PISTOIA. Domani venerdì 20 gennaio, dalle 19, al Funaro di Pistoia, in programma “Leggiamo poi si vedrà”, che è questa volta dedicato a “Fahrenheit 451”.
Sabato 21 gennaio, una delle più rappresentative compagnie italiane di teatro ragazzi, il Teatro del Piccione, presenta “A pancia in su”, adatto alle famiglie e ai bimbi dai cinque anni in su.
Domani venerdì 20 gennaio, dalle 19, al Funaro di Pistoia, in programma “Leggiamo poi si vedrà”, che questa volta è dedicato a Fahrenheit 451.
Come ormai noto, il format si compone di una lettura di un’opera significativa e popolare (o al contrario significativa ma non adeguatamente diffusa), a cui segue la proiezione della sua trasposizione cinematografica o di un film che, in qualche modo, ha un legame col testo presentato.
Ecco il programma di questo appuntamento: dalle 19 l’aperitivo, realizzato in collaborazione con Slow Food, alle 20 letture “Fahrenheit 451”, di Ray Bradbury e alle 20:30 la proiezione del film omonimo del 1966, con la regia di Francois Truffaut. Anche un titolo che racconta di un mondo in cui possedere i libri è un reato è un ottimo spunto per far appassionare il pubblico a letteratura e cinema. Ingresso alla serata € 12.
Sabato 21 gennaio, alle 17, una delle più rappresentative compagnie italiane di teatro ragazzi, il Teatro del Piccione, presenta “A pancia in su”. Drammaturgia di Simona Gambaro, regia di Simona Gambaro e Francesca Traverso, con Paolo Piano e Simona Gambaro, le scene di Simona Panella e Davide Zanoletti, i costumi di Francesca Traverso e e le luci di Simona Panella “A pancia in su” vede in scena un fratello e una sorella che danno forma, con parole e corpi in movimento, al loro modo creativo e immaginifico di vivere il quotidiano.
Svelano paure, bisogni e desideri che appartengono non solo ai bambini, ma alla parte più profonda di tutti noi. Un conoscere che passa per l’emozione, per l’ascolto dei sensi e del cuore, dell’affettività come fondamento della crescita e della vita tutta. Lo spettacolo è frutto di una ricerca drammaturgica che indaga un linguaggio teatrale immediato ma non banalizzante, di contatto diretto con l’ascolto emozionale del bambino.
A tradurlo in scena un uso particolare del gesto e creazioni scenografiche e costumistiche che danno materia organica al mondo fantastico, oniriche e suggestive nella loro semplicità. “(…) Io quando ero piccola avevo tutti i pensieri nella pancia: erano dei pesci che nuotavano e mi facevano il solletico e a volte mi facevano anche arrabbiare, allora io saltavo forte e ai pesci gli veniva il mal di testa (…)” È ascoltando i pensieri della pancia che è nato questo spettacolo: quelli più liberi, come pesci che nuotano e si rincorrono, da un pensiero a un altro pensiero a un altro ancora.
Tante piccole storie che raccontano il sogno attraverso la verità delle sue emozioni: storie di nere paure, di sottili vergogne, di domande curiose, di silenzi, di risate, di giochi, di vita vissuta e immaginata attraverso lo sguardo di un bambino. Così succede di mettersi “a pancia in su” e iniziare a volare, e volando seguire il filo invisibile dell’immaginazione, senza sapere dove potrà arrivare, senza nemmeno chiedersi dove ci saprà portare.
Il Teatro del Piccione è stato riconosciuto dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, indicato come una delle compagnie più rappresentative dell’intero panorama nazionale.
È ospitato infatti, nelle più significative rassegne di tutta Italia, è presente sul circuito estero di Francia e Svizzera ed ha ricevuto numero premi da importanti festival internazionali tra cui Avignon Off (Francia), Premio FIT (Svizzera), Festival nazional e Segnali (Pavia), Festival Re-generation TNG (Francia), 21° Festival International Jeune Public Momix (Francia), menzione della critica al Festival Internazionale Il gioco del teatro (Torino), menzione speciale al Festival Ibero-americano di Mar del Plata (Argentina), Festival Europeo Panopticum (Germania). Ingresso € 8 – ridotto tesserati € 6.
[funaro centro culturale]