Un progetto sempre molto seguito (già oltre 3000 le adesioni pervenute da parte di docenti e studenti) che si sviluppa attraverso vari moduli, con visione di spettacoli (4 al Piccolo Teatro Bolognini, 1 al Manzoni e 2, in replica, al Montand di Monsummano Terme), incontri con attori, autori e registi, laboratori di attività teatrale e scenotecnica, percorsi di visione, per concludersi, tra aprile e maggio, con la tradizionale rassegna finale, degli spettacoli messi in scena dalle singole scuole.
Il progetto segna un approfondimento del tema della passata edizione Il disagio di vivere dell’uomo contemporaneo: dal Novecento ad oggi, osservato attraverso sfumature e stili teatrali diversi nei cinque spettacoli in cartellone, tre dei quali prodotti dall’Associazione Teatrale Pistoiese: lavori di qualità, selezionati anche per la loro capacità di “parlare” ai più giovani, nell’intento di aiutarli a sviluppare una lettura critica e sempre più consapevole degli eventi contemporanei e della complessità delle relazioni.
Tornano, con le loro storie di “disagio” tra il surreale e il grottesco, le due compagnie residenti presso l’Atp, Gli Omini e Sotterraneo. I primi con il nuovo lavoro Più carati (ispirato a un fatto realmente successo ai componenti del gruppo), andato in scena in questi giorni al Bolognini – che rilegge in chiave moderna la fiaba e la figura dell’eroe, alle prese con un evento fuori dall’ordinario, mostrando, con toni anche comici, la fragilità delle relazioni umane ed il contrasto tra le generazioni; i secondi con la riproposta, in dicembre, di Be normal!, dopo il grande successo riscosso tre anni fa ed una lunga serie di repliche, un lavoro fisico e ritmato, dove corpo e parola convivono nel tentativo di raffigurare la corsa ininterrotta e la continua lotta di una generazione che procede per tentativi.
![“Più carati” Gli Omini](https://www.linealibera.it/wp-content/uploads/2016/11/più-carati-GLI-OMINI-300x200.jpg)
Quinto titolo in cartellone Piccoli suicidi in ottava rima de I Sacchi di sabbia, con i quali l’Associazione Teatrale Pistoiese ha prodotto I quattro moschettieri in America, ora in tournée in festival e teatri italiani. Un’ironia contagiosa, quella della giovane compagnia pisana che, partendo dall’antica tradizione dell’ottava rima (quella dei cantori dei paladini di ariostesca memoria) e del Cantarmaggio, rivisita parodisticamente generi e linguaggi, passando dall’avventura al western, alla fantascienza, condividendo un immaginario con lo spettatore, per poi rovesciarlo e straniarlo.
Confermato anche quest’anno il corso qualificato per docenti, Percorsi di visione: portare a teatro, perché, come” affidato alla grande esperienza di un operatore teatrale e comunicatore come Giorgio Testa (Casa dello spettatore-Roma): il corso, finalizzato alla trasmissione di metodologie utili alla lettura dello specifico teatrale, si svilupperà attorno ad alcuni degli spettacoli proposti, con incontri prima e dopo la visione, capaci di intrecciare cultura e comunità, conoscenza ed emozione e che saranno, talvolta, aperti anche agli studenti.
Novità dell’edizione 2016/2017 il laboratorio Too Young to live a cura degli Omini, che avrà al termine una dimostrazione pubblica inserita nella rassegna “La scuola in scena”. Dopo l’esperienza di Capolino (2013/2014), nella quale un centinaio di ragazzi (tra i 15 e i 30 anni) sono stati coinvolti in un progetto d’indagine riguardante la famiglia e i confronti generazionali, Gli Omini continuano a cercare la voce dei giovani, impegnandoli stavolta in un’esperienza di ricerca e di immedesimazione nelle vite di artisti, musicisti, sportivi, scrittori, politici e profeti, morti giovani e rimasti nella storia, al fine di “approfittare” del loro talento e continuare a tenerli “in vita” (da Anna Frank a Peppino Impastato, da Jimi Hendrix a Gesù, da Marco Pantani a Alfred Jarry…).
Progetto e scheda di adesione sono scaricabili dal sito web www.teatridipistoia.it. Info 0573 991607 – 08.
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[marchiani – atp]