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PISTOIA. Anche al Cipes, Centro d’iniziativa pistoiese per l’economia ed il sociale, sono pervenute in questi giorni numerose manifestazioni di dissenso riguardo la decisione dell’amministrazione comunale di spostare il luna park estivo dalla zona di via Fermi all’area di Montesecco.
Riteniamo che ogni protesta e perplessità meriti di essere valutata con la dovuta attenzione: dopo anni di (vane) discussioni sulla destinazione dell’area, la scelta contenuta nella delibera in questione (datata 30 dicembre 2015 ma solo di recente apparsa nelle varie cronache cittadine) appare affrettata e poco opportuna per l’interesse della collettività pistoiese.
La stessa gestione della comunicazione suscita più di un interrogativo: non è chiaro infatti come la macchina informativa comunale, così attenta e tempestiva nel rendere note le attività della giunta, abbia aspettato così tanto tempo nel portare all’attenzione pubblica una decisione così delicata. Tutto ciò rischia di restituirci un quadro dai contorni emergenziali, si sono persi tre mesi importanti durante i quali la discussione avrebbe potuto svilupparsi con un respiro diverso per tutte le parti in causa.
Dal metodo al merito. Tra i tanti aspetti che destano preoccupazione tra i residenti non c’è soltanto la prospettiva di trascorrere un mese con il luna park a pochi metri da casa, timore già di per sé legittimo e difficilmente contestabile dal momento che nell’area attuale il problema non sussisteva – vista la totale assenza di abitazioni nelle immediate vicinanze.
È piuttosto la questione sicurezza ad allarmare maggiormente la cittadinanza: non è ben chiaro, ad esempio, in quale modo si voglia affrontare il problema della viabilità, che a sud di via Guicciardini non appare certo idonea a sopportare carichi di traffico importanti. Una complicazione resa più evidente dalla mancanza di parcheggi. Qualora si volesse destinare parte dell’area a stalli per le auto, si è pensato a come gestirne il deflusso? E ancora: su via Russo si affaccia l’uscita della caserma dei Vigili del Fuoco, si è proprio sicuri che quel tratto di strada non sarà ingolfato dalle automobili? Ma non è finita: sappiamo tutti in che condizioni versi la Villa di Montesecco, pur con tutte le precauzioni del caso non crediamo sarebbe possibile controllare eventuali pericolose intrusioni all’interno della struttura.
Se si riflette sul fatto che allo stato attuale tutte queste problematiche non sussistono, ecco che lo stupore diffuso per la delibera del dicembre scorso non può non essere che condiviso. Soprattutto in previsione di una serie di spese di sistemazione dell’area al momento difficilmente quantificabili, se non a fronte della presentazione di un progetto dettagliato adeguatamente discusso con la cittadinanza.
Lavori che, addirittura, potrebbero addirittura entrare in conflitto con le attività dell’associazione Arcobaleno e precludere lo sviluppo sostenibile dell’ultimo grande appezzamento di verde pubblico cittadino.
Condividiamo pertanto le osservazioni del consigliere Alessandro Tomasi e l’interpellanza del gruppo Pistoia Domani che ne è seguita, ritenendo che tutti questi interrogativi richiedano opportune risposte circostanziate, corredate – laddove necessario – da una progettualità chiara e sollecita. Luglio è alle porte, sarebbe spiacevole tra due mesi sentirsi dire: “Spiacenti, non c’è più tempo”.
Cipes
Centro d’iniziativa pistoiese
per l’economia ed il sociale