pistoia. L’ERETICO E PROFETICO ERNESTO BUONAIUTI

Ernesto Buonaiuti
Ernesto Buonaiuti

PISTOIA. Venerdì 15 aprile si è tenuto l’ultimo incontro organizzato dal centro culturale J. Maritain, dedicato ad una grande figura eretica e profetica; “Ernesto Buonaiuti fra Cristianesimo e modernità”.

Il prof. Fabrizio Chiappetti, docente di Lettere nelle scuole secondarie di primo grado, ha fatto un excursus biografico-storico delle vicende della formazione del prete modernista italiano.

Ernesto Buonaiuti, è stato uno dei maggiori rappresentanti del modernismo italiano, corrente del cattolicesimo sviluppatasi fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento tesa a rivedere il messaggio cristiano alla luce delle istanze e dei nuovi fermenti della società di inizio Novecento.

Con l’enciclica papale di papa Pio X Pascendi dominici grecis, del 1907 ci fu la condanna del modernismo come “sintesi di tutte le eresie” e fu coniato il termine dalla stessa Chiesa conservatrice.

La tormentata vicenda esistenziale di questo infaticabile studioso ricercatore vicino alle tesi del pragmatismo culminerà con la scomunica ecclesiastica e l’estromissione dall’insegnamento da parte del regime fascista, essendosi rifiutato di giurare fedeltà al regime insieme a pochi altri.

Colpisce nella vicenda di E. Buonaiuti la persecuzione degli ambienti più conservatori della Chiesa ad accogliere le idee nuove che vengono dalla cultura moderna, un riformismo religioso che poi sfocerà nel Concilio Vaticano secondo di Papa Giovanni XXIII compagno di seminario del prete modernista eretico.

Durante l’esposizione del prof. Chiappetti si delineava la consapevolezza anche in questa vicenda così emblematica di come la Chiesa (siamo agli inizi del novecento) di Potere senza carità, abbia sempre perseguitato ed esiliato i suoi profeti (penso a Milani, D.M Turoldo, Arturo Paoli ecc) cercando di difendere la lettera senza lo spirito.

«La ricerca buonaiutiana è ricerca della “contemporaneità” con Cristo: con il divino che è in noi, da cui scaturisce il sentimento religioso, e con quello che si muove nella storia, che riaffiora ciclicamente nei movimenti spiritualistici e millenaristici». ( La formazione di un prete modernista)

«Il Cristianesimo è l’unica democrazia possibile; perché in nessun’altra forma di vita religiosa, come in nessun’altra visione filosofica della vita, l’aggregato umano, il senso della solidarietà universale, la coscienza dell’unica famiglia del mondo hanno, come nel Cristianesimo, altrettanto rilievo e altrettanto inconsumabile peso » da una lettera di Ernesto Buonaiuti.

Massimiliano Filippelli

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