PISTOIA. Ieri pomeriggio si è tenuto il congresso provinciale dei Giovani Democratici di Pistoia, durante il quale è stata riconfermata all’unanimità la segretaria Valentina Noligni.
Nel corso del congresso a cui hanno presenziato, tra gli altri, gli onorevoli Caterina Bini e Edoardo Fanucci e i consiglieri regionali Marco Niccolai e Massimo Baldi, sono stati votati i sei delegati pistoiesi al congresso regionale.
Un ringraziamento è andato a tutte le istituzioni presenti per le belle parole di incoraggiamento espresso durante gli interventi. “È stato un importante momento di dibattito e di resoconto del tanto lavoro svolto e del tantissimo ancora da portare avanti!”.
Di seguito la relazione congressuale integrale fatta dal segretario provinciale:
Voglio cominciare questa mia relazione congressuale ricordando i fatti di Parigi del novembre scorso, fatti che hanno scosso profondamente tutti i cittadini europei, ma che in particolare hanno turbato la nostra generazione. L’attacco dei terroristi Isis non è stato rivolto solo allo stile di vita occidentale, ma anche e soprattutto alla speranze dei giovani, che dopo questi tragici eventi vivono il loro rapporto col futuro in modo sempre più incerto ed angosciante.
È l’incertezza infatti l’elemento che caratterizza questi tempi e che quindi si ripercuote profondamente negli stati d’animo di chi in questi anni si sta formando e sta vivendo le prime esperienze di lavoro, di studio o, in generale, di vita.
L’instabilità geopolitica, le guerre, le crisi finanziarie: tutti elementi che concorrono a debilitare il naturale entusiasmo giovanile che dovrebbe portare alle conquiste sui diritti, ai sogni in generale di una società più equa e più giusta.
La messa in discussione degli accordi di Shengen è un altro duro colpo assestato a noi giovani: i sogni della generazione Erasmus sembrano svanire, lasciando spazio alla miopia delle forze reazionarie europee, tra le quali purtroppo, abbiamo un esempio rilevante qui in Italia con la Lega Nord del razzismo e dell’insulto.
In un tempo dove solo pochi poteri mondiali muovono le pedine dello scacchiere, e in cui la credibilità dei politici è scesa al minimo storico per numerosi esempi di disonestà e inefficacia, può sembrare quasi uno scherzo affermare che la soluzione possa e soprattutto debba arrivare dalla politica.
Ma essere qui, oggi, significa sapere che il mondo può cambiare solo grazie alla politica. La Politica con la P maiuscola, quella in cui si analizzano i problemi, si interpreta la realtà e poi, di conseguenza, si fa sintesi su idee e metodi per attuarle.
E sono proprio questi i pilastri dei Giovani Democratici, il movimento politico giovanile più importante d’Italia: la formazione e l’elaborazione di idee innovative.
L’ambizioso tratto distintivo dei Gd è il legame fra il sogno di una società più giusta e un agire concreto, lasciando ad altri il massimalismo e le chiacchere velleitarie.
In questo senso, quindi, noi siamo la degna giovanile del Partito Democratico, ovvero di quella forza politica che mette il riformismo come primo punto dell’azione politica e che già in questi primi due anni di governo sta dimostrando un cambio di passo rispetto al passato.
Il nostro compito non è certo dei più facili ed è ulteriormente aggravato dal profondo sentimento di disimpegno e disillusione che vive la nostra generazione, in balìa di un vuoto culturale e di uno smarrimento dei valori, messa ai margini dalla crisi economica soprattutto rispetto al problema lavorativo, come dimostrano i livelli record di disoccupazione raggiunti in questi ultimi anni in Italia.
Pur vero è che la situazione sta cambiando anche grazie alle politiche del governo Renzi, ma in generale resta il sentimento diffuso di scoraggiamento e conseguentemente di distacco dall’impegno civico e politico.
Un compito arduo, quindi, quello dei Gd, che per essere affrontato, necessita di mettere in campo tutta la passione e tutto l’impegno possibile.
Impegnarsi e metterci la faccia sono le due prerogative che hanno sempre distinto i Gd di Pistoia sin dalla nascita nel 2008, tanto che ad oggi tantissimi sono gli amministratori locali che sono cresciuti nella nostra organizzazione giovanile e che si fanno apprezzare in tutta la provincia per la loro preparazione e serietà.
In una società, dove continuo è il flusso di informazioni e di sollecitazioni, il ruolo di formazione della giovanile è ancor più rilevante nella misura in cui fornisce al militante gli strumenti per analizzare gli eventi, per discernere la qualità delle informazioni e per strutturare un metodo di lavoro costruttivo ed efficace.
Anche in quest’ultimo anno in cui sono stata segretaria dei Gd della Provincia di Pistoia, la giovanile si è spesa in molteplici iniziative. Dalle commemorazioni più classiche, come quella del 25 Aprile, al lavoro relativo alle elezioni regionali dell’anno scorso, per le quali abbiamo promosso una campagna con le video-interviste ai 6 candidati. Abbiamo promosso varie iniziative all’interno delle feste del Pd in provincia sui temi dei diritti, dei migranti e sulla nostra storia.
Ma il nostro fiore all’occhiello rimane, come lo è sempre stato, la festa provinciale a Bonelle che si è tenuta a fine Settembre. Siamo l’unica federazione giovanile della Toscana che riesce a mettere in piedi da sola una festa di 4 giorni.
Certamente non sarebbe possibile questo risultato senza l’aiuto del Circolo Arci di Bonelle e senza anche il sostegno economico della federazione provinciale del Pd.
Ma ugualmemte rimane la soddisfazione di organizzare questa festa, anche per lo splendido clima di gruppo che si viene poi a creare fra i volontari.
Quest’anno abbiamo avuto l’onore di aprire la festa con una serata straordinaria grazie al nostro ospite di punta, Walter Veltroni.
Come per ogni festa abbiamo alternato momenti ludici, come la serata con lo staff del MamaMia, a momenti politici, come la serata con i tre sindaci di Pistoia, Prato e Lucca per parlare di riordino istituzionale e ruolo dei territori oppure la serata “generazioni a confronto”, che ci ha permesso di ripercorrere la storia che dal Pci ci ha portato dove siamo oggi.
Negli ultimi mesi abbiamo fatto un lavoro magari meno visibilie, ma non per questo meno importante, che è stato l’elaborazione di un nostro contributo per il documento del Pd regionale sulla forma partito. Un lavoro che, ricalcando la formula adottata dal Coordinamento PD Pistoia, ha permesso a tutti i ragazzi dei vari circoli di discutere di politica, di quello che siamo e di quel che vorremo dal nostro partito.
L’ultima battaglia in ordine di tempo è stata poi quella a favore dell’approvazione del Ddl Cirinnà: abbiamo manifestato il 23 gennaio scorso in piazza Gavinana qui a Pistoia, abbiamo elaborato una campagna sui social ed abbiamo fatto protocollare e discutere dai consiglieri comunali Gd della provincia una mozione a sostegno della legge all’interno delle varie sedi istituzionali.
Questo primo anno di lavoro è solo l’inizio di un percorso che è cominciato lo scorso marzo con la mia elezione a segretario e che dovrà svilupparsi nei prossimi mesi secondo le linee definite nel documento politico congressuale che accompagnava la mia candidatura e che io e la segreteria provinciale riteniamo ancora attuale e valido.
In quel documento si parlava di formazione come elemento fondamentale dell’attività di una giovanile di partito su cui puntare per la crescita dei militanti, anche in vista dei possibili incarichi istituzionali che potranno andare a coprire in vista anche dei tanti appuntamenti elettorali che interesseranno i nostri comuni nei prossimi anni. A tal proposito puntavamo già un anno fa – e continueremo a farlo – su un sempre più solido coordinamento dei giovani eletti come sostegno continuo ai nostri giovani amministratori.
Un’importante attenzione sarà riservata ai territori, ovvero alla crescita e alla valorizzazione dei circoli territoriali e a ricompattare il legame con il mondo della scuola, grazie anche ai nostri giovanissimi iscritti.
Un anno fa è iniziato per me un percorso bellissimo, ricco di emozioni, di entusiasmo, di voglia di costruire. Tutto questo è stato possibile grazie ad una squadra meravigliosa, che vorrei ringraziare pubblicamente e di cuore. Sono sicura che gli anni che verranno non potranno che essere ancora più intensi ed entusiasmanti.
Grazie a tutti.
Valentina Noligni
Solo due piccoli consiglio alla Signorina:
– cambiate segretario nazionale: per le favole ci sono già i fratelli Grimm (che erano molto più bravi)
– andate a lavorare in fabbrica, magari nelle tintorie di Prato, magari con i turni notturni, per almeno 3 anni
Il combinato disposto dei due consigli, vi porterebbe davvero a:
– 1- capire la gente
– 2- capire di cosa hanno bisogno gli imprenditori
in più come terzo effetto collaterale, capireste che è arrivato il momento di togliere qualsiasi sussidio pubblico diretto o indiretto ai sindacati.
In bocca al lupo
Massimo Scalas
«Un anno fa è iniziato per me un percorso bellissimo, ricco di emozioni, di entusiasmo, di voglia di costruire. Tutto questo è stato possibile grazie ad una squadra meravigliosa, che vorrei ringraziare pubblicamente e di cuore. Sono sicura che gli anni che verranno non potranno che essere ancora più intensi ed entusiasmanti»: in pratica la Noligni non ha dietto niente. Parole d’aria.
E poi la foto della sala: c’erano 50 giovani Pd in tutto…? Ma chi rappresentano? Se stessi e basta…