pistoia. OLTRE TREMILA ADESIONI PER IL PROGETTO “A SCUOLA DI TEATRO”

Utoya-Mattia Fabris e Arianna Scommegna [SerenaSerrani]
Utoya-Mattia Fabris e Arianna Scommegna [SerenaSerrani]
PISTOIA. Giunge alla XIX edizione il Progetto di orientamento e formazione al linguaggio teatrale “A scuola di Teatro” che l’Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale propone agli istituti secondari superiori per l’anno scolastico 2016/2017.

Un progetto sempre molto seguito (già oltre 3000 le adesioni pervenute da parte di docenti e studenti) che si sviluppa attraverso vari moduli, con visione di spettacoli (4 al Piccolo Teatro Bolognini, 1 al Manzoni e 2, in replica, al Montand di Monsummano Terme), incontri con attori, autori e registi, laboratori di attività teatrale e scenotecnica, percorsi di visione, per concludersi, tra aprile e maggio, con la tradizionale rassegna finale, degli spettacoli messi in scena dalle singole scuole.

Il progetto segna un approfondimento del tema della passata edizione Il disagio di vivere dell’uomo contemporaneo: dal Novecento ad oggi, osservato attraverso sfumature e stili teatrali diversi nei cinque spettacoli in cartellone, tre dei quali prodotti dall’Associazione Teatrale Pistoiese: lavori di qualità, selezionati anche per la loro capacità di “parlare” ai più giovani, nell’intento di aiutarli a sviluppare una lettura critica e sempre più consapevole degli eventi contemporanei e della complessità delle relazioni.

“L'apparenza inganna”  Sandro Lombardi e Massimo Verdastro [Luca Manfrini]
“L’apparenza inganna” Sandro Lombardi e Massimo Verdastro [Luca Manfrini]
Il rapporto di crisi e forte tensione tra due fratelli (interpretati mirabilmente dalla coppia Sandro Lombardi/Massimo Verdastro) è al centro di L’apparenza inganna del geniale e caustico drammaturgo austriaco Thomas Bernhard (coprodotto dall’Atp e messo in scena da una delle maggiori compagnie teatrali italiane, la Lombardi-Tiezzi, per la regia di Federico Tiezzi, premiato nel 2000 con l’Ubu proprio per questo lavoro); al racconto della strage dell’isola norvegese di Utoya del 2011 è invece dedicato lo spettacolo omonimo, per la regia di Serena Sinigaglia (prodotto dal Teatro Metastasio di Prato) che rilegge la tragica vicenda attraverso lo sguardo acuto di uno dei più importanti commediografi italiani viventi, Edoardo Erba, supportato dall’intensa interpretazione di due giovani attori di valore come Arianna Scommegna e Mattia Fabris.

Tornano, con le loro storie di “disagio” tra il surreale e il grottesco, le due compagnie residenti presso l’Atp, Gli Omini e Sotterraneo. I primi con il nuovo lavoro Più carati (ispirato a un fatto realmente successo ai componenti del gruppo), andato in scena in questi giorni al Bolognini – che rilegge in chiave moderna la fiaba e la figura dell’eroe, alle prese con un evento fuori dall’ordinario, mostrando, con toni anche comici, la fragilità delle relazioni umane ed il contrasto tra le generazioni; i secondi con la riproposta, in dicembre, di Be normal!, dopo il grande successo riscosso tre anni fa ed una lunga serie di repliche, un lavoro fisico e ritmato, dove corpo e parola convivono nel tentativo di raffigurare la corsa ininterrotta e la continua lotta di una generazione che procede per tentativi.

“Più carati” Gli Omini
“Più carati” Gli Omini

Quinto titolo in cartellone Piccoli suicidi in ottava rima de I Sacchi di sabbia, con i quali l’Associazione Teatrale Pistoiese ha prodotto I quattro moschettieri in America, ora in tournée in festival e teatri italiani. Un’ironia contagiosa, quella della giovane compagnia pisana che, partendo dall’antica tradizione dell’ottava rima (quella dei cantori dei paladini di ariostesca memoria) e del Cantarmaggio, rivisita parodisticamente generi e linguaggi, passando dall’avventura al western, alla fantascienza, condividendo un immaginario con lo spettatore, per poi rovesciarlo e straniarlo.

Confermato anche quest’anno il corso qualificato per docenti, Percorsi di visione: portare a teatro, perché, come” affidato alla grande esperienza di un operatore teatrale e comunicatore come Giorgio Testa (Casa dello spettatore-Roma): il corso, finalizzato alla trasmissione di metodologie utili alla lettura dello specifico teatrale, si svilupperà attorno ad alcuni degli spettacoli proposti, con incontri prima e dopo la visione, capaci di intrecciare cultura e comunità, conoscenza ed emozione e che saranno, talvolta, aperti anche agli studenti.

Novità dell’edizione 2016/2017 il laboratorio Too Young to live a cura degli Omini, che avrà al termine una dimostrazione pubblica inserita nella rassegna “La scuola in scena”. Dopo l’esperienza di Capolino (2013/2014), nella quale un centinaio di ragazzi (tra i 15 e i 30 anni) sono stati coinvolti in un progetto d’indagine riguardante la famiglia e i confronti generazionali, Gli Omini continuano a cercare la voce dei giovani, impegnandoli stavolta in un’esperienza di ricerca e di immedesimazione nelle vite di artisti, musicisti, sportivi, scrittori, politici e profeti, morti giovani e rimasti nella storia, al fine di “approfittare” del loro talento e continuare a tenerli “in vita” (da Anna Frank a Peppino Impastato, da Jimi Hendrix a Gesù, da Marco Pantani a Alfred Jarry…).

Be normal! Daimon Project 4 [Emiliano Pona]
Be normal! Daimon Project 4 [Emiliano Pona]
Completa il programma Dietro le quinte, il ciclo di lezioni teorico-pratiche sulla scenotecnica ed illuminotecnica, tenuto da Giorgio Gori, responsabile tecnico dell’Atp, nel corso del quale saranno affrontati in modo diretto e graduale le varie fasi di composizione dell’allestimento di uno spettacolo, attraverso lezioni teoriche e momenti di applicazione pratica; gli studenti avranno poi la possibilità di concludere il percorso, collaborando all’allestimento dello spettacolo finale del laboratorio de Gli Omini.

Progetto e scheda di adesione sono scaricabili dal sito web www.teatridipistoia.it. Info 0573 991607 – 08.

Scarica:

[marchiani – atp]

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