pistoia. «UN FILO DI PASTA» PER 4.000 VISITATORI E CONFERENZE IN OVERBOOKING

La mostra nella sede della Caript
La mostra nella sede della Caript

PISTOIA. Momento di bilanci per la seconda edizione di “Un Filo di pasta”, kermesse di due giorni in cui le aziende di filiera – Landucci, Ricciarelli, Chelucci – hanno raccontato la loro realtà produttiva.

Grazie all’attiva collaborazione di Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucchesia, che ha ospitato mostra e convegni nelle sue prestigiose sedi, l’evento si è dipanato nelle vie del centro cittadino, consentendo agli oltre 4.000 visitatori, ed ai partecipanti alle conferenze, che hanno registrato un tutto esaurito, di conoscere la pasta alimentare, le sue proprietà nutritive, le tecnologie di produzione, le tecniche di marketing usate per il confezionamento.

Il consenso ottenuto da questa formula, che ha miscelato aspetti decisamente produttivi con altri di conoscenza del territorio (offerta la visita all’arazzo millefiori ed alla collezione Bigongiari) ha indicato una strada per l’anno prossimo, quando, come già espresso in altre occasioni, anche l’industria pistoiese più tipica si potrà proporre come patrimonio della città, “capitale della cultura 2017”.

“Siamo già al lavoro – afferma Angela Landucci, la cui azienda produce trafile per la pasta – per una terza edizione che metta in luce la nostra tradizione, unica nel mondo, con fortissimi elementi di creatività e sapiente manualità; pur organizzata in forma industriale. Lo hanno visto i ragazzi delle nostre scuole che con noi hanno realizzato la pasta ispirata alle formelle di San Giovanni, o a Pinocchio ed ai personaggi della favola”.

Una conferenza al Palazzo dei Vescovi
Una conferenza al Palazzo dei Vescovi

“Del resto, non mancano gli argomenti – afferma Giuseppe Chelucci, dell’omonimo pastificio – emersi dalle parole dei relatori (nutrizionisti, storici dell’alimentazione, genetisti agrari) ma anche suggeriti dai social: un post alla nostra pagina FB ci chiede se parleremo gluten free. Il tema della buona alimentazione, che non può prescindere dalla qualità degli ingredienti usati, è sempre più sentito e noi vogliamo intercettare queste sensibilità”.

Originale il modo con cui si è chiusa la manifestazione, quando Amedeo Romeo, direttore finanziario ed amministrativo di Ricciarelli Spa, si è seduto al pianoforte ed ha inondato la sala sinodale del Palazzo dei Vescovi di note “Arte, cucina, musica: tre passioni – afferma il manager – che se condivise si potenziano a vicenda. E, come il nostro progetto, aiutano a diffondere la conoscenza del territorio”.

[chiti – confindustria toscana nord]

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