Nel cast, che unisce diverse generazioni di attori, Gianfelice Imparato, nel ruolo di Pasquale Lojacono, affiancato da Carolina Rosi (Maria, la moglie) e da Nicola Di Pinto, Massimo Di Matteo, Giovanni Allocca, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, fino ai giovanissimi Carmen Annibale, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Viola Forestiero. La scenografia e le luci sono di Gianni Carluccio, i costumi di Francesca Livia Sartori, le musiche di Andrea Farri.
Questi fantasmi! è una commedia in tre atti, scritta nel 1945 ed è la seconda, dopo Napoli Milionaria, a far parte della raccolta Cantata dei giorni dispari. Eduardo si ispirò probabilmente per la sua realizzazione a un episodio di cui fu protagonista suo padre, Eduardo Scarpetta. Racconta infatti quest’ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all’altro. Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, all’apparenza eccezionale, in rapporto all’affitto ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un’impertinente “monaciello”…
Questi fantasmi!, una delle prime commedie di Eduardo ad essere rappresentata all’estero, ha raccolto unanimi consensi in tutte le sue diverse edizioni: un successo assoluto ascrivibile allo straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comico e tragico, propone uno dei temi centrali della drammaturgia eduardiana: quello della vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze.
Emerge dal testo non solo la Napoli grandiosa e miserabile del dopoguerra, la vita grama, la presenza liberatrice/dominatrice degli Alleati, ma anche un sentimento che ritrovo intatto in questo tempo, un dolore che non ha mai abbandonato la città e insieme il suo controcanto gioioso, quello che Ungaretti chiamerebbe l’allegria del naufragio.
Il tipo incarnato da Pasquale Lojacono – replicato nelle figure di Alfredo, di Gastone, del portiere Raffaele – con la sua inconcludenza, l’arte di arrangiarsi, la disinvoltura morale, l’opportunismo, i sogni ingenui e le meschinità, non è molto diverso dai connazionali d’oggi. La grandezza di Eduardo sta nel non ergersi a giudice, nel non sentirsi migliore di lui, di loro. Non condanna né assolve, semplicemente rappresenta quel mondo senza sconti e senza stizza. Il suo sguardo non teme la compassione, rifiuta la rigidità del moralista”.
Prevendita 0573 991609 – 27112.
Scarica: 4-6-nov. Pistoia-Questi-fantasmi-regia-Marco-Tullio Giordana
[marchiani – atp]