pistoia. NUOVA SEDE PER LO SPORTELLO AMIANTO DELL’ANMIL

L’interno della nuova sede Anmil Pistoia

PISTOIA. [a.b.] Nei prossimi giorni lo sportello amianto e prodotti tossici e nocivi dell’Anmil di Pistoia sarà traferito dalla sede principale di Via Petrini 10 al nuovo stabile in via Niccolò Puccini 9 (incrocio San Vitale).

La nuova sede, ampia e spaziosa, accoglierà l’archivio Anmil, una raccolta di ceramiche create dal centro Anmil di rieducazione professionale per ceramisti e lo sportello amianto e prodotti tossici e nocivi.

“Nella nuova sede – spiega Daniele Manetti (coordinatore della commissione malattie professionali Anmil – sarà possibile fare riunioni ed incontri con i cittadini ed i lavoratori sull’amianto e su tutti i prodotti tossici e nocivi e chiedere delucidazioni in dettaglio sulle malattie professionali, sui luoghi di lavoro e sulle problematiche ambientali legate al rischio chimico.

L’interno dello sportello Amianto di Anmil Pistoia

“Sarà presto in funzione anche una banca dati dettagliata e aggiornata su tutta questa materia. A questo proposito stiamo trasferendo e ampliando tutta la documentazione necessaria nel nuovo ufficio.

È infatti importante essere sempre di più preparati e aggiornati sulle problematiche che riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini”.

“Per la commissione Anmil Malattie professionali – aggiunge Manetti – rimangono fermi i tre obiettivi da raggiungere con la partecipazione e la collaborazione di tutti.

Alcuni di questi hanno già ottenuto alcuni risultati ma sono da implementare, da modificare e migliorare:

  1. La sorveglianza in modo gratuito per gli esposti all’amianto e al rischio chimico ( lavoratori e pensionati).
  2. Le malattie asbesto correlate non tabellate da Inail.
  3. Un coordinamento partecipato di monitoraggio (osservatorio) che consenta, con costanza e trasparenza, di monitorare la situazione amianto e tutti gli altri prodotti chimici pericolosi e cancerogeni coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali (Arpat, Usl, Inail, Comuni, Regione Toscana, ecc..), le associazioni e i cittadini con il coordinamento della Società della salute e dell’Ispo.
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