non fortunata, ma anche una controversa verifca della tenuta di quell’alleanza tra monarchia sa­bauda e forze democratiche che aveva impresso il segno al Risorgimento ed era sembrata spezzarsi quattro anni prima sulle montagne dell’Aspromonte.

Fu dunque una guerra “nazionale”, della quale rappresentò quasi una metafora l’episodio della “bandiera ricucita” che vide tra i suoi protagonisti il capitano Mario Scappucci, al quale il comune di Pistoia concesse quale riconoscimento la cittadi­nanza onoraria. Ma, dal lato opposto, la guerra fece anche emergere lacerazioni profonde e durature: tra le forze politiche, come dimostrò il caso del deputato pistoiese Civinini; tra il “paese legale” e il “paese reale”, che della guerra non comprese le ragioni e ad essa rispose con fenomeni di renitenza e di diserzione; tra il neonato Regno d’Italia e la Santa Sede, che dalla sconftta italiana si augurava la restaurazione dell’ordine antico.

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[storia e città]

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