pistoia. È NATO IL GRUPPO “SINISTRA PER RENZI”

PISTOIA. Si è costituito il gruppo “Sinistra per Renzi” della Provincia di Pistoia.

Il coordinatore provinciale è Marco Biagini di Ponte Buggianese.

Questo il Documento Sinistra per Renzi con i firmatari locali

Per ulteriori informazione e/o adesioni inviare un mail a sinistraperrenzi@gmail.com o contattare Marco Biagini (3391845272) oppure Tommaso Scarnato (3205760477).

IL TESTO

Il congresso del nostro Partito Democratico si avvicina e il nostro obiettivo in queste settimane sarà quello di alimentare il dibattito e il confronto interno al partito per riuscire a parlare di temi piuttosto che di nomi.Indipendentemente dalla storia personale di ognuno di noi, quello che ci accomuna è lo spirito propositivo con cui vogliamo affrontare questo congresso e riteniamo che la pluralità di posizioni all’interno del nostro partito non sia un freno, bensì una ricchezza da preservare e che non è possibile ritrovare negli altri partiti-azienda.

La sinistra non è conservazione ma progresso, e come Partito Democratico dobbiamo farci carico della volontà generale di cambiamento, questo sarà possibile solo se sapremo ascoltare e forniremo spazi di confronto e partecipazione a chi voglia intraprendere questa sfida.Tanto è stato fatto in questi anni di governo, ma molte questioni sono rimaste irrisolte e su alcuni temi ci auguriamo che presto vengano fatte delle correzioni.

Riteniamo che il Partito Democratico possa e debba essere unaforza riformista che non abbandoni la vocazione maggioritaria, una forza che si faccia portavoce delle istanze di tutti nell’obiettivodi proseguire e migliorare il lavoro svoltonegli ultimi anni. Noi siamo convinti che tale vocazione maggioritaria possa e debba conciliarsi con una forte connotazione di centrosinistra, nell’ambito di quel solco riformista oggi rappresentato da Matteo Renzi. In questa ottica, abbiamo molto apprezzato il lavoro di Maurizio Martina e crediamo che il confronto debba essere svolto intorno ai temi prioritari che la sua figura ha individuato. 

Noi dobbiamo far sì che il nostro partito diventi un luogo stabile e accogliente in cui prevalga la discussione sui temi, la meritocrazia nella selezione delle classi dirigenti e la partecipazione costante.

Ciò sarà possibile solo se verrà rafforzata la forza dei circoli territoriali come primi avamposti di confronto e scambio di opinioni. Siamo convinti che dobbiamo guardare alla società di oggi come una comunitàaperta, perché solo così potremo migliorare il rapporto tra cittadini e istituzioni, con particolare attenzione ai soggetti e corpi intermedi, in un’ottica di dialogo e condivisione delle scelte.

Dobbiamo ripensare un nuovo equilibrio tra centro e periferia che contribuisca a realizzare, da una parte, uno Stato centrale più efficiente, e dall’altra un sistema di autonomie territoriali che permettanoe favoriscano forme di sviluppo locale, anche in base al principio della sussidiarietà. Uno sviluppo che non deve però prescindere dall’attenzione all’ambiente, ma che deve ispirarsi ai principi della green economy.

Soprattutto noi crediamo fortemente che il faro del nostro agire debba essere la lotta alla riduzione delle diseguaglianze e l’aumento delle opportunità: che sinistra è se non lotta per l’equità sociale? Per far questo è prioritaria una riforma del lavoro che fornisca più diritti e tutele in entrata e in uscita.

A questo si collega il tema delle nuove generazioni: dobbiamo fornire loro gli strumenti necessari per poter accrescere il proprio capitale umano e allo stesso tempo rendere più semplice e fondato sulla meritocrazial’accesso al mondo del lavoro, così che i giovani possano ottenere autonomia dalle proprie famiglie. Infine, riteniamo che la nostra sfida come riformistisi svolga a livello europeo.

Dobbiamo fortemente ripensare il modello europeo sotto molteplici aspetti, a cominciare dalle politiche di austerità e in materia di immigrazione: l’Europa deve essere unita dal punto di vista culturale e delle istituzioni comunitarie, così da muoversi all’unisono per poter affrontare le sfide della globalizzazione.

Siamo convinti che Matteo Renzi e Maurizio Martina siano le persone giusteper farsi carico di queste grandi questioni,in modo da ridare speranza al nostro Paese e affrontare con coraggio le sfide di cambiamento che, tutti assieme, dovremo superare.

Per questi motivi, per la credibilità che abbiamo acquisito in Europa, per la capacità di leadership e la spinta riformatrice che hanno contraddistinto il periodo in cui è stato premier, al congresso sosterremocon convinzione la candidatura di Matteo Renzi.

Lo faremo attraverso una battaglia all’interno del partito,con l’intento di spostare maggiormente a sinistra la “barra” dell’azione riformista, nel senso della proposta politica di Maurizio Martina. Una proposta che noi auspichiamo possa trovare una idonea strutturazione, anche a livello locale, e una diffusa condivisione all’interno di quel meraviglioso patrimonio fatto di idee e di persone che è oggi il Partito Democratico.