pistoiese. SEGNALI DI VITA?

Corrado Colombo
Corrado Colombo

PISTOIA. Segnali di risveglio. Dopo una prima parte di stagione tragicomica – a tutti i livelli, ma tant’è il campionato di Lega Pro è quel che è –, la Pistoiese ha dato dei cenni di vita nella prima partita del girone di ritorno, in casa contro L’Aquila.

Molto del merito lo si deve all’innesto di un calciatore, uno di quelli veri, che a 37 anni si è rimesso in gioco a Pistoia, ove ha pure trovato l’amore della vita: Corrado Colombo. Promessa del calcio italiano in gioventù, Colombo ha giocato nella città di Giano in tre riprese, facendo sempre il suo. C’è molto di lui nel successo, 3-1, con la formazione abruzzese.

Perché, ad esempio, è stato da subito il punto di riferimento in avanti, l’uomo che fa salire la squadra, smistare il gioco grazie alle sue doti aeree, prendere e dare botte, tenere palla all’occorrenza, calciare verso la porta avversaria, persino rientrare per dare manforte ai compagni di squadra, a metà campo come in difesa.

Insomma, un signor calciatore per la categoria. Il gol del vantaggio se l’è persino inventato: con compagni e avversari che stavano a guardare, ha lottato, sgomitato e tirato in porta dimostrando che cos’è un calciatore. In questo ci ha ricordato Luca Toni, che recentemente abbiamo avuto modo di osservare dal vivo in Milan-Verona di serie A.

Toni, a causa degli infortuni, non sta vivendo la sua stagione migliore, ma a San Siro ha trascinato una compagine non particolarmente irresistibile. Se l’è caricata metaforicamente sulle spalle, un po’ come ha fatto Colombo con i suoi compagni in maglia arancione. E ha ottenuto un pari che non servirà alla salvezza, ma spiega tante cose.

A Corrado Colombo è andata meglio: è arrivata una vittoria, che potrebbe rappresentare – ce lo auguriamo di cuore – la “svolta” stagionale. Forza e coraggio, quindi: la Pistoiese respira.

[Gianluca Barni]

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