PISTOIA. Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il seminario di formazione per docenti di ogni ordine e grado Percorsi di visione: portare a teatro, perché, come..., a cura Giorgio Testa, psicologo dell’età evolutiva ed operatore teatrale di grande esperienza, nell’ambito del progetto “A scuola di teatro”, promosso dall’Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale.
Un prezioso lavoro di approfondimento che l’anno scorso si è sviluppato attorno a Casa di Bambola di Ibsen e La fiaba della Principessa Turandot e che quest’anno si incentra su La tragedia di Riccardo III, la produzione Atp in scena in questi giorni al Manzoni.
In programma un incontro preliminare (domani, mercoledì 5 ottobre), seguito dalla visione dello spettacolo da parte dei docenti con i loro studenti e da un successivo incontro di approfondimento (19 ottobre), entrambi dalle 15:30 alle 18:30 al Saloncino Manzoni.
Partendo dalla considerazione che la visione di uno spettacolo teatrale debba essere, quando la si propone agli studenti, il centro di un percorso che mobiliti conoscenze, domande ed emozioni, Percorsi di visione ha voluto mettere in moto una riflessione sulle ragioni che inducono gli insegnanti alla scelta di portare le loro classi a teatro e sulle modalità didattiche messe a punto per rendere efficace l’esperienza: un momento di confronto partecipato che è stato molto apprezzato da tutti i docenti presenti e che avrà modo di svilupparsi ulteriormente in futuro.
Il tema della formazione del pubblico sarà oggetto di un ulteriore incontro pubblico, aperto a docenti ed educatori, inserito in Infanzia e città, previsto per giovedì 20 ottobre alle 17:30 alla Biblioteca San Giorgio, nel corso del quale dialogheranno Giorgio Testa, i referenti di “Altre Velocità”, coordinati da Rodolfo Sacchettini, presidente dell’Associazione Teatrale Pistoiese.
Giorgio Testa è psicologo dell’età evolutiva e operatore teatrale. Occupatosi a lungo dei rapporti tra teatro ed educazione, ha fatto parte del Movimento di cooperazione educativa e ha diretto, dal 1997 al 2010, il Centro teatro educazione (Cte) dell’Ente teatrale italiano (Eti), struttura che si prefiggeva di valorizzare la conoscenza e la frequentazione del teatro sin dalla prima infanzia. Attualmente promuove a Roma il lavoro della Casa dello spettatore, nata per realizzare percorsi di formazione del pubblico di tutte le età e oggi a pieno titolo tra i progetti dell’Agita, ente nazionale per la promozione e la ricerca della cultura teatrale nella scuola e nel sociale.
[marchiani – atp]