PISTOIA NON È PIÙ UNA CITTÀ AMICA DEI BAMBINI

Il partito della Rifondazione Comunista, federazione di Pistoia commenta i dati de Il Sole — 24 Ore

Pistoia dall’alto

PISTOIA. Lo dice Il Sole – 24 ore, organo ufficiale del padronato italiano: Pistoia non è più una città dove i bambini crescono bene. Ci stanno male. Ultima nella classifica generale regionale, 92ma in quella nazionale (su 107 province), Pistoia offre uno spettacolo desolante per come cura la vita e l’educazione dei suoi giovani e giovanissimi abitanti.

Praticamente, in otto sui 12 criteri adottati è ultima o penultima a livello regionale, in particolare per la qualità delle infrastrutture offerte e comunque sempre a destra nelle tabelline della classifica, offrendo grande imbarazzo alla amministrazione uscente, fallimentare nella attuazione di politiche per la famiglia e per le giovani generazioni.

È evidente il fallimento nel capoluogo provinciale della Giunta Tomasi, brava nella propaganda ma inesistente in progettazione ed esecuzione di lavori pubblici dedicati alla scuola e al mondo dell’infanzia, ma è un arretramento complessivo della capacità della politica pistoiese nei suoi maggiori raggruppamenti – il PD e i suoi cespugli nel centrosinistra e il Centrodestra – nei 20 comuni pistoiesi.

Dopo 5 anni di governo di Tomasi e amici suoi è evidente il risultato pari a zero della propaganda populista: Pistoia capoluogo cede su quasi tutte le classifiche di settore (numero pediatri, posti asili nido, spazi abitativi misurati in mq per componenti nucleo familiare, studenti per classe per numero medio di studenti per scuole pubbliche, scuole accessibili, scuole con palestra e/o piscina, giardini scolastici, ecc.); segno che negli altri territori si lavora e qui a Pistoia si campa di propaganda.

Questo vale anche per l’ormai evanescente ente Provincia con assessori/sindaci che fanno passerella molto spesso sui giornali ma concludono poco o nulla sulle deleghe a loro assegnate. Ma questa impietosa quanto reale classifica (fatta da un padronale organo di informazione, non dai cattivoni comunisti) segnala le sempre maggiori difficoltà di vita delle famiglie con figli minorenni e spiega con grande chiarezza (la chiarezza dei numeri) il fallimento della politica pistoiese e del suo nulla progettuale.

A questo nulla è arrivato il momento di contrapporre un progetto di seri investimenti nell’edilizia scolastica e prescolastica e nelle strutture dedicate alle generazioni future attraverso una idea nuova della città e del territorio provinciale rilanciando l’intervento pubblico e superando l’idea che “solo il privato funziona” perché sugli investimenti sociali, il privato sponsorizzato da PD e partiti di destra, ha fallito.

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Pistoia

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