SERRAVALLE. L’incontro cosiddetto “pubblico” di ieri sera in palazzo comunale a Serravalle Pistoiese non ha fatto che confermare i nostri dubbi e le nostre impressioni.
Quella del raddoppio ferroviario è senz’altro una questione “che scotta”; evidentemente, in accordo con l’amministrazione, il progetto doveva rimanere nascosto alla cittadinanza fino alla fase esecutiva – raggiunta in questi giorni – da cui non si può tornare indietro.
Innanzitutto si può parlare di informazione trasparente e di pubblicità quando Rfi rifiuta di farsi intervistare dalla troupe della emittente televisiva pistoiese, invitata peraltro dall’amministrazione stessa oltre che dai cittadini, e gli stessi operatori vengono allontanati dai locali dagli amministratori in persona per rispettare la volontà di Rfi?
Si può parlare di effettiva apertura della Giunta alla cittadinanza quando, trattandosi di una assemblea “pubblica”, più della metà delle persone convenute è rimasta fuori dall’aula consiliare – incapace di accogliere tutti – dove sono state sistemate sì e no una decina di sedie (cosicché alcuni anziani se ne sono dovuti andare prima della fine dell’incontro)?
Si può parlare di chiarezza da parte di Rfi quando i tecnici si sono presentati con due planimetrie cartacee che non hanno mai mostrato e illustrato dettagliatamente ai partecipanti? Si può parlare di educazione e di rispetto delle leggi sulla pubblicità e sulla trasparenza quando un tecnico di Rfi, ad un partecipante che ha formulato una domanda, ha risposto che spettava alla cittadinanza documentarsi?
Abbiamo appreso poi non da Rfi, ma da una geologa presente tra il pubblico – che ha fornito una documentazione molto più adeguata e pertinente di quella degli esperti – che nella zona del traforo per la realizzazione della galleria si trova una frana quiescente di importanti dimensioni, non smentita dai tecnici, i quali, girando e rigirando sull’argomento, non hanno convinto per niente i convenuti sui relativi interventi per la messa in sicurezza, offrendo alla fine come unica garanzia concreta l’esistenza di copertura assicurativa per eventuali danni alle abitazioni.
La sottoscritta ha fatto notare che il progetto non sembra essere stato sottoposto al dibattito pubblico, la cui obbligatorietà è stata introdotta dalla legge regionale 46/2013 per le opere pubbliche che superino la soglia finanziaria dei 50 milioni di euro, sulla base di una legge preesistente del 2007.
La normativa prevede l’informazione e il coinvolgimento della cittadinanza per i grandi interventi, comprese le infrastrutture, che assumano una particolare rilevanza per la comunità regionale in materia ambientale, territoriale, paesaggistica, sociale, culturale ed economica.
Guarda caso è stato proprio a questo punto che i tecnici non hanno saputo dare risposte ben precise riguardo alle date dei vari progetti presentati e susseguitisi nel tempo, entrando in evidente confusione. Approfondiremo senz’altro la questione.
E gli amministratori di Serravalle? Sembravano non toccati minimamente dalla responsabilità dell’opera, pendendo dalle labbra dei rappresentanti di Rfi. E continuavano a vedere nello scavo della galleria una buona occasione per il riempimento della ex-cava Bruni.
Per loro l’incontro è stato sufficientemente chiarificatore, quando è chiaramente manifesto che i cittadini sono stati beffati.
Noi continuiamo a ribadire che il responsabile ultimo e il garante della sicurezza pubblica nel territorio comunale di Serravalle Pistoiese è il Sindaco.
Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An
NOTE A MARGINE
CHE L’AMMINISTRAZIONE di Serravalle sia quel che è, ovvero tutto fuorché trasparente e democratica, sembra evidente dai silenzi di cui si circonda e dalle scaramucce con cui si sottrae, fino all’ultimo, alle domande e al dar conto delle proprie azioni.
Ancor più, però, lo dimostrerebbe questo “gesto estremo di coraggio” (stiamo facendo satira) nel buttare fuori da casa propria i giornalisti di Tvl.
Un’amministrazione seria avrebbe buttato fuori i tecnici di Rfi, perché gli ospiti non hanno certo il diritto di porre veti in casa altrui.
Il fatto è, però, che quest’opera inutilissima del raddoppio di una ferrovia su cui nessuno o quasi pagherà il biglietto (di solito i controllori, su quella tratta, se chiedono troppo ne buscano…), che non sarà mai ammortizzata e che, alla fine, costerà più di un miliardo, sta a molto a cuore a Enrico Rossi: e il Granduca è intoccabile, nella toscana rossa col cuore a sinistra.
Di fatto, finite improvvisamente le vacche grasse dopo i famigerati 4 nuovi ospedali, in cosa investire per dar fumo negli occhi e fare fuffa rossa se non in un’opera che non servirà altro che a spendere?
Quindi, avanti tutta! E per i masottini, così affezionati al Pd e alle… caramelle Rossana, avanti tutta con i calci in culo che i loro amministratori amati e riveriti riservano al popolo.
L’essenziale è riempire la ex-cava Bruni: se poi la presidenza della ricostituita società di gestione non andrà in mano all’ex-sindaco Mochi perché deve far visita ai giudici della Merkel per via dei fucili, poco importa. A qualcun altro del Pd toccherà pure.
E la frana silenziosa che c’è nel punto della galleria nuova? Se c’è davvero e qualche casa va giù?
Che volete che sia, compagni? Tanto c’è l’assicurazione! Parola di Rfi: per mal che vada, i vostri bisnipoti riscuoteranno gli indennizzi, no?
P.S. – Niente di nuovo per gli avvisi della Procura? E ancora: perché non conferire la cittadinanza onoraria anche alla GdF (Guardia di Finanza), oltre che all’Arma, visto che anche le fiamme gialle sono di casa a Serravalle?
Edoardo Bianchini
[*] – Memento, homo… Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te!
Vedi: https://www.linealibera.it/basket-telebardelli-ma-che-schifo/
Vedi anche: https://www.linealibera.it/disinformazione-porte-in-faccia-a-tvl/
Per quanto ancora verrà ridicolizzato il nostro cucuzzolo!…