
PISTOIA. Hanno partecipato 150 team, 60 scuole provenienti da 17 regioni, 80 docenti nel ruolo di coach, 20 laboratori didattici attivati per le diverse età, da 6 anni a 19 anni, 85 stand, 200 prototipi robotici, 56 campioni selezionati per le Olimpiadi della Robotica, 7 progetti, 10 arbitri, 9 categorie e 100 prototipi progettati e realizzati dagli studenti.
Sono questi i numeri di Rome Cup, la competizione di robotica che si è svolta a Roma dal 16 al 18 marzo, alla quale ha preso parte anche il nostro istituto.
Le finali e le premiazioni si sono svolte il 18 marzo nella sala della Protomoteca del Campidoglio.
I ragazzi in gara hanno partecipato alle categorie di Soccer, Rescue, Dance e Explorer.
I team del nostro istituto hanno ben figurato nella categoria Rescue.

Secondo il rapporto World Robotics Industrial Robots 2015, realizzato dalla International Federation of Robotics, l’automazione della quarta rivoluzione industriale sta accelerando. Entro il 2018 saranno circa 1,3 milioni i robot che entreranno nelle fabbriche di tutto il mondo.
Si registrano investimenti record sopratutto nel settore automobilistico. Il valore globale del mercato dei sistemi robotici è di circa 32 miliardi di dollari. Un indicatore chiave per misurare il livello di automazione è la “densità robotica”, cioè il numero di unità robotizzate per 10mila dipendenti. Sono 21 i Paesi che hanno una densità superiore alla media robotica di 66 e 14 si trovano nell’Unione Europea; l’Italia è uno di questi.
È importante continuare a investire e formare giovani, perché nonostante l’Italia sia al di sopra della media di densità robotica, si continua ad avere il 17% di abbandono scolastico, il 26% di Neet (ragazzi/e tra i 15 e i 29 anni fuori dal circuito formativo e lavorativo), solo 13,2 laureati in discipline scientifiche ogni mille residenti, 4,9% di addetti alla Ricerca e Sviluppo ogni mille abitanti.
C’è tanto da lavorare, ma tanto è già stato fatto, basti pensare al 41,5% di imprese innovatrici, un dato ben al di sopra della media europea, o al 17esimo posto dell’Italia nella classifica dei Paesi europei più innovatori.
[comunicato]