PISTOIA SPORTIVA, RICCA DI TALENTI LASCIATI A SE STESSI

Matilde Biagiotti
Matilde Biagiotti

PISTOIA. Sarebbe un periodo molto buono per lo sport di Pistoia e provincia. Sarebbe, meglio adoperare il condizionale. Il motivo è presto detto: ai bei risultati di Giorgio Tesi Group (pallacanestro) e Pistoiese (tanto per fare due nomi di società, a cui potremmo aggiungerne altre) oppure di Niccolò Bonacchi (Nuotatori Pistoiesi) e Matilde Biagiotti (Club Scherma Agliana) tra le individualità, non fa riscontro una corretta politica sportiva, sia privata (i dirigenti dei vari sodalizi spesso persi in puerili lotte di campanile) che pubblica (amministrazioni locali che latitano), e neppure un’adeguata politica di realizzazione (una Chimera) o ristrutturazione degli impianti, che siano stadi o palazzetti, palestre o piste all’aperto e al coperto.

Peccato. Si ha la netta impressione che si stia perdendo un momento storico decisivo per aiutare il nostro sport a mettere basi solide per l’avvenire. Pistoia sforna talenti su talenti, ma non ha la possibilità né di farli crescere né di vederli all’opera. Pensiamo a cinque discipline bistrattate, dalla ginnastica artistica (la Ferrucci Libertas, una delle più antiche società italiane, sorta nel 1873, e lasciata morire dalla incultura sportiva dominante, in primis dei nostri politici) al nuoto, dalla scherma all’hockey su pista sino alle bocce.

Pensiamo a chi ha consegnato alla ginnastica artistica una palestra, quella di via Pertini, che è la metà di quanto richiesto e presenta pericoli visibili e non rimossi per l’incolumità degli atleti; oppure pensiamo a quel nuoto a cui è sempre stata promessa la costruzione di una piscina con misure olimpiche, con vasca da 50 metri per intendersi, e al quale, immancabilmente, a elezioni passate, è sempre stata disattesa la stessa promessa. Pistoia, la città del silenzio è vero, ma pure quella dove non si muove un dito: dove si fa trascorrere il tempo in attesa che la gente demorda dalle proprie intenzioni e che la polvere faccia sbiadire la memoria.

gianlucabarni@linealibera.it

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