PISTOIA. Ieri sera (30 aprile) navigando sul web, alla ricerca di approfondimenti riguardanti la comunicazione di Alessandro Capecchi apparsa sulla vostra testata, mi sono imbattuto nell’articolo del quotidiano Il Tirreno dal titolo: “Il Comune di Pistoia: per la Prefettura palazzi pubblici in permuta” (vedi).
In particolare, “… Il Comune di Pistoia sembra interessato ad acquisire, anche temporaneamente, l’edificio della attuale Prefettura in piazza del Duomo. Un immobile valutato 7 milioni di euro e di proprietà dell’Inarcassa, l’istituto di previdenza e assistenza di ingegneri e architetti liberi professionisti, che dal 7 dicembre resterà vuoto…
L’interesse del Comune per un edificio di 3.350 metri quadri la cui destinazione prevedibile è quella di una struttura di accoglienza (albergo o residence o simili) di alto livello, è una novità, emersa mercoledì 27 nel corso del dibattito organizzato dall’Associazione Palomar sul futuro dell’ex ospedale del Ceppo”.
In sostanza l’intento sarebbe quello di cedere alcuni beni del Comune, acquisire l’edificio per poi cederlo ad un operatore specializzato che possa realizzarvi la struttura ricettiva per l’accoglienza turistica.
Ricapitolando
Da una parte, il Comune di Pistoia, un ente dedicato agli interessi della popolazione locale, la cui attività dovrebbe essere regolamentata dal D.L. 95/2012 che all’art. 19 comma 1, fra le funzioni che deve svolgere, elenca l’organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale… di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; la progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini… l’edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; polizia municipale e polizia amministrativa locale; tenuta dei registri di stato civile e di popolazione…
Dall’altra, non l’Inarcassa ma Fabrica Immobiliare (come correttamente riportato in un precedente articolo), una delle principali Società di Gestione del Risparmio (Sgr) in Italia, nata nel 2005, la cui “mission” è la gestione di 14 fondi immobiliari, fra cui il Fondo Inarcassa Re, dedicato a Inarcassa, nel cui patrimonio immobiliare compare appunto l’edificio in questione.
Da una parte il Comune di Pistoia che, come riportato nella comunicazione di Alessandro Capecchi, sulla base di quanto accaduto in Consiglio Comunale nella settimana passata, grazie ad un emendamento al Piano delle Alienazioni presentato dal consigliere di opposizione Alessandro Sabella, ha visto passare il valore di vendita degli Ex Macelli, dal 2004 sede di alcuni uffici comunali, dai 3,3 milioni di euro proposti dagli uffici del comune, a 5,9 milioni di euro.
Dall’altra, Fabrica Immobiliare, che investe in 15 regioni italiane, da Nord a Sud con 1.350 mln € di uffici a reddito, 350 mln € di investimenti in centri di ricerca ed università, 300 mln € di immobili commerciali a reddito, che sul proprio sito ufficiale si definisce “… player distintivo in Italia nel real estate asset management, secondo scelte di investimento guidate dall’analisi del mercato, implementate e monitorate con processi rigorosi, trasparenti ed allineati alla migliore pratica internazionale”.
Due domande
La prima: a chi fareste gestire le trattative riguardanti l’edificio sede oggi della Prefettura che lo stesso sindaco cataloga come “complessa operazione immobiliare”?
Ma soprattutto la seconda: Perché?
E qui, come non citare nuovamente il profeta Quelo (Corrado Guzzanti) che concludeva così i suoi monologhi: “Ti chiedi… come mai?… Dov’è la risposta? La risposta non la devi cercare fuori, la risposta è dentro di te… E però è sbagliata!”.
Luigi Borrello
Buona sera Luigi…il suo intervento è uno spasso…in Italia chi amministra continua a fare altri lavori ma non il suo, che sarebbe quello di creare le giuste condizioni affinchè l’impresa privata prosperi e produca lavoro e ricchezza indotta. Ora poi con Renzi e l0’allegra brigata fiorentina stiamo tornando a passi da gigante allo stato imprenditore chepartorì la madre e il padre di tutti gli sperperi: cassa del mezzogiorno e Iri. Ci sarà da divertirsi…e da tenersi i soldi sotto il materasso….
Massimo Scalas