pistoia. IL PRECARIATO VA CANCELLATO, NON INCENTIVATO

L’incontro a Palazzo di Giano

PISTOIA. “Ieri sera il sindaco Tomasi ha ricevuto una rappresentanza dei maestri che, per effetto dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato in materia, rischiano di essere esclusi per sempre dalle graduatorie ad esaurimento — quindi dalla possibilità del ruolo — e perfino di perdere il posto se entrati in ruolo con riserva negli ultimi anni.

Si tratta di circa 40 mila insegnanti di scuola materna e primaria, di cui circa 130 presenti solo nella nostra provincia. Dopo anni e anni di precariato, con cui essi hanno contribuito a reggere il sistema scuola, invece di veder riconosciuto da parte dello Stato il loro impegno, paradossalmente saranno relegati per sempre alle graduatorie d’istituto, che vengono utilizzate esclusivamente per le supplenze annuali e temporanee.

Il sindaco ha espresso loro solidarietà e sostegno, affermando che serve la certezza del diritto e la tutela dei diritti, soprattutto di quelli di chi lavora.

Come gruppo consiliare siamo pienamente convinti che la politica, esercitando il suo ruolo, avrebbe dovuto intervenire prima della sentenza definitiva per ottenere la stabilizzazione di questi lavoratori, considerato inoltre che negli ultimi anni altre cinque sentenze sempre del Consiglio di Stato avevano inserito i diplomati nelle GaE.

Il precariato va cancellato, non incentivato.

La riforma della scuola dei governi Renzi e Gentiloni, però, che si era prefissata come priorità la sistemazione dei supplenti, in realtà li ha moltiplicati, rendendoli per di più vergognosamente precari a vita.

È questa la Buona Scuola tanto pubblicizzata e decantata dal Pd? A chi e a che cosa ha giovato?”

Elena Bardelli, consigliere comunale Fdi Pistoia

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