PISTOIA. La lagnanza è generale e reiterata. I consiglieri comunali si lamentano di non avere strumenti sufficienti, di non ricevere i documenti in tempi utili, di non essere coinvolti nelle scelte e, anche quando sono coinvolti, non possono esprimere a pieno il mandato perché è mancato l’approfondimento, la possibilità di rielaborare personalmente i dati e i fatti…
In apertura come sempre, le comunicazioni. Il consigliere Sabella chiede che ritorni il mercatino del blues o comunque che si definisca come sostituirlo.
Il consigliere Tomasi dichiara di aver dato per scontato che sarebbe uscito un bando per il mercatino, dato che nello scorso mandato si era discusso molto in commissione, su controllo e qualità: perché non si è scelto di fare un bando? Che senso ha agire in questo modo, mettere tutto in mano alle associazioni di categoria? Termina auspicando che non si produca solo una brutta copia del consueto mercato bisettimanale.
Interviene il Sindaco: «Per evitare equivoci, devo dire che non abbiamo fatto nessun errore. Del resto — dice — l’ultima edizione del blues ha avuto 50mila spettatori paganti ed è stato tutto incentrato sulla musica. L’attività degli operatori dell’ingegno (mercatino tradizionale del blues) non deve essere l’asse portante.
«Saranno centrali invece gli eventi musicali: in piazza, al chiuso dei teatri, il dj set etc. Basta avere occhi del resto per vedere che i mercatini artigianali sono in via di essere superati dappertutto a vantaggio di chi fa ogni giorno quel lavoro per mantenere la famiglia. Non torneremo ai santi vecchi».
La consigliera Pd Mazzanti auspica l’incremento del pronto soccorso pediatrico e Maurizio Giorgi, intervenendo sulla comunicazione della Mazzanti, fa notare che ben venga il pronto soccorso pediatrico “ma nei giorni scorsi è nato un bambino sulla Ss 66…”, il territorio della montagna sembra non contare niente (vedi).
Il Sindaco richiama il consigliere Sabella e il gruppo di Pistoia Domani minaccia di abbandonare l’aula. Il clima si era scaldato un po’ su qualche scatto di nervi tra sindaco e oppositori, complici sicuramente il caldo e il rumore che sale dalla piazza dove si stanno allestendo le navi spaziali del blues, un rito che molti, ma non tutti, accolgono con favore…
Ecco che Maurizio Giorgi dei 5 Stelle comunica all’aula di avere ricevuto segnalazioni e di aver constatato anche personalmente che “un gruppo di magrebini bivacca quotidianamente in Piazza della Resistenza, con i borsoni per la vendita ambulante. Non vorrei che la tolleranza scadesse in qualcosa di più spiacevole. Ci sono famiglie, bambini che frequentano la piazza, e sono state trovate siringhe e sporcizia oltre a una rete da letto a fungere da stendino per i panni…”.
Giorgi fa presente al Sindaco che la situazione sta peggiorando, che “ci sono rotoli di carta igienica srotolati davanti all’Irish Pub. Non capisco se il comune è al corrente, anche di quanto accade durante a notte. Situazione simile a quella denunciata giorni fa, per piazza Oplà”.
Mentre il consigliere Massimiliano Sforzi interviene per censurare l’uso del termine magrebino utilizzato da Giorgi nel suo intervento, ci raggiunge la notizia che dalla Questura sono partite le volanti per lo sgombero della piazza: siamo accorsi anche noi per verificare e in effetti, nelle vie intorno c’erano alcuni ragazzi di colore che consultavano i loro cellulari, ma nel parco della Fortezza, niente. Passava un’auto dei Carabinieri ma nemmeno l’ombra di disordine, magrebini o meno. Solo un caldo pomeriggio pistoiese.
La discussione è andata avanti richiamando altre situazioni, quelle almeno momentaneamente risolte, tipo Piazza Oplà e altre, che invece aspettano una definizione come il sottopasso che va dal Fagiolo-Via Erbosa che, a detta di Del Bino, versa in condizioni pietose.
Interviene poi il consigliere Pd Baldi che si commuove e s’interrompe per l’emozione di comunicare all’assemblea che la “fabbrica” ha vinto una grande commessa, la più grossa delle ferrovie italiane, orgoglio perché si fanno treni per i lavoratori e non per i ricchi… 4,5 miliardi di euro circa, due e mezzo alla Hitachi, saranno sei sette anni di lavoro, il treno si chiamerà Caravaggio, il primo treno dovrà essere realizzato in 34 mesi a partire da ieri.
Da più parti si uniscono le voci di apprezzamento per l’evento felice non solo per l’Hitachi ed i suoi lavoratori ma per tutto l’indotto e l’intera città. Giorgi (M5S) annuncia tuttavia che del decreto attuativo annunciato con tanta enfasi dall’Onorevole Bini e Fanucci e dal consigliere Baldi, a favore dei lavoratori esposti all’amianto, non se ne trova traccia…
Eccoci al momento in cui il consigliere Del Bino, Presidente della Commissione 1, Bilancio e Partecipate, chiede conto dell’assemblea di Far.Com. relativamente alla quale non ci sarebbe stata nessuna comunicazione tale da poter convocare una riunione di commissione.
La Vicesindaco Belliti risponde che l’assemblea si è svolta il 22 giugno e che la prima commissione era impegnata nel rendiconto e quindi non è stato trovato il tempo per un’altra commissione entro il 28 giugno.
Del Bino conferma la ristrettezza dei tempi, ma lamenta il fatto che non sempre i consiglieri siano informati delle assemblee delle partecipate.
Seguono gli interventi di altri rappresentanti dell’opposizione che, sull’affaire Far.Com., rilevano, oltre ai dati di bilancio non ancora del tutto chiari quindi al netto di mancati utili o maggiori costi, di trovarsi di fronte a una vicenda grave dal punto di vista della credibilità, della trasparenza, anche per la mancanza di controllo da parte del Comune.
Il consigliere Bartolomei dichiara che si sarebbe dovuta attivare una commissione d’indagine, come si è fatto per il Legno Rosso, questione forse meno spinosa di quella delle farmacie comunali.
Alessandro Capecchi sostiene che bisognerebbe riuscire a far tesoro di quel che accade perché non si ripeta. Non si tratta di come Far.Com. era gestita prima o adesso. Gli uffici comunali devono fare le debite valutazioni, ma c’è un punto che politicamente rimane scoperto, quello dei controlli, che in un sistema democratico sono necessari.
«“Non si tratta sempre – dice Capecchi – di mala fede o di fondi neri o chissà cosa. Nell’ambito della prima commissione non ci troverei niente di male a sentire anche il vecchio amministratore. Aver avuto utili più alti ha portato maggiori imposte. Bisogna porsi la domanda se il controllo strategico, il controllo di gestione, tutta la burocrazia che permea la materia può garantire il consiglio comunale.
«Anche un criterio applicato in buona fede, se non viene verificato periodicamente può portare a distorsioni, l’amministratore nuovo tenta di fare questo. La mancanza di controllo su Far.Com. ha un effetto che si può assorbire senza contraccolpi, ma su altre realtà sarebbe estremamente difficile salvarsi. Vediamo – dice Capecchi – se tra consiglio e commissione si può anche trovare il modo di fare valutazioni più approfondite».
La Vicesindaco Belliti dichiara che è giusto discuterne nella commissione competente, davanti a tutti i coinvolti. L’amministrazione ha messo sul tavolo tutti i documenti a disposizione e nei tempi possibili. La discussione si farà in commissione mercoledì prossimo come previsto. Ha poi aggiunto che l’assemblea di Far.Com. ha preso una sola decisione, quella di avvalersi di una società di revisione esterna, per la revisione contabile. Quanto alla modalità delle nomine, la Belliti ha ribadito che Bertinelli ha sempre detto che parte dai curriculum e dalla qualità delle persone e che non ha niente a che fare con i criteri politici.
Essenziale, diciamo noi, che siano di sinistra: questo lui stesso l’ha affermato recisamente e ce ne ricordiamo bene perché ci è parso ingiustificatamente limitante.
Ancora sul Pum, che diviene ora Pums (piano urbano della mobilità sostenibile), per la realizzazione delle rotonde a Sant’Agostino. Da troppo tempo se ne parla, sono pronti gli studi, le carte, i pareri, ma non ci si sono messe praticamente le mani…
Si va verso la conclusione con un caldo invito al Parlamento di occuparsi di rendere migliore la qualità del segnale tv dato l’inserimento del canone in bolletta elettrica… Capecchi ha detto che a Piteccio Tvl non si vede, per esempio. Uno per tutti: il consigliere Lattari ha affermato che da casa sua, volendo, si vede…
Staremo attenti alla commissione di mercoledì prossimo perché su Far.Com. bisognerà mettere un punto.
[Paola Fortunati]
Buon giorno Paola, mi hanno colpito due cose:
– il termine magrebino ritenuto un insulto….una nuova frontiera dello stupidario del politicamente corretto. Ricordo al consigliere che se ne è risentito, che magrebino indica semplicemente una provenienza dall’area geografica del Maghreb, è come se risultasse disdicevole dire toscano o lombardo di una persona. Ma davvero lo paghiamo noi lo Sforzi?
– la vicenda Farcom: mi chiedo, ma come è possibile che il sindaco, non abbia immediatamente pensato, stante l’incongruenza delle “osservazioni” del sig. Poli sul bilancio, rispetto alle floride casse delle farmacie comunali, di far eseguire una perizia terza? Meno male che a Quarrata il sindaco non ha l’anello al naso altrimenti tutto passava in cavalleria…ma il Poli quando si dimette? Ma davvero Bertinelli pensa che continuando a fare Don Abbondio verrà rieletto?
Massimo Scalas
Caro Massimo, lei è il mio lettore più affezionato, o almeno è quello che sicuramente mi legge perché fa osservazioni precise e che tra l’altro corrispondono al mio sentire, (sembra che ci si metta d’accordo ma così non è) che si tratti di comune buonsenso?
Una cosa posso dire, Bertinelli sarà rieletto eccome, piovere o nevicare 🙂
Buona giornata.
Buon giorno, Massimo.
Il caso ha voluto che accendessi adesso questo aggeggio chiamato computer, per vedere altre cose, ma, così facendo, mi sono imbattuto anche nell’articolo di Paola, che così bene descrive il teatrino del Consiglio, e nel Suo (Tuo?; possiamo darci definitivamente del tu?) commento.
Mi è dispiaciuto della tua battuta su Massimiliano Sforzi. Certo che “maghrebino”, da un punto di vista meramente formale e letterario, equivale a toscano o lombardo, o altro ancora. Ma sappiamo benissimo che, in realtà, lo scopo con il quale certi termini vengono usati (almeno da noi toscani, e mi ci metto anch’io) può essere chiaramente spregiativo.
Tutto questo per arrivare a spezzare una lancia, ed anche grossa, a favore di Massimiliano Sforzi, persona che ormai conosco, frequento e con la quale, di fatto, collaboro, da esterno e nell’ombra, in molte cose, pur essendo su posizioni politiche di partenza assai diverse dalle sue e non pensandola come lui su problemi anche importanti.
Ti vorrei però dire che persone come lui io le continuerei a pagare assai volentieri, per l’impegno e la serietà che mette nelle cose che fa ( a volte anche troppe); anche perché talvolta ho assistito ad alcune sedute di Consiglio o di Commissione, e ti farei vedere che personaggi ci sono (da farsi il Segno della Croce o da mettersi le mani nei capelli, a seconda dei gusti; o, anche, da turarsi il naso, come diceva il mitico Indro Montanelli). Un altro dell’opposizione che, pur conoscendo assai meno, mi sentirei di salvare, è ad es Alessandro Tomasi, peraltro anche lui, per motivi opposti a Massimiliano, non appartenente alla mia orbita politica. Uno che, invece, proprio non mi va giù, anche se è P.D e porta il mio stesso cognome, (ma io, ormai, quando mi guardo allo specchio, ho la netta impressione di non riconoscermi più in tale partito), è Alessandro Giovannelli.
Questo, per cercare di essere il più possibile obiettivo.
Un cordiale saluto e complimenti anche per i tuoi articoli economico-finanziari.
Piero
E, già che sono ancora qui, un saluto e complimenti anche a Paola. Sei proprio sicura che Bertinelli verrà rieletto? E’ probabile, solo perché giocatori di classe capaci di togliergli il posto in squadra, per usare il gergo calcistico, in giro, purtroppo non se ne vedono. Ma non è per niente sicuro. Basterebbe che, una volta tanto, ci si decidesse a fare fronte comune con un programma credibile e concreto. Invece, qui ognuno sembra correre per conto suo e nessuno, in campo, ha ancora capito che bisogna anche avere una visione di gioco più larga e lungimirante, e passare la palla al compagno smarcato, quando è il caso.
Piero
Piero, ho detto piovere o nevicare, se poi viene il terremoto, il tifone Kathryna o simili, mi cheto ?
Salve, vorrei far presente che in consiglio comunale, circa il degrado di piazza D’Armi, non ho detto che la carta igienica si trova “davanti all’Irish Pub”. Ho rammentato il pub solo ed esclusivamente come punto di riferimento per far comprendere all’aula di quale zona del parco si parlasse in quel momento; tutto a verbale chiaramente. Questo per correttezza nei confronti dei proprietari dell’Irish che nulla hanno a che fare con la sporcizia ne con la comunicazione.
Oltre a questo vorrei dare risposta ad un commento di un vostro ospite, il sig. Piero, che non comprendo se mi abbia chiamato in causa o meno ma visto che si parla della mia comunicazione lo do per sottinteso.
Sig. Piero, non so lei che tipo di toscani conosca frequenti, probabilmente non sono quelli che conosco io. I toscani che conosco sanno che il Maghreb è un’area geografica e non sono usi offendere nessuno con nessuna parola a meno che non si parli di Berlusconi, Renzi e del PD. Nella mia comunicazione ho fatto uso della parola “magrebino” sa per cosa sig. Piero?
Glielo spiego subito.
Non interpreti lei le mie parole, lasci a me questo compito: non sapendo la nazionalità dei presenti ma riconoscendoli probabili cittadini di nazionalità ricollocabile in quell’area geografica, non volendo indicare volutamente una nazione a caso e scadere nel qualunquismo, ho ritenuto fosse la parola più indicata per non colpire la sensibilità di nessuno essendo il mio interesse primario quello di far presente una situazione di degrado igienico ambientale e di sicurezza,ovvio, nell’interesse di tutti i cittadini a prescindere….
Ce ne corre da ciò che ho voluto intendere io e quello che lei ha inteso rappresentare generalizzando, giusto? Vede come è facile urtare le sensibilità altrui? Mi verrebbe da dire “benvenuto nel mondo dei pesi e delle misure e delle sensibilità altrui”. Difenda pure Massimiliano Sforzi (che oltretutto rispetto come amico) ma quando lo fa non guardi il mondo da un oblò,il suo, salga in coperta. Altrimenti rischia di raccontare un’altra storia e non sarebbe corretto pur comprendendo il suo intento benevolo ma parziale.
In ultimo mi permetto un consiglio scherzoso: si guardi bene dai suoi amici perchè se sono come lei li ha descritti, io, una pausa di riflessione e una bella cernita la farei.
Tutto ciò sig. Piero detto in tono sincero/ironico/deluso/provocatorio ma sempre nel massimo rispetto per la sua opinione personale che oltretutto più volte ho potuto apprezzare su altri argomenti. Questa però è la mia. Cordialità
Egregio Maurizio,
guarda un po’ che casino (mi verrebbe da dire), per il termine maghrebino. Non era certo mia intenzione chiamarLa in causa (anche se può sembrare il contrario), per l’uso di quel termine. Il mio intervento si limitava a prendere le difese di Massimiliano Sforzi rispetto a quanto affermato da Massimo Scalas (che, tra l’altro, è forse la persona che più stimo tra quelli che scrivono su Linee Future).
In ogni caso, non essendo presente alla seduta, la mia non poteva che essere, nella fattispecie, una visione parziale delle cose.
Quanto agli amici, cercherò comunque di stare attento, se è il caso.
Cordialità anche da parte mia e buon lavoro, nell’interesse di tutti.
Piero Giovannelli
La ringrazio sig. Piero per la sua risposta chiarificatrice, ci tengo alla sua opinione. Si dimostra un cittadino attento e partecipe al dialogo politico tra comuni mortali, non è cosa di poco conto oggigiorno. Da cittadino in politica non posso che esserne contento.
Con la mia prima risposta volevo solo dimostrare come sia facile, pur con tutte le dovute attenzioni, “dimenticare” il diritto di qualcuno o comunque l’interesse di qualcun altro o scontrarsi, come in questo caso con Sforzi, con una opinione dettata da una sensibilità ed esperienze diverse. Il problema è che spesso senza nemmeno rendercene conto tendiamo a ragionare per stereotipi. Questo si che è toscano 🙂 , anzi, toscanissimo. Ne converrà con me.
Spero comunque di non esserle sembrato scortese ma gli stereotipi del tipo ” tanto tu lo sai come vanno le cose” ” tanto non si cambia nulla”, ” eh ma cosa ci vuoi fare, tanto sei da solo non penserai mica di cambiare le cose da te”, “tanto si sa”, ” tanto sono loro che comandano”, “utopia cambiare”. Queste parole o frasi le ritengo la rovina della nostra società, ogni qualvolta le ho ascoltate nei dialoghi tra più persone hanno fatto morire le conversazioni o le hanno fin troppo accese. In politica poi gli stereotipi sono armi strategiche di distruzione di massa. Oggi sempre meno persone sono disposte al dialogo ed è un peccato, si potrebbe imparare tanto da ognuno di noi… Non è comunque il suo caso sig. Piero. Ed io ho imparato qualcosa anche oggi.
Le auguro un buon proseguimento di serata. Buona serata a tutti.
Grazie a Lei sig. Maurizio e senz’altro a presto.
Piero
Carissimi, carissime,
come sapete non intervengo quasi mai nel commentare gli articoli perché mi è sempre difficile utilizzare la terminologia corretta per spiegare ed argomentare ciò che penso, ma ogni tanto occorre fare eccezioni e questa lo è perché viene tirata in ballo un’altra persona rispetto al sottoscritto.
Quindi cercherò, per quello che posso, di fare chiarezza sulla questione, ovviamente dal mio punto di vista, e per come ho interpretato l’intervento del mio collega ed amico Maurizio Giorgi.
Per venire subito al punto, appunto, Maurizio ha presentato la situazione di degrado in cui si trova la città ed in particolar modo gli spazi verdi ed in questo caso Piazza della Resistenza, ha menzionato una serie di situazioni che si rappresentano in quel luogo facendo, come si dice, la lista della spesa, accomunando situazioni anche diverse come appunto le persone magrebine, a suo dire, che stendono i panni, la presenza di siringhe ad un lato della piazza ed altri esempi che non sto a menzionare.
Quindi qual è stato il tono del mio intervento?
Non mi è sembrato corretto accumunare sotto la dicitura degrado persone che stendono panni e presenza di siringhe, le prime rappresentano la vita, le altre la morte, stendere i panni in un giardino pubblico non è certamente bello ma non ha niente a che fare con l’atto del drogarsi ed infine, è qui pare che stia il nocciolo della questione, l’appellare quelle persone come magrebine in quel contesto di lista della spesa in negativo non mi è piaciuto proprio perché aveva un sapore di parlare alla pancia delle persone più che al cervello ed al cuore, poi chi ci dice che fossero davvero persone provenienti dal Maghreb? Inoltre indicare le persone così genericamente, per il colore della pelle, per la religione, per l’area geografica, per l’orientamento sessuale, per il genere, per altro. Credo che ognuno di noi risponda per le proprie azioni, nel bene e nel male, indipendentemente da ciò che lo caratterizza.
Spero di essere stato, se non esaustivo, almeno chiaro, colgo l’occasione per salutare e ringraziare Piero con cui collaboro felicemente ed invitare il sig. Massimo Scalas a candidarsi alle prossime ed imminenti elezioni amministrative così se passerà il vaglio degli elettori e delle elettrici sarò ben contento di “pagarlo” perché la Democrazia ha un costo e la libertà di pensiero ne ha uno più alto.
Un grazie a Linee Future, infine!
Buona sera Massimiliano….mazza che vespaio per un termine geografico….in realtà io mi sono limitato al termine in sè, anche se so che i contesti sono importanti e non vanno mai tralasciati. Però….però…noto che sempre si prende cappello per le offese presunte o reali recate agli immigrati in modo più o meno volontario, ma noto che altrettanto vi è una totale indifferenza per le offese che questi a volte recano alla nostra cultura. Forse perchè non si è nemmeno più consapevoli di avercela una cultura millenaria. Così come non siamo consapevoli che ci sono sul nostro suolo, un milione di bambini italiani che vivono nella miseria e nell’indifferenza delle Boldrini di turno.
Quanto alla politica, io faccio un altro mestiere (anzi, più di uno) e penso che sia fondamentale che in questo momento io li faccia al meglio perchè questo, fare bene il proprio mestiere, è il migliore contributo, in termini simbolici e concreti che ciascun cittadino può dare al proprio Paese.
Cordialmente
Massimo Scalas
…dimenticavo….se poi anche volessi fare politica durerei 2 secondi, nessuno mi voterebbe e semmai lo facesse sarebbe peggio per lui…notte a tutti!