pistoia. QUEL DISASTRO PIETOSO DELLA SCUOLA MARINI DI PONTENUOVO

La scuola elementare Marino Marini di Pontenuovo
La scuola elementare Marino Marini di Pontenuovo

PISTOIA. Il Comitato Genitori e tutti i rappresentanti di classe della scuola primaria Marino Marini di Pontenuovo si fanno portavoce di tutte le famiglie con figli che frequentano questa scuola, per raccontare l’esperienza avuta con il Comune di Pistoia, rappresentato in questo caso dall’Assessore Elena Becheri.

La nostra scuola presenta diversi problemi strutturali, dovuti alla mancata manutenzione dell’edificio che è stato costruito negli anni 70 e che non ha mai ricevuto lavori conservativi di rilievo.

In primo luogo i bagni versano in pessime condizioni, per non parlare delle porte e finestre che non chiudono più bene e quindi non proteggono nemmeno gli ambienti dal freddo e dall’umidità.

I muri delle aree comuni non sono mai stati imbiancati, mentre per quelli interni alle varie classi va segnalato che sono stati “rinfrescati” con nuova imbiancatura a cura degli stessi genitori nel corso degli anni.

Adesso a questo quadro già precario si sono aggiunti problemi importanti di infiltrazioni dal tetto e dalla gronda, con conseguenti macchie di umidità e muffa, proprio al centro della sala mensa, dove giornalmente i bambini mangiano.

Dopo varie richieste, solleciti e insistenze, abbiamo finalmente ottenuto un sopralluogo presso la nostra scuola in data 19 ottobre 2016, con l’Assessore Becheri e il geometra del Comune. In questa occasione sono state constatate e rilevate le criticità sopra descritte e stabilito un piano di interventi urgenti da effettuare:

  1. Pulizia delle fognature (per tentare di ridurre il cattivo odore nei bagni)
  2. Verifica delle condizioni del tetto dall’esterno (per accertare le cause delle infiltrazioni e valutare i lavori da fare per risolvere il problema)
  3. Copertura e rifacimento della porta esterna del corridoio, dove, nei giorni di pioggia, l’acqua entra in maniera piuttosto copiosa, da costringere le collaboratrici a “spazzarla” fuori per evitare che arrivi davanti alle classi!

Al termine del sopralluogo ci viene assicurata la realizzazione in tempi di urgenza degli interventi suddetti.

Sul momento siamo rimasti piuttosto soddisfatti e fiduciosi per la disponibilità e l’interesse che ci hanno dimostrato i rappresentanti del Comune in quella occasione.

L’Assessore Elena Becheri
L’Assessore Elena Becheri

Ben presto però ci rendiamo conto che alla teoria delle parole spese non faceva seguito nessuna pratica, infatti a metà novembre proviamo a contattare l’Assessore tramite la sua segreteria e ci viene risposto che riferirà all’interessata: ma ad oggi solo silenzi.

Così tentiamo di contattare il geometra del sopralluogo: ci riferisce di aver “passato” tutto ai cantieri comunali e che quindi aveva già ottemperato alle sue competenze.

Scopriamo in una fase successiva che i cantieri comunali sono sottodimensionati come personale e mezzi e che, come ci viene riferito, “non hanno soldi neanche per comprare un sacco di cemento”.

Ci sembra di assistere al gioco del passaparola o dello scarica barile o del nascondino: peccato che per noi non sia così divertente!

Gli interventi strutturali citati rappresentano il minimo indispensabile richiesto; niente rispetto ai reali bisogni della scuola Marino Marini, dove non viene fatta la manutenzione del giardino e degli spazi esterni che versano in una condizione di incuria e abbandono piuttosto evidenti; dove al mattino si formano sulla via Montalese, all’incrocio con la strada della scuola, file su file di auto disordinate, code e disagi di circolazione senza mai aver visto un vigile urbano a controllare la situazione spesso caotica.

Abbiamo la sensazione che il nostro adoperarci per ottenere almeno l’essenziale per il miglioramento delle condizioni generali della scuola e dei nostri ragazzi che ci trascorrono oltre 8 ore al giorno, sia finito in un dimenticatoio, nel nulla di fatto… E così si continua a rinunciare, a tirare a campare, a sopportare disagi che diventano sempre più pesanti, senza vedere impegno di chi dovrebbe stare dalla parte della collettività.

I Genitori di Pontenuovo

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