PISTOIA. Sta girando sui social una probabile “bufala”, ovvero che a sostegno di uno dei vari candidati cattocomunisti uscirà una lista composta da intellettuali.
Proviamo a immaginare che la notizia sia vera.
La curiosità di conoscere i nomi degli “intellettuali” è grande, perché non sapevamo che nella democratica Pistoia, dove tutti sono uguali e alcuni meno, ci fosse pure una enclave di teste di c…o ( = teste di cuoio), che borghesemente e liberamente si associano fra loro, con il marchio della superiorità intellettuale, ma non intellettiva, per sostenere l’insostenibile, cioè il Bertinelli o i suoi cespugli.
Probabilmente trattasi dell’intellettuale organico di gramsciana memoria, cioè di colui o coloro che “per la loro preparazione culturale, per ingegno, ecc., rappresentano la mente direttiva e organizzatrice…” (dal Vocabolario Treccani).
Quindi una falange di intelligenti al servizio della politica pistoiese di livello piccolo borghese o una centuria di amanti degli asini che volano? O più semplicemente una “congrega” di “utili idioti” alla ricerca di una visibilità da “spendere dopo”?
Vorrei modestissimamente ricordare ai giovani che non lo sanno e ai più “datati” che questo trucchetto fu usato anche in Pistoia quando il defunto Partito Repubblicano Italiano “inventò” il principio che chi votava Pri rappresentava l’intellighenzia , la capacità e la professionalità.
In quelle elezioni il Pri prese molti più voti del previsto, salvo poi fare la fine dovuta. In quel tempo e in quel momento politico una valanga di cretini e di semi deficienti, autonominatisi “intelligenti”, pensò, mettendo una croce su un simbolo, di affrancarsi dallo status di “memente”. Sic transit gloria mundi!
Adesso il gioco si ripete?
Siamo in trepida attesa di conoscere i nomi di cotanto e ragguardevole coagulo di ingegno da prestare con impegno “a rendere” per le migliori e più produttive sorti del territorio pistoiese.
Se la notizia dovesse rivelarsi vera, adelante, compañeros!
[Felice De Matteis]
