pistoia. MARINO TORNA A CASA PER LA GRANDE MOSTRA DEL 2017

Rebecca Romere
Rebecca Romere

PISTOIA. Impennata nelle presenze turistiche, nuovi posti di lavoro in favore di giovani professionisti, stimoli e prospettive culturali di respiro internazionale per un museo, riflesso della grandezza di Marino Marino, strumento di promozione dell’arte italiana nel mondo, che si stringe intorno alla sua città: Pistoia, incoronata Capitale italiana della Cultura 2017.

La Fondazione Museo Marino Marini prova a rilanciare un ponte verso l’Europa aprendo nuovi canali di dialogo e rapporti culturali con i grandi centri dell’arte moderna e contemporanea di quattro diversi paesi tra cui Francia, Germania, Svizzera e Austria. Opere di un Marino senza confini, protagoniste universali del patrimonio artistico del ventesimo secolo, ambasciatrici nel mondo del linguaggio e del pensiero che sottendono la realizzazione di Cavalli e Cavalieri, Pomone, Guerrieri e Miracoli in una dimensione aperta e dialogica. Oggi alcune di quelle più rappresentative testimonianze della produzione, della storia e del viaggio dell’arte del grande maestro pistoiese, disseminate nelle principali sedi dei vicini d’Oltralpe, potranno tornare a casa, nella città d’origine.

Sono numerose le opere per le quali la Fondazione ha effettuato la richiesta di prestito e concessione temporanea ai paesi europei che espongono Marino in vista dell’allestimento della mostra “Marino Marini. Passione Visive” a cura di Flavio Fergonzi e Barbara Cinelli che andrà ad arricchire il ricco programma culturale previsto nell’ambito di Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017. È questo il lavoro su cui, da alcune settimane, è impegnata la giovane Rebecca Romere, Registrar di professione, la figura di cui il museo pistoiese, esattamente come i più accreditati poli dello scenario artistico nazionale e internazionale, grazie al sostegno del Rotary Club Pistoia Montecatini Terme Marino Marini, si è dotato.

La registrar vicentina
La registrar vicentina

Rebecca, ventisettenne di Schio, nel vicentino, ha un profilo professionale di tutto rispetto. È stata Assistente Exhibition Registrar per la Biennale di Venezia dal 2011 al 2015, ha poi seguito un’importante esperienza formativa in un’azienda italiana di trasporti d’arte di primaria importanza, è membro Icom, International Council of Museum, membro Ordinario Fai ed è in continuo scambio con colleghi da tutto il mondo per migliorare i propri strumenti professionali. La Fondazione ha assegnato alla giovane registrar l’incarico di curare la gestione dei prestiti delle opere d’arte in funzione dell’allestimento della mostra del 2017.

Un sogno che si realizza per la Romere, considerata la forte passione che nutre per il suo lavoro che spazia dalla conservazione ai trasporti e ai prestiti di opere d’arte. “I prestiti per la mostra di Marino stanno procedendo bene – anticipa – riguardano non solo opere dell’artista pistoiese ma capisaldi di epoca antica, di origine greca, romana, etrusca, nuragica, alle nostre richieste hanno già risposto positivamente il Centro Georges Pompidou, il Musée Maillol e la Collezione Battiato di Parigi, il Musée dex Beaux Arts di Rennes, lo Staatliche Museen di Berlino, il Kunst Museum di Basilea, il Kunsthaus di Zurigo, il Moderner Kunst di Monaco e sono in corso trattative con altri musei come il Museo Rodin di Parigi”.

Anche sul piano delle presenze turistiche il Museo Marino Marini registra dati record. “Gli effetti positivi della proclamazione di Pistoia, capitale della Cultura 2017 si stanno già sentendo – spiega Ambra Tuci della Fondazione Museo Marino Marini – nel mese di ottobre abbiamo superato il dato complessivo di affluenza turistica rilevato in tutto il 2015”. Sono circa 8mila i visitatori che da gennaio 2016 ad oggi hanno scelto di riscoprire Marino Marino a Pistoia, coinvolti in un tour guidato o in occasione di gite individuali. “Sono stati particolarmente prolifici i mesi primaverili e il periodo estivo – aggiunge Tuci – in particolare agosto, mese d’oro per il museo che da tempo non conosceva un’affluenza così massiccia nel momento più caldo dell’anno, contiamo di chiudere l’anno con oltre diecimila visitatori puntando anche al lavoro di potenziamento del programma di eventi culturali che stiamo mettendo in piedi”.

Marino nel mondo

Il museo Marini
Il museo Marini

Le opere di Marino Marini possono essere osservate in tutto il mondo. In Italia le sue opere sono presenti oltre che nei due musei monografici, il Museo Marino Marini di Pistoia e il Museo Marino Marini di Firenze, anche nei Musei Vaticani e nel Museo del 900 di Milano con alcune sale a lui dedicate. L’angelo della città fa la guardia all’ingresso del Palazzo Venier dei Leoni, sede del Museo Guggenheim di Venezia.

I tre esemplari de L’idea di un’Immagine del 1969-70 si trovano a Berlino (Deutscher Bundestag), a Gerusalemme (The Israel Musuem) e a Tokyo (Museum of Art). Il legno policromo Ersilia, 1930-49 e altre 10 sculture si trovano al Kunsthaus di Zurigo, mentre la Pomona in pietra del 1972 insieme ad altre 20 sculture si trovano al Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco. Al Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington insieme ad altre venti sculture è possibile ammirare il Cavaliere del 1952-53, mentre ad Aichi Komaki-City, in Giappone, Menard Art Museum si trova il legno policromo “L’angelo della città”.

[dugo – fondazione museo marino marini]

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