PISTOIA. Una provincia (292 mila abitanti circa) sempre più vecchia: per ogni 100 giovani con meno di 15 anni ci sono ben 192 persone over 65 che salgono addirittura a 220 considerando la popolazione formata soltanto da cittadini italiani.
È uno dei tanti dati, sulla provincia di Pistoia, contenuti in un volume (Giovani e fare famiglia. Un’indagine sulla realtà pistoiese di oggi) che viene presentato oggi venerdì 2 dicembre 2016 (inizio ore 15:30) nell’Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia su iniziativa del Centro Famiglia Sant’Anna. Curato dal prof. Marco Breschi, ordinario di Demografia all’Università di Sassari, il volume si articola in sette capitoli e una densa appendice con tabelle e numeri.
Dopo il saluto introduttivo di Vania Pratesi, presidente del Centro che da quasi 20 anni, a Pistoia, analizza le questioni della famiglia, interverranno il sindaco Samuele Bertinelli e il vescovo Fausto Tardelli. Il volume sarà illustrato da Marco Breschi con il ricercatore Gabriele Ruiu. Interverrà anche don Fausto Corsi, rettore del Seminario di Pistoia, che firma la prefazione.
Viene analizzata, con dati sia nazionali che pistoiesi, la situazione su matrimoni, convivenze, messa al mondo di figli: sposarsi nel nuovo millennio, fare figli sempre più tardi, rapporti fra crisi economica, stili di vita e scelte matrimoniali.
Basata su interviste a giovani pistoiesi fra i 30 e i 34 anni, la ricerca non manca di tentativi interpretativi e anche di qualche curiosità (compresa una analisi, ripartita anche su basi provinciali, sui periodi dell’anno in cui, per antiche tradizioni, ci si sposa di meno. Esempio: i giorni di Quaresima, il 17 del mese, il martedì o il venerdì).
Sul territorio pistoiese lo studio circa la realtà giovanile si sofferma su capoluogo, pianura e montagna: con gli attuali bassi livelli di natalità, a metà di questo secolo il numero dei 30-34enni in questa area pistoiese sarà più che dimezzato rispetto all’inizio del secolo.
“In assenza di flussi migratori e salvo robusti, quanto al momento attuale inattesi, recuperi della fecondità”, in questa parte di provincia pistoiese vivranno meno di 6 mila trentenni rispetto ai più di 12 mila attorno al 2005 (oggi si è già scesi sotto la soglia dei 10 mila).
In questo scenario un capitolo della ricerca si sofferma sul rapporto fra giovani pistoiesi e fare famiglia: convivenze e matrimoni, incertezza economica e mettere al mondo figli. La famiglia resta un valore, un punto di riferimento dal grande significato ma si conferma anche che non esiste più un unico modello famigliare così come si confermano fragilità e difficoltà.
Fra il 2005 e il 2014 i matrimoni, in provincia di Pistoia, sono calati di circa un terzo (da 1.102 a 715). Interessante – anche vista la natura ecclesiale del Centro Famiglia Sant’Anna: da non dimenticare che Anna, per i credenti, è … la “nonna” di Gesù – sono i dati sulle nozze con rito civile: erano 21 su un totale di 1.543 nel lontano 1951 e sono state 395 su un totale di 715 nel 2014.
In percentuale si è saliti da un insignificante 1,4% al 55% odierno. Ed è anche su questo, con una analisi molto sincera e con l’esperienza dei corsi prematrimoniali per chi chiede di sposarsi in chiesa, che interviene, in prefazione, don Fausto Corsi (“Come Chiesa dovremmo domandarci se le attuali categorie morali sono effettivamente capaci di comprendere tutta la complessità del mondo che stiamo abitando”).
[mauro banchini]