PISTOIA E LA SAGRA DEI CARTELLI STORTI

Piazza è... scesa a valle
Piazza è… scesa a valle

PISTOIA. Ci risiamo. Cambiando frazione del Comune di Pistoia, il problema si ripete. Quello dei cartelli di denominazione delle località storti o spostati per i motivi più vari che possono verificarsi nel corso del tempo nella circolazione stradale ma che così rimangono per un bel po’ di tempo, a volte mesi (oppure anche anni, sperando che non sia per l’eternità?).

A nostro parere un tipo di segnaletica importante per chi arriva da fuori come visitatore quale “biglietto da visita” del luogo ma anche per i cittadini residenti, quale segno della presenza sul territorio di un’Amministrazione locale attenta, a seconda dello stato dei cartelli, che tiene al proprio territorio.

Abbiamo segnalato quindi il cartello di Casamarconi frazione montana al confine con il territorio comunale di Piteglio, abbiamo parlato di quello indicante l’inizio del centro urbano di Pistoia lungo viale Italia, in direzione della frazione di Germinaia.

Il cartello di Ramini
Il cartello di Ramini

Adesso è la volta del cartello di Ramini lungo l’omonima strada che attraversa il paese, storto e non posto all’estremità dei propri pali d’acciaio di sostegno come dovrebbe, ci risulta così da un po’ di tempo.

Non è un bello spettacolo come detto per chi arriva nella frazione né per il cittadino residente che quotidianamente va a gettare i propri rifiuti nel vicino cassonetto dell’immondizia e che paga i propri tributi locali.

La bruttura dello stato del cartello è in parte compensata dal suggestivo paesaggio verde circostante. Altra località, il pese montano di Piazza alle pendici della strada regionale 66, venendo da Pistoia città: qui il cartello attualmente si trova addirittura quasi rasoterra, lungo i pali di sostegno!

L’interrogativo è dunque sempre lo stesso: cosa costerebbe all’amministrazione sistemarli e, se necessario, sostituirli nel corso del tempo? Facendo una panoramica su Pistoia, troviamo tante situazioni in cui basterebbe un po’ d’occhio e qualche piccolo intervento per rendere i cartelli delle frazioni cittadine presentabili. Ai lettori l’invito a segnalarci altre situazioni di questo tipo!

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One thought on “PISTOIA E LA SAGRA DEI CARTELLI STORTI

  1. Buon giorno…quando arrivai qui nel lontano 1992 una parola che m’incuriosì molto e che spesso veniva evocata dai pistoiesi purosangue era CIABATTONE….inizialmente pensavo alle ciabatte, ma poi, iniziando a guardarmi intorno compresi che si riferivano al “male oscuro” che affligge questa bellissima città e provincia: il CIABATTUME appunto. Ciabattume degli amministratori che, però, aimè, trova riscontro e rispondenza in larghi strati della cittadinanza (lo so che ora mi direte:-zitto tu che non sei pistoiese….il problema è che io quaesta città la amo molto più di tanti pistoiesi doc). Qui pare sempre che tutto sia provvisorio, messo lì per un po, in qualche modo, perchè non si sa dove metterlo, e lì resta per anni o per sempre. Il sudico fuori di casa non importa, le strade a buche non importa, i marciapiedi inesistenti non importa, le piste ciclabili punteggiate da alberi nel bel mezzo non importa, il Viale Adua indegna pista per auto, senza uno straccio di marciapiede e parcheggio non importa, S’Agostino nato cresciuto e rimasto alla “come la va la va” non importa, i parchi pubblici, distrutti più dall’uomo che dal vento non importa…ma c’è qualcosa che importa in questa città? Sveglia bimbi che a mettere la testa sotto la sabbia non è che le cose migliorino da se! O vogliamo che il CIABATTUME continui ad essere l’amalgama di questa città?
    Massimo Scalas
    PS. continuo a dire e ripeto: cittadini, fatevi carico delle vostre magagne…c’è un cartello messo male, pericolante, pericoloso? Fate un esposto ai vigili del fuoco. Fate nient’altro che il vostro dovere e i vostri interessi, visto che pagate fior di tasse per sto schifo.

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